Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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E poteva mancare il QUARTO intervento ? Certo che no.


Incidente stradale a Pagnona: un giovane di 31 anni è uscito fuori strada in località impervia,
sulla Strada Militare che conduce al Rifugio Griera, a quota 1700 metri.

A portarsi sul posto per soccorrere il ragazzo Vigili del Fuoco
con quattro squadre a bordo di tre mezzi fuoristrada e un’autopompa serbatoio.

Con loro anche il Soccorso Alpino – Stazione Valsassina Valvarrone e l’elisoccorso da Como.

Proprio quest’ultimo si è occupato di trasportare il ragazzo all’Ospedale di Lecco, in codice giallo.

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«Nella vita, non trattiamo i nostri corpi come templi sacri
ma li maltrattiamo, mangiando troppo o troppo poco,
negandogli il sonno necessario, riempiendoli di sostanze tossiche.

Ma quando la morte inevitabilmente arriva, come trattiamo questi corpi?
Oggi, sempre più persone li bruciano. Non seppelliamo i corpi.
Non li trattiamo come li trattavano i nostri antenati, con grande rispetto e con attenzione».
 
Non so se riesco a spiegarmi, ma qui ci sono SEICENTO cervi
in una piana abbastanza limitata. SEICENTO.
Ed ogni anno aumentano di almeno il 30%

Tragedia sfiorata nella serata di ieri, martedì 12 dicembre 2023,
quando una donna ha travolto con l'auto un cervo
che faceva parte di un branco che stava attraversando la strada.

L'incidente è avvenuto poco prima delle 20 sul territorio comunale di Sorico, nell'Alto lago,
nella zona compresa tra il rettilineo di Nuova Olonio e il ponte del passo.

In quella zona, che si trova sul confine tra le province di Lecco, Como e Sondrio, vivono circa 600 cervi.
Questa almeno è la stima. E non è la prima volta che attraversano in massa la strada.

L'impatto è stato violento e la vettura a bordo della quale viaggiava la donna di 44 anni
si è ribaltata su un fianco nel prato accanto alla strada.

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I lupi sono tornati sul Monte di Brianza.

Ormai non è più un sentore o una supposizione, ma una certezza.

La riprova, suo malgrado, l'ha avuta .........., ex operaio che ora alleva bestie nel terreno di un amico a Campsirago.

Un paio di settimane fa l'uomo ha trovato tre delle sue pecore morte,
sbranate da un grosso predatore che non può che essere un lupo.
Una quarta, ferita a una zampa, è sopravvissuta per miracolo.


"Non ho mai visto né sentito lupi in questa zona in oltre cinquant'anni.
L'anno scorso c'era stato il caso di una pecora uccisa a Missaglia, quest'estate un episodio a Galbiate.
Ma mai di questa entità.
In passato era giù successo che qualche animale sbranasse le mie pecore, però si era sempre trattato di cani.
Un cane o un altro predatore le fa a brandelli e rompe le ossa, questa volta è diverso:

le ha prese per il collo, lasciato intere le carcasse ed estratto gli organi, fegato e cuore,
di cui proprio i lupi sono particolarmente ghiotti.
I pastori anziani dicono che da come ha agito è stato sicuramente un lupo".

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“Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia conta 58.997.201 residenti.

Rispetto al 2021 si registra una flessione pari a -32.932 individui,
a sintesi di un calo significativo dovuto a una dinamica demografica ancora negativa pari a -179.416 persone
e di un recupero censuario pari a + 146.484 persone”.


Questa la fotografia scattata dall’Istat.

La diminuzione delle nascite è causata, sostanzialmente,
da un calo della popolazione femminile in quelle fasce d’età ritenute,
convenzionalmente, riproduttive, cioè dai 15 ai 49 anni.

A ciò si aggiunge la continua diminuzione della fecondità.

Dati alla mano, nel 2022 il numero medio di figli per donna è 1,24.
Un valore, questo, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (1,25)
e, per la cronaca, in linea con il trend decrescente in atto dal 2010.

L’età media al parto resta stabile rispetto al 2021: a 32,4 anni.

L’età media alla nascita del primo figlio è attestata a 31,6 anni.


“Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2 per cento rispetto al 2021),
con un’incidenza sulla popolazione residente dell’8,7 per cento”.
 
Da ieri sera sono attive almeno 4 fiaccolate sui monti che circondano Lecco.

Un gran bel spettacolo.

Fiaccolate dell'Antivigilia: uno spettacolo che non delude mai​

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Una delle quattro era posizionata sulla Medale.

Una era perfettamente illuminata da torce.
Le altre luci erano di alpinisti che stavano salendo da svariati sentieri.
 
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