Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Privacy

Sarebbe la tutela della sfera privata dei consociati,
ma, in realtà, indica un guazzabuglio di norme subite passivamente dall’Unione europea,
applicando le quali, pur essendoci iscritti la favoloso Registro delle Opposizioni,
veniamo tartassati con telefonate moleste a tutte le ore
da parte di quelli che all’Autorità Garante della Privacy
fanno una serie di pernacchie alla Totò.
Lo stesso quando ci venga chiesto di mettere una firma aggiuntiva su un contratto,
dicendoci che è “per la privacy”;

una firma che ci fa accettare condizioni inaccettabili e talvolta illegali.

Stipendio annuo del Garante
(ma anche gli altri dello stesso Collegio non stanno male):
Euro 240.000,00 annui.


I marziani qui usano un’espressione extraterrestre: esticazzi.
 
Fisco amico

Parte dall’assioma “pagare le tasse è bellissimo” e funziona, più o meno, così:

Mettiamo che tu non abbia pagato
(per motivi che raramente sono criminali) 500 euro al fisco.

Male, malissimo: sei un delinquente, ma ecco cosa fa il tuo “amico”:
te ne chiede subito dopo 150.

Se non hai neppure quelli
(putacaso non fosse migliorata la tua condizione economica senza tua colpa),
entro pochi anni diventeranno 5000.

Sei un evasore (essere immondo)
e a noi non importa niente se non li hai, men che mai i cinquemila.

Fermi tutti: l’amico si comporta da tale:

“puoi darmeli in sette anni a rate mensili,
ma se ne salti una sola decadi da ogni beneficio
e ti pignoro persino la pensione”
.

Al tuo amico non interessa se quel mese hai saltato la rata
perché li hai spesi in medicine o per pagare un funerale.

I marziani, a questo punto, ci dicono:

“Intanto non sappiamo ancora se scenderemo sulla Terra,
ma sia ben chiaro che, nel caso, gli amici ce li porteremo noi da casa nostra”
.
 
Servizio pubblico radio-televisivo

Che spettacolo vederli lodarsi tra loro nominandosi uno per uno
anche per le trasmissioni sul traffico! Asinus asinum fricat.

Che sollievo riscontrare che il canone televisivo,
fottutamente messoci in bolletta della luce, è stato abbassato!

Adesso è piacere farcelo prelevare forzosamente!


Ma possiamo contare su un servizio qualitativamente ineccepibile,
con un segnale televisivo che arriva ovunque e senza interruzioni continue,
con programmi di assoluta imparzialità politica e grande spessore culturale.

Persino ci possiamo gloriare di far durare il Festival di Sanremo per sei mesi
e vederci riproporre i suoi eroici protagonisti a iosa.
 

ICAM Cioccolato,​

colosso lecchese nella produzione di cioccolato e derivati del cacao,​

ha chiuso l'anno 2023 con un impressionante fatturato di 216,5 milioni di euro,​


registrando una crescita del 7% rispetto al precedente anno.

Questo risultato sottolinea il successo dell'azienda
non solo nel mantenere ma anche nell'incrementare la propria quota di mercato in un settore altamente competitivo.
 
Ma allora aveva ragione mio nonno....che si puliva il sedere con la carta del giornale.

La corretta igiene personale è essenziale per preservare la nostra salute,​

ma molti di noi potrebbero non essere consapevoli di pratiche quotidiane​

che possono mettere a rischio il nostro benessere.​

Un aspetto spesso trascurato riguarda l’uso improprio della carta igienica,​

un gesto apparentemente banale che, secondo i medici e gli esperti,​

potrebbe avere conseguenze potenzialmente pericolose.​


Non solo, ma anche la quantità e il tipo di carta igienica utilizzati possono impattare la nostra salute.

Martin Richards, direttore degli esperti di tecnologie igieniche di SMARTi Environmental,
consiglia di utilizzare fino a un massimo 10 fogli di carta igienica per ogni visita al bagno.

Si tratta di un dettaglio di importanza fondamentale per evitare un inutile spreco,
scoraggiando l’avvolgimento eccessivo di fogli intorno alla mano.

Al contempo, l’utilizzo corretto del bidet è anche raccomandato per garantire una pulizia efficace.

Gli esperti sconsigliano anche l’uso di carta igienica profumata,
poiché i coloranti e le sostanze chimiche utilizzate potrebbero danneggiare le zone intime.

Catherine Rall, dietista registrata che collabora con l’azienda di benessere vaginale Happy V, avverte che
per profumare la carta igienica si usano sostanze chimiche che non fanno bene al corpo“.

 

La produzione di carta igienica richiede una quantità enorme di alberi e acqua.​

Questo processo di deforestazione ha conseguenze negative sull’habitat naturale​

e sulla biodiversità.​

Gli alberi sono fondamentali per la pulizia dell’aria​

e per la riduzione del livello di anidride carbonica nell’atmosfera,​

e la loro distruzione può portare a gravi conseguenze ambientali.​


Inoltre, la produzione di carta igienica richiede notevoli quantità d’acqua, un bene prezioso che in molte parti del mondo è già scarsa.

Il consumo eccessivo di acqua per produrre la carta igienica contribuisce al problema della carenza idrica,
un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante.

Dobbiamo considerare il fatto che ci sono alternative più sostenibili che possono ridurre il nostro impatto ambientale.

Ma non è solo l’ambiente a risentire dell’utilizzo eccessivo di carta igienica.​

Spesso, la carta viene trattata con sostanze chimiche potenzialmente dannose

per migliorarne la morbidezza e l’assorbenza.​

Queste sostanze possono essere irritanti per la pelle sensibile​

e possono causare reazioni allergiche.​

Inoltre, la produzione e il trasporto della carta igienica tradizionale​

contribuiscono all’emissione di gas a effetto serra, come la CO2,​

aggravando il problema del cambiamento climatico.​

 
Pertanto, limitare l’uso della carta igienica tradizionale è un passo importante verso uno stile di vita più sostenibile.
Esistono alternative più ecologiche e rispettose dell’ambiente, come ad esempio l’utilizzo di bidet o l’adozione di carta igienica riciclata.
Inoltre, dovremmo essere consapevoli del nostro consumo e cercare di ridurre lo spreco, utilizzando solo la quantità necessaria.

La carta igienica è diventata un accessorio indispensabile nella nostra società,
ma è importante considerare il suo impatto sull’ambiente e sulla nostra salute.

Scegliere alternative sostenibili e ridurre il consumo e lo spreco possono fare la differenza nel perseguire uno stile di vita più ecologico.
È responsabilità di ciascuno di noi fare scelte consapevoli che promuovano la sostenibilità e il benessere del nostro pianeta.

Ma non sarebbe solo l’utilizzo della carta igienica,​

cioè la corretta pulizia, che può determinare infezioni, ma anche la tipologia di carta.​

La peggiore sarebbe quella che di solito è la più economica,​

cioè ad un solo strato, perché particolarmente aggressiva che su pelli delicate​

con un continuo sfregamento, può anche causare piccole ferite,​

che rischiano di infettarsi.​

Al contrario, la carta igienica migliore è quella resistente, assorbente e particolarmente morbida.


Altro aspetto, tutt’altro che secondario, riguarda il copri water:
abbassarlo sempre, prima di tirare lo sciacquone, perché con il passaggio veloce dell’acqua,
può crearsi una nuvola carica di batteri e virus e non chiuderlo può aumentare fino a 12 volte la presezta del Clostridium difficile.

Infine, ultimo accorgimento, per evitare ferite da sfregamento, è meglio usare la carta igienica tamponando,
perché le ferite possono portare anche emorroidi e ragadi anali.
 
Capite che in giro ci sono dei poveri diavoli, che scrivono articoli di questo genere.
Hanno bisogno di sentirsi dei tuttologi e poi c'è anche qualcuno che li prende per oro colato.

Curriculum sopraffino per scrivere di carta igienica.
Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca,
in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna.
Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".
 
Ecco, ora sappiamo cosa fra gli altri fattori porta regolarmente i giornalisti più in vista a fare una quotidiana informazione contraria agli interessi dell’Italia (probabilmente la stessa cosa vale per Scalfari). Il fatto di essere prima filosovietici poi filoatlantisti ricorda molto Napolitano.
 

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