garb83
Utente roineS
L'Euro va KO? Allora compro azioni italiane
Websim - 04/05/2010 13:45:47
I mercati non sono convinti che la Grecia si salverà grazie agli aiuti della Ue, la speculazione continua a colpire i titoli di Stato di Atene e anche quelli di Madrid. Sotto attacco, l'euro è sceso stamattina a 1,311, nuovo minimo del 2010. Sui mercati l'emotività sale e qualcuno, fra il serio e il faceto, incomincia a pensare a come potrebbe essere il mondo senza più l'euro.
Matthew Lynn, uno dei commentatori di punta di Bloomberg News, ha addirittura approntato una serie di consigli per chi vuole arricchirsi scommettendo che tra cinque anni la moneta europea sarà solo un ricordo. Fra le opzioni d'investimento, una delle principali è comprare azioni della Borsa di Milano.
L'Italia è stata una delle nazioni più danneggiate dall'ingresso nell'euro, e gli italiani se ne sono accorti, mentre Irlanda, Grecia e Spagna sono state tra le maggiori beneficiarie. Se si dovesse tornare alla situazione di 11 anni fa, ogni Stato con la sua precedente moneta, l'Italia potrebbe riassaporare i tassi di crescita degli Anni '90, dopo un decennio di espansione asfittica. Certo, all'inizio per la nostra economia ci sarà un duro travaglio, ma il Paese potrebbe tornare a manovrare la leva della svalutazione della moneta, e se sarà in grado di tenere sotto controllo l'inflazione, come avvenuto negli Anni '90, il motore della crescita tornerà a girare a pieni giri.
In seconda istanza, se non piace la Borsa italiana, Lynn consiglia di comprare bond tedeschi. La Germania è uno soggetti con il merito creditizio più alto, mostra da anni un'avversione per il deficit pubblico, apprezza il surplus della bilancia commerciale e si mostra attenta al valore dei soldi. In questo decennio, però, la sua reputazione ed il valore delle sue obbligazioni sono stati penalizzati dagli atteggiamenti disinvolti dei Paesi con cui si è associata. Se i legami dovessero sciogliesi,i bond di Berlino andrebbero a ruba.
Attenzione però a non confondere i titoli di Stato tedeschi con le azioni: il probabile apprezzamento del "nuovo marco", ipotizzando che questo sia il nome della moneta che prenderà il posto dell'euro, penalizzerà le esportazioni della Germania ed eroderà gli utili della maggior parte delle aziende quotate a Francoforte.
Un altro modo per giocarsi sul mercato la fine dell'euro è comprare asset in dollari. In questo momento, e fino a quando la Cina non deciderà di giocare un altro ruolo, il biglietto verde è l'unica seria alternativa per chi cerca una valuta credibile.
Resta tra le opzioni, nonostante il gigantesco deficit di bilancio della Gran Bretagna, anche la sterlina: tutto sommato, nota Lynn,Londra non deve salvare Grecia o Portagallo e può dedicare tutte le sue attenzioni a salvare se stessa.
Gli investitori che vogliono scommettere sul ribasso possono sparare i loro short contro le banche della Spagna, assurte in questi ultimi anni a dimensioni e ruolo da big planetari: prive del sostegno dell'euro e con una dinamica nazionale a rischio di recessione, per soggetti come Santander (SAN.MC) e Bbva (BBVA.MC) sarà difficile tenere le posizioni.
Da vendere senza andare troppo per il sottile è tutto ciò che ha a che fare con il Belgio. Bruxelles è il quartier generale della Ue, un impero destinato a dissolversi dopo anni di crescita tumultuosa. La capitale di quello che oggi è un superstato rischia di diventare un centro di periferia dove andare a comprare cioccolata o, vista la posizione geografica, cambiare il treno.
L'ultimo consiglio di Lynn è ad alto rischio: comprare azioni delle società aeree, le beneficiarie dell'ondata di turismo che dovrebbe portare orde di benestanti del Nord Europa sulle spiagge delle isole dell'Egeo e dell'Andalusia.




Matthew Lynn, uno dei commentatori di punta di Bloomberg News, ha addirittura approntato una serie di consigli per chi vuole arricchirsi scommettendo che tra cinque anni la moneta europea sarà solo un ricordo. Fra le opzioni d'investimento, una delle principali è comprare azioni della Borsa di Milano.
L'Italia è stata una delle nazioni più danneggiate dall'ingresso nell'euro, e gli italiani se ne sono accorti, mentre Irlanda, Grecia e Spagna sono state tra le maggiori beneficiarie. Se si dovesse tornare alla situazione di 11 anni fa, ogni Stato con la sua precedente moneta, l'Italia potrebbe riassaporare i tassi di crescita degli Anni '90, dopo un decennio di espansione asfittica. Certo, all'inizio per la nostra economia ci sarà un duro travaglio, ma il Paese potrebbe tornare a manovrare la leva della svalutazione della moneta, e se sarà in grado di tenere sotto controllo l'inflazione, come avvenuto negli Anni '90, il motore della crescita tornerà a girare a pieni giri.
In seconda istanza, se non piace la Borsa italiana, Lynn consiglia di comprare bond tedeschi. La Germania è uno soggetti con il merito creditizio più alto, mostra da anni un'avversione per il deficit pubblico, apprezza il surplus della bilancia commerciale e si mostra attenta al valore dei soldi. In questo decennio, però, la sua reputazione ed il valore delle sue obbligazioni sono stati penalizzati dagli atteggiamenti disinvolti dei Paesi con cui si è associata. Se i legami dovessero sciogliesi,i bond di Berlino andrebbero a ruba.
Attenzione però a non confondere i titoli di Stato tedeschi con le azioni: il probabile apprezzamento del "nuovo marco", ipotizzando che questo sia il nome della moneta che prenderà il posto dell'euro, penalizzerà le esportazioni della Germania ed eroderà gli utili della maggior parte delle aziende quotate a Francoforte.
Un altro modo per giocarsi sul mercato la fine dell'euro è comprare asset in dollari. In questo momento, e fino a quando la Cina non deciderà di giocare un altro ruolo, il biglietto verde è l'unica seria alternativa per chi cerca una valuta credibile.
Resta tra le opzioni, nonostante il gigantesco deficit di bilancio della Gran Bretagna, anche la sterlina: tutto sommato, nota Lynn,Londra non deve salvare Grecia o Portagallo e può dedicare tutte le sue attenzioni a salvare se stessa.
Gli investitori che vogliono scommettere sul ribasso possono sparare i loro short contro le banche della Spagna, assurte in questi ultimi anni a dimensioni e ruolo da big planetari: prive del sostegno dell'euro e con una dinamica nazionale a rischio di recessione, per soggetti come Santander (SAN.MC) e Bbva (BBVA.MC) sarà difficile tenere le posizioni.
Da vendere senza andare troppo per il sottile è tutto ciò che ha a che fare con il Belgio. Bruxelles è il quartier generale della Ue, un impero destinato a dissolversi dopo anni di crescita tumultuosa. La capitale di quello che oggi è un superstato rischia di diventare un centro di periferia dove andare a comprare cioccolata o, vista la posizione geografica, cambiare il treno.
L'ultimo consiglio di Lynn è ad alto rischio: comprare azioni delle società aeree, le beneficiarie dell'ondata di turismo che dovrebbe portare orde di benestanti del Nord Europa sulle spiagge delle isole dell'Egeo e dell'Andalusia.