Unionc. fotografa una situzione insostenibile troppo divario (1 Viewer)

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
9 giugno 2007

Unioncamere: Milano la provincia più ricca, Crotone la più povera. Val d'Aosta prima per reddito familiare

La Valle d'Aosta è la regione con il patrimonio medio per famiglia, pari a 461mila euro, più alto in Italia. Inoltre Milano è la città più ricca d'Italia con un reddito pro capite di 20.717 euro: nel capoluogo lombardo mediamente si dispone di un reddito più che doppio rispetto a quello di Crotone che è fanalino di coda nella classifica dei redditi. Aosta è al decimo posto della graduatoria con un reddito pro capite di 20.054 euro.
È quanto emerge da un'indagine condotta dal centro Studi Unioncamere con l'Istituto Tagliacarne. Aumenta dunque il divario tra Nord e Sud - evidenzia Unioncamere - e soprattutto i differenziali di reddito «sembrano per di più penalizzare - dice il presidente di Unioncamere Andrea Mondello - la famiglia, soprattutto quella numerosa».

Se si esaminano i dati a livello regionale è la Lombardia che concentra la maggior parte del patrimonio delle famiglie: un quinto del totale. Al top invece per patrimonio medio per famiglia c'è la Val D'Aosta dove è pari a 461mila euro, ben lontano dai 185mila euro della Calabria. Il Lazio è più o meno a metà classifica con 357.268 euro.
I componenti di una famiglia numerosa del Mezzogiorno - calcola ancora Unioncamere - possono contare su un reddito annuo di quasi 40 punti inferiore a quello di una famiglia numerosa del Centro-Nord. «È evidente la necessità di intraprendere un percorso - sottolinea Mondello - per gli interventi a sostegno delle famiglie: in termini di politiche fiscali, sociali e del lavoro. Nella convinzione che gli obiettivi ultimi di queste politiche siano non solo una più equa distribuzione della ricchezza, ma anche un rafforzamento della crescita economica che oggi stiamo cominciando a cogliere nel nostro Paese».

Nel 2005, la ricchezza complessiva in possesso delle famiglie italiane è ammontata a 8.054 miliardi di euro, pari a poco più di 341mila euro per famiglia. Di questo patrimonio, la Lombardia detiene la quota maggiore (il 20,5% del totale, pari a 1.652 miliardi di euro). Alle sue spalle si posizionano Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. Nel loro complesso, queste cinque regioni concentrano da sole quasi il 60% dell'intero patrimonio nazionale. Se si esaminano i dati sul reddito lordo pro capite, emerge che al Mezzogiorno è il 40% in meno del Nord-Ovest. In testa alla classifica c'è il capoluogo lombardo ma il dato che risalta di più è che le prime dieci province sono tutte al Nord e le ultime dieci tutte al Sud.

Le famiglie numerose del Sud hanno un reddito del 62,4% in meno di quelle del Centro-Nord. In particolare il divario raggiunge la punta più elevata in corrispondenza delle famiglie con cinque e più componenti. In termini assoluti, contro un valore medio nazionale pari a 51.400 euro, le famiglie più numerose (con cinque o più componenti) del Centro-Nord avrebbero conseguito un reddito medio di 65.328 euro, ovvero il
40% circa in più delle corrispondenti famiglie del Mezzogiorno (che avrebbero potuto contare su 38.693 euro).



Ecco una tabella con la classifica delle province per reddito disponibile per abitante (le prime dieci e le ultime dieci). I dati si riferiscono al 2004.
(Fonte: Centro Studi Unioncamere - Istituto G. Tagliacarne)

LE PRIME DIECI PROVINCE
Milano 21.284
Biella 20.975
Bologna 20.820
Modena 20.618
Cuneo 20.360
Forlì 20.311
Rimini 20.289
Siena 20.159
Alessandria 20.152
Aosta 20.054

LE ULTIME DIECI
Brindisi 11.060
Cosenza 11.027
Catania 11.013
Vibo Valentia 10.941
Agrigento 10.751
Siracusa 10.638
Foggia 10.510
Caltanissetta 10.367
Caserta 10.236
Crotone 9.405




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Tometta Piemontese

Nuovo forumer
toso dammi un tuo parere, situazione alquanto catastrofica, il differenziale è troppo elevato xchè l' intero paese non ne subisca gli effetti...........
 

Rapisarda

Forumer storico
non hai considerato cmq un diversissimo costo della vita... ad esempio qui a piacenza pago un caffè 0.9, l'ultimo caffè (ormai è passato qualche anno ma nn credo sia cambiato il prezzo come non è cambiato qui a piacenza) preso a siracusa l'ho pagato 0.62... Situazione simile anche tra la sma di piacenza e una catena di supermercati giù in cui ad occhio avevo calcolato un 5-7% di differenza di prezzo. Anche uscire la sera in pizzerie, ristoranti, pub costa un pò meno.

Poi c'è moltissimo sommerso... beh, non si arricchiranno sicuramente ma ti sto parlando di migliaia di lavoratori (magari un doppio lavoro) che arrotondano le magre entrate con qualche altro lavoretto (in nero). Le poche attività imprenditoriali (poche in % se paragonate al nord), magari hanno molto più sommerso.

Nel sud Italia quasi tutte le famiglie hanno ALMENO una casa di proprietà, quindi quei 500-800 euro di affitto che pagherebbero al nord li possiamo stornare

Considerando queste cose, posso dirti che le disparità di reddito di cui si parla nell'articolo, vengono in parte attutite. C'è da dire che come puoi vedere è un equilibrio molto precario che potrebbe facilmente vacillare in caso di un governo più puntiglioso e meno compiacente :-o . Ma personalmente non credo faccia bene a nessuno deprimere ulteriormente aree già depresse :rolleyes:

Come patrimonio suppongo inseriscano anche il valore dell'eventuale immobile di proprietà anche perchè conosco poche famiglie con 400000 euro in conto corrente, visto che allo stato attuale accumulare risparmio è una cosa assai complessa :-o :up:
 

Sharnin 2

Forumer storico
Ho smesso di credere ai sondaggi... quando ero piccola, credo ai lavori scientifici dopo aver analizzato campione, medodo eccetera... e dopo che gli esperti (seri) ne hanno discusso a sufficienza tra di loro.
Oggi tutti danno i numeri, ma è il COME arrivano a questi numeri che è quai sempre discutibile.
Come diceva una mia professoressa di liceo "la carta prende tutto" e, parafrasando, anche internet prende tutto.[/i]
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
scolta Rapi il Tometta tuo :cool:

hai ragione ma credo che ci sia qualcosa di più da leggere fra le righe di questa classifica.
Mi spiego: i salari reali continuano a dimunire rispetto alla media europea, l' I.d.e. è ben sotto alla media europea, abbiamo un rapporto PIL /pensioni che viaggia intorno al 16% se non vado errando a memoria anch' esso ben sopra la media europea tranne il belgio e pochi altri cmq non nel gruppo di testa, abbiamo un rapporto deficit/ pil che viaggia intorno al 105 % cito sempre a memoria tranne ultime variazioni ...quindi estremamente alto per poter attuare una seria politica infrastrutturale....
Cosa voglio dire? Molto semplice, mi sembra che vogliono dipingere un' illusione propinandola come realtà, ciò è molto efficace se si vuole far xcepire qualcosa di diverso dal reale, non è che le 10 provincie in testa sono ricche ma semplicemente fanno meglio delle altre.....Prendiamo Milano ad es : sacche di povertà in netto aumento, la classe media non arriva nella maggior parte dei casi alla fatidica e troppe volte citata terza settimana, intervento pubblico insufficiente, ed emarginazione sociale e ciò vale x tutte le grandi metropoli del nord Torino inclusa....
Non ti sembra che sotto questo alone di ricchezza esibita, di questa efficienza produttiva ci sia oltre un disagio sempre + forte, sempre + percepito ma forse esibito in modo + discreto rispetto al Sud ? Sarebbe interessante vedere l' indicatore del consumo finali procapite, l' indice infrastrutturale sociale, economiche ecc ecc ...forse avremmo + punti da dibattere oltre agli sterili riportati

Naturalmente sarebbe sciocco accanirsi sull' inutilità di queste rilevazioni, oppure contestare la metodologia applicata, alla fine è sempre la stessa x tutte le rilevazioni di questo genere (che sono scientifiche) e la situazione che rappresenta rispecchia la realtà senza ombra di dubbio ma l' interpretazione ......
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
Sharnin 2 ha scritto:
Ho smesso di credere ai sondaggi... quando ero piccola, credo ai lavori scientifici dopo aver analizzato campione, medodo eccetera... e dopo che gli esperti (seri) ne hanno discusso a sufficienza tra di loro.
Oggi tutti danno i numeri, ma è il COME arrivano a questi numeri che è quai sempre discutibile.
Come diceva una mia professoressa di liceo "la carta prende tutto" e, parafrasando, anche internet prende tutto.[/i]

dirti che potresti occupare meglio il tuo tempo è da maleducato ?
 

Rapisarda

Forumer storico
Tometta Piemontese ha scritto:
scolta Rapi il Tometta tuo :cool:

hai ragione ma credo che ci sia qualcosa di più da leggere fra le righe di questa classifica.
Mi spiego: i salari reali continuano a dimunire rispetto alla media europea, l' I.d.e. è ben sotto alla media europea, abbiamo un rapporto PIL /pensioni che viaggia intorno al 16% se non vado errando a memoria anch' esso ben sopra la media europea tranne il belgio e pochi altri cmq non nel gruppo di testa, abbiamo un rapporto deficit/ pil che viaggia intorno al 105 % cito sempre a memoria tranne ultime variazioni ...quindi estremamente alto per poter attuare una seria politica infrastrutturale....
Cosa voglio dire? Molto semplice, mi sembra che vogliono dipingere un' illusione propinandola come realtà, ciò è molto efficace se si vuole far xcepire qualcosa di diverso dal reale, non è che le 10 provincie in testa sono ricche ma semplicemente fanno meglio delle altre.....Prendiamo Milano ad es : sacche di povertà in netto aumento, la classe media non arriva nella maggior parte dei casi alla fatidica e troppe volte citata terza settimana, intervento pubblico insufficiente, ed emarginazione sociale e ciò vale x tutte le grandi metropoli del nord Torino inclusa....
Non ti sembra che sotto questo alone di ricchezza esibita, di questa efficienza produttiva ci sia oltre un disagio sempre + forte, sempre + percepito ma forse esibito in modo + discreto rispetto al Sud ?

Naturalmente sarebbe sciocco accanirsi sull' inutilità di queste rilevazioni, oppure contestare la metodologia applicata, alla fine è sempre la stessa x tutte le rilevazioni di questo genere (che sono scientifiche) e la situazione che rappresenta rispecchia la realtà senza ombra di dubbio ma l' interpretazione ......


uhm... non ho tempo per rispondere perchè sto uscendo, magari passo dopo. Cmq ti assicuro che nonostante non si possa paragonare l'efficienza produttiva, i servizi, il livello dei salari tra nord e sud, posso assicurarti che al sud la gente (con i giusti compromessi sopracitati) non sta affatto male . Certo la situazione generale non lascia molte prospettive di sviluppo personale/professionale ma fose sono regioni come Emilia, lombardia , piemomte e simili ad essere particolarmente floride. La minore sensazione di disagio percepibile (almeno a siracusa) forse dipende anche dal fatto che vi sono in proporzione meno stranieri che rappresentano una fascia sociale a rischio e che spesso vengono ghettizzati nel nord in apposite aree della città che immediatamente diventano fortemente depresse. Quell'analisi seppur basata su dati reali non tiene conto di un diverso complesso sociale che in pratica la invalida


Con i dati riportati da te, è difficilmente prevedibile un grosso e duraturo sviluppo è più che altro una politica del tirare avanti.... :rolleyes:
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
anche una seria politica dei redditi non sarebbe sufficiente, certo il costo della vita è fattore fondamentale ma se guardi bene l' unica metropoli è milano poi segue una città di grande dimensione come Bologna ( che metropoli non è) e dopo città di medie dimensioni come Modena Alessandria Rimini Cuneo
C'è uno spostamento della ricchezza reddituale verso tutto il territorio, il nord è in trasformazione a trainare l' economia non sono + i grandi agglomerati urbani ma le macroaree.....che sono anch' esse in evoluzione prendiamo ad esempio bologna e modena ormai le 2 aree stanno praticamente unendosi x contiguità urbana, stessa cosa avviene tra torino biella cuneo ed llessandria con genova...tutto ciò fa riflettere
il veneto è un esempio lampante di questa trasformazione in atto
 

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