Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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In secondo luogo:

sebbene sia giusto che una dimensione etica costituisca l’orizzonte di azione della politica e della convivenza sociale e giuridica,
è anche pur vero che ritenere che tutto possa rientrare in tale dimensione etica significa negarne lo statuto, l’importanza e la natura.

Così se il rispetto della vita umana, della libertà e della dignità è un requisito senza dubbio di carattere etico
e che risulta imprescindibile per la civile convivenza degli agglomerati umani,
non così si può ritenere la partecipazione “obbligata” a eventi culturali
o la mancanza di sanzioni amministrative in seguito a violazioni del codice della strada.

Il singolo cittadino, infatti, non sarebbe un cittadino non virtuoso perché parcheggia l’automobile sulle strisce pedonali,
né tanto meno perché non partecipa agli eventi culturali organizzati dall’amministrazione comunale.


La virtù, infatti, è una attitudine del foro interno che nulla ha a che fare con le predette situazioni
le quali, invece, attengono, appunto, al foro esterno.

Del resto, ben potrei essere uomo di eccezionale cultura,
magari privato collezionista d’opere d’arte e loro raffinato studioso e commentatore,
pur senza partecipare alla mostra organizzata dal mio Comune di residenza:

la mia eventuale non partecipazione non può dir nulla sulla mia virtù né sulla mia cultura o sulla mia capacità intellettuale.


Al contrario:

se fossi un ricercato mafioso condannato per omicidi plurimi e partecipassi alla mostra comunale,

questo non farebbe di me un cittadino virtuoso, anche se riciclassi alla perfezione tutti i miei rifiuti quotidiani.
 
In terzo luogo:

la pretesa in tal senso,
cioè quella della patente del cittadino virtuoso,
lungi dall’essere una sicurezza di eticità,

è, invece, spia acuta di una mancanza di eticità,

anzi,

di una contrarietà all’eticità minima della civile convivenza

poiché è estremamente analoga alla pretesa degli Stati totalitari

di voler plasmare le coscienze e le menti dei loro cittadini.



Ecco perché in Unione Sovietica si studiava l’ateismo scientifico come materia curriculare scolastica;

ecco perché nella Cina di Mao si studiavano i suoi pensieri politico-ideologici;

ecco perché nella Germania nazista occorreva aderire alla follia ideologica della superiorità della razza ariana
non soltanto con comportamenti esteriori, ma anche e soprattutto con la propria più intima convinzione all’interno della propria coscienza,
coscienza da piegare e forgiare tramite il ministero della Propaganda guidato da Joseph Goebbels.


Una simile proposta, quindi, costituisce l’introduzione del sistema cinese dei crediti sociali,

cioè quel sistema vigente nell’attuale Cina capital-comunista e totalitaria

per cui i diritti e le libertà sono estesi o ristretti in base ad un analogo sistema di punteggio

– di crediti sociali appunto – gestiti dall’autorità pubblica:


se il cittadino paga le tasse,

arriva in orario sul posto di lavoro,

non inquina,

non ha conteziosi giudiziari o amministrativi,

partecipa alle attività del Partito,

osserva le regole imposte


allora cresce nel punteggio sociale e accede a maggiori benefici, diritti e libertà;


se avviene il contrario discende nel punteggio sociale e perde benefici, diritti e libertà.



Tutto ciò è
mostruosamente disumano poiché

certi diritti,

certe libertà e

certe facoltà

non sono concessioni dell’autorità pubblica,

ma promanano direttamente dalla natura stessa dell’essere umano,

sono cioè il riflesso di quel diritto naturale che precede e sovrasta qualunque autorità pubblica, tanto in Cina quanto in Occidente.



La mentalità comune è già stata abituata ad una simile logica nell’ultimo biennio tramite il Green pass,

ma l’estensione illimitata del sistema

significa far transitare gradualmente e lentamente il sistema da quello tipico dello Stato di diritto

a quello anomalo e anti-umano dello Stato totalitario.



Occorre, dunque, quanto prima prendere coscienza della gravità di simile iniziative

ed ostacolarne in ogni modo la diffusione,

per evitare di cominciare ad essere tutti cittadini più virtuosi

e finire per essere tutti schiavi dalle anime spente

perché eterodirette dalla pubblica autorità.
 
Capita anche questo......cervello ZERO


Sono partiti attorno alle 23 di domenica per raggiungere il bivacco Locatelli sul monte Due Mani con l'intenzione di trascorrervi la notte.

A sorprenderli, però, la neve che ha fatto loro perdere l'orientamento lungo il sentiero e li ha costretti a chiamare i soccorsi.

Protagonisti cinque giovani che questa mattina attorno alle 4 hanno così lanciato la richiesta di aiuto alla centrale operativa del 112
che ha inviato sul posto squadre dei vigili del fuoco, del soccorso alpino e dei sanitari ora impegnate a raggiungerli per riportarli poi a valle.
 
La VERITA' fa male a molti. Ma è meglio sapere che ignorare.



«Voglio fare un commento brutale sul Congresso americano, come sul Parlamento italiano.

È imbarazzante quando un tipo come Zelensky cita Churchill un giorno e parla dell’Olocausto il giorno dopo,

si rifà a Martin Luther King, parla di Pearl Harbor e dell’11 settembre.

E quei pagliacci si alzano in piedi e battono le mani.

Zelensky è solo un uomo.

Ieri ha licenziato due dei suoi generali per tradimento solo perché non la pensavano come lui.

È un comico ed è anche corrotto.

L’Ucraina è governata dagli oligarchi proprio come la Russia, è governata dai militari, dagli oligarchi e dal KGB.

Anche in Ucraina sono gli oligarchi a governare, quindi non facciamo le standing ovation a Zelensky

quando parla di Pearl Harbor o viene in Italia a citare, che ne so, l’impero romano.

Chiunque si sia alzato in piedi in quell’occasione dovrebbe non venire più rieletto.




«Tutti gli americani la pensano come Biden sulla guerra in Ucraina?

Certo che no ed è giusto così.

Questa guerra non sarebbe mai dovuta accadere.

Gli ucraini sono stati usati come carne da macello».




«Dal 2014 l’Ucraina aveva già causato 14.000 vittime.

La guerra è imprevedibile e stiamo giocando con il fuoco.

Stiamo permettendo che un conflitto regionale possa andare in metastasi e diventare un conflitto globale.

Ecco perché penso che dobbiamo stare molto attenti che i leader del mondo non spingano gli ucraini verso la loro fine».
 
All the world's media are replicating staged footage of the Ukrainian psyop unit from Bucha,
where allegedly the Russian military massacred civilians.

However, these crooked information fighters failed the task - in one video there are two tough mistakes at once.


First, we see one of the corpses raising his hand,

and then in the rearview mirror, we watch another corpse get up, immediately after playing the part.
 
Si tratta di cinque giovani, residenti a Milano e dintorni.

La prima squadra li ha raggiunti poco dopo le 5 di stamattina;
i soccorritori li hanno messi in sicurezza
e hanno fornito abbigliamento e attrezzatura adeguati per la situazione.

Altre due squadre sono partite immediatamente, a supporto della prima.

Ai ragazzi sono state consegnate anche coperte termiche e bevande calde.

Sono illesi, sebbene infreddoliti e stanchi, e uno di loro ha un principio di ipotermia,
ma un medico del Soccorso alpino è rimasto in contatto telefonico costante per monitorarne le condizioni di salute.

L’elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha effettuato un tentativo per raggiungerli
ma le condizioni meteorologiche non lo consentivano, dato che in quota ci sono nebbia, neve e pioggia.

I soccorritori li stanno accompagnando a valle.
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In montagna - ricordano dal Soccorso alpino - le condizioni ambientali richiedono la massima attenzione:

prima di qualsiasi escursione è meglio chiedersi

se si conosce abbastanza il posto,

se si è in grado di compierla,

se è il momento giusto e il tempo lo consente.



Inoltre mai sottovalutare l’importanza dell’abbigliamento, delle calzature e di tutto l’equipaggiamento
che può servire per affrontare le ore all’aperto, magari anche di notte, in seguito a qualche imprevisto.


Pensarci prima significa salvarsi la vita.
 
Secondo quanto riportato dal professor Giovanni Frajese,
il famoso magazine scientifico inglese Nature
ha rilevato il legame tra vaccinazione ed indebolimento nella produzione delle immunoglobuline.


In sostanza, il sistema immunitario può subire serie conseguenze dalla vaccinazione ravvicinata.


Il dubbio su possibili legami tra vaccino e danni immunitari
– che inizialmente solo a porsi il dubbio si veniva tacciati di essere No Vax –
è ora di grande attualità nel mondo scientifico.

La questione è legata alla tempistica delle vaccinazioni.


L’utilizzo in un range temporale eccessivamente breve

infatti potrebbe compromettere la capacità delle difese immunitarie

con possibili gravi complicazioni.



Ora a certificare tale processo potenzialmente lesivo del sistema immunitario è anche la nota rivista Nature.

Come spiega anche RadioRadio, che ha ripreso le parole di Frajese,

“queste rappresentano un tassello fondamentale per le nostre difese immunitarie
in quanto molecole glicoproteiche prodotte dai linfociti B. "

Come dunque sembra confermare Nature
il legame tra vaccinazione e sistema immunitario è ben lungi dall’essere un’arma del complottismo
ma una reale conseguenza scientifica
.


“Qui non bisogna essere medici o scienziati,
ma bisogna utilizzare la logica che ci siamo persi per casa.

Una persona che di fatto è sana per quale ragione dovrebbe essere demansionata
o non entrare in contatto come se fosse sempre una persona in grado di infettare gli altri ?

Abbiamo trasformato i non vaccinati in malati permanenti.

A livello scientifico le pubblicazioni continuano ad uscire.

Su Nature è uscito, una settimana fa,

un articolo completo sui cambiamenti fisiopatologici

e tira fuori che ci sono alterazioni immunologiche dopo la vaccinazione per il Covid-19,

questo dovrebbe essere un semaforo giallo se non addirittura rosso su tutta la questione.

Una cosa è dire parliamo di protezione e basta,

un’altra cosa è, come pubblica una delle riviste scientifiche più importanti,

che esiste un’alterazione della produzione nelle immunoglobuline,

sostanze che rappresentano il sistema immunitario in quanto tale”.
 
“Cose che sapevamo ma che adesso sono certificate e più complesse di quello che ci aspettavamo.


Di fronte a tutto questo chiedere ancora alle persone di vaccinarsi per un virus che c’era due anni e mezzo fa,

magari uno che si è preso Omicron sei mesi, per quale ragione?


La logica non esiste.


Sembra sia solo una questione punitiva.


Tu non hai voluto fare ciò che ti avevo paternamente consigliato e allora ti devo punire.


Lo stato è diventato padre-padrone che giudica e fa giudicare”.
 
Ci hanno abituato, per mesi e mesi, a una pandemia dominata dal pensiero unico,
supportato da stampa e televisioni, senza possibilità di esprimere di una qualsiasi forma di critica.

Con il governo a tirare dritto per la sua strada, ignorando quanto stava accadendo in tanti altri Paesi,
e il mondo della scienza tutto schierato dalla parte della politica.

I “dissidenti”, buone o meno che fossero le loro tesi, rigorosamente emarginati, etichettati come “no vax”.


Un copione che, finalmente, sembra acqua passata.

Con la fine dello stato d’emergenza che ha segnato un punto di non ritorno anche per i virologi.


Matteo Bassetti, in passato spesso strenuo difensore delle scelte dell’esecutivo Draghi,
non ha infatti risparmiato parole dure nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza,
messo nel mirino del direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova sui social.

Un post al veleno su Twitter, poi la conferma in alcune dichiarazioni rilasciate all’Adnkronos:

“Sull’ampliamento della platea per la quarta dose di vaccino anti-Covid

si sta creando una pericolosa contrapposizione tra quello che è il ruolo della politica e quello dei tecnici.


Continuo a ritenere inopportuno che un ministro della Salute, non medico e quindi non esperto,

esprima posizioni sulla vaccinazione per la quale la gran parte degli esperti delle società scientifiche

si sono espressi dicendo che i dati sulla quarta dose al momento non sono sufficienti a poter dire che vada fatta a tutti”.



Bassetti ha poi aggiunto :

“Si sta creando un incidente importante tra la parte politica e quella tecnica,

mi auguro che si voglia correre ai ripari altrimenti uno scontro sarebbe grave”.
 
“Sono presidente della Società italiana di terapia antinfettiva

ed esprimo la posizione dei colleghi iscritti,

ma anche altre società l’hanno espressa e anche molti studi .


Trovo grave voler continuare a chiedere sui vaccini una linea unica europea,

senza capire che non ci può essere senza quella regolatoria degli esperti e dei medici.

Voler incancrenirsi su questa posizione non giova”.
 

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