Val
Torniamo alla LIRA
Dopo anni di ingiuste sofferenze, per tornare libero hai dovuto morire
eppure vivevi in uno Stato dove Istituzioni &co osano ancora parlare di diritti e libertà.
Ora sei in un posto certamente migliore con persone speciali come te,
la tua grande bontà ci doveva essere d’insegnamento ed invece, una pessima società,
non l’ha compresa e l’ha usata per tentare di giustificare la tua “deportazione” in rsa.
Standoti vicino in questi ultimi giorni e guardandoti negli occhi,
ci ha fatto comprendere fino in fondo, quanto fossi un essere umano di grande statura morale.
Dove sei ora non avrai più attorno ipocriti e traditori che hanno ignorato il tuo mai cessato grido di libertà.
Non vi bastera l’esecrabile tentativo d’inscenare il finale da “libro cuore”, con il suo ritorno a “casa” (ma in un hospice),
per cancellare quello che avete compiuto e il calvario a cui lo avete sottoposto.
Il perdono prevede un pentimento ma persone come voi non ne sono capaci.
Carlo Gilardi tu hai insegnato in vita e insegnerai anche dopo.
La triste vicenda che ti hanno costretto a subire, ignorando le tue ripetute richieste di libertà,
esasperandoti per anni, finanche facendoti desiderare più volte di voler morire,
é un’eclatante dimostrazione di dove possa spingersi l’insensibilità e la cattiveria umana.
E dopo tutto ciò avranno anche la spudoratezza di chiamarla morte naturale?
Ancora una volta ti chiediamo perdono con il cuore in mano e con le lacrime, per quello che questa triste società ti ha causato.
Ti vogliamo bene, sarai sempre nei nostri cuori.
Comitato “Libertà per Carlo Gilardi”
eppure vivevi in uno Stato dove Istituzioni &co osano ancora parlare di diritti e libertà.
Ora sei in un posto certamente migliore con persone speciali come te,
la tua grande bontà ci doveva essere d’insegnamento ed invece, una pessima società,
non l’ha compresa e l’ha usata per tentare di giustificare la tua “deportazione” in rsa.
Standoti vicino in questi ultimi giorni e guardandoti negli occhi,
ci ha fatto comprendere fino in fondo, quanto fossi un essere umano di grande statura morale.
Dove sei ora non avrai più attorno ipocriti e traditori che hanno ignorato il tuo mai cessato grido di libertà.
Non vi bastera l’esecrabile tentativo d’inscenare il finale da “libro cuore”, con il suo ritorno a “casa” (ma in un hospice),
per cancellare quello che avete compiuto e il calvario a cui lo avete sottoposto.
Il perdono prevede un pentimento ma persone come voi non ne sono capaci.
Carlo Gilardi tu hai insegnato in vita e insegnerai anche dopo.
La triste vicenda che ti hanno costretto a subire, ignorando le tue ripetute richieste di libertà,
esasperandoti per anni, finanche facendoti desiderare più volte di voler morire,
é un’eclatante dimostrazione di dove possa spingersi l’insensibilità e la cattiveria umana.
E dopo tutto ciò avranno anche la spudoratezza di chiamarla morte naturale?
Ancora una volta ti chiediamo perdono con il cuore in mano e con le lacrime, per quello che questa triste società ti ha causato.
Ti vogliamo bene, sarai sempre nei nostri cuori.
Comitato “Libertà per Carlo Gilardi”