Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

  • Creatore Discussione Creatore Discussione Val
  • Data di Inizio Data di Inizio
Prima ci sono state le celebrazioni, impregnate di una insopportabile ipocrisia.

Sulla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
il problema non è solo quello dei depistaggi
(che devono essere risolti in sede giudiziaria),
ma anche quello di un inquinamento della memoria.

 

Buongiorno.
“GUADAGNO 30MILA DOLLARI AL MESE.
POTREBBE ESSERE TANTO PER ALCUNI, MOLTO POCO PER ALTRI”




“Ho 25 anni, nel mio privato mi sento una casalinga.
Ho mio marito e una casa che mi piace curare.
Sono stata istruita un po’ come mamma casalinga, apprezzo tantissimo lo stare a casa.

Sai, sono stata costretta nel mio paese per un periodo molto lungo della mia vita e finalmente,
all’età di 18 anni, sono riuscita a riprendermi un po’ la mia indipendenza.

Sotto un certo punto di vista ho sofferto l’adolescenza.

Anche se la mia famiglia non mi ha mai fatto mancare nulla volevo scoprire il mondo, sono molto curiosa”.


“Mi piacciono gli uomini maturi, dai quaranta in sù.
Non è per il numero, è il modo di fare, il fascino, è una cosa che si sente e si vede.

E soprattutto pretendo di essere trattata come una donna, non come carne da macello.

E pretendo anche di essere essere scopata bene, non da film porno.

Quello spesso è un riferimento per i ragazzi più giovani,
a volte pensano che basta trivellare una donna per dare piacere.

A me piace farlo in maniera passionale, mentale,
usando tutti i cinque sensi e tutti i piaceri che le varie parti del corpo possono dare.


La parte più bella è proprio quella iniziale, del flirt, del desiderio… e pensare a cosa succederà di lì a poco.
Questo mi fa impazzire.
Ma se lo pretendo è perché io, in primis, mi sento di dare tutto al mio partner.

Per me fare un pompino è una delle cose più eccitanti e piacevoli al mondo,
perché il piacere dell’uomo a cui lo faccio (o degli uomini) diventa il mio piacere.


Non lo faccio tanto per fare, mi sento molto geisha in questo.

Se parliamo di estetica invece mi piacciono quelli grossi e abbastanza alti, barba e capelli brizzolati mi fanno impazzire...

Ma in realtà mi piacciono anche quelli calvi.

Apprezzo molto il tipo curato, poi però puoi essere come vuoi:
parti sempre dalla mente e dall’eleganza, smettiamola di dire che l'abito non fa il monaco.

Se un uomo si veste bene e tiene al proprio aspetto,
naturalmente per me è più attraente perché prima di tutto bisogna trattare bene sé stessi”.
 
Ahahahahahah


«In Sardegna ne sto costruendo una straordinaria, si chiamerà Blu Jerusalema, come mia figlia: voglio sia un covo di serenità.
Saranno 1.200 metri quadrati più mille di terrazze, con un campo da padel, discoteca, due lodge con suite, 15 camere.
Faccio lavori per quasi 15 milioni di euro. Spero di vivere abbastanza per vedere mia figlia capire i privilegi che ha».


«Miami, dove vivo metà anno, l'ho battezzata Villa BJV, Blu Jerusalema Vacchi.
Ora, non rida, perché sembra che abbia un'affezione per la misura: ma sono 1.200 metri anche lì.
L'ho comprata in pandemia quando non si sapeva dove andasse il mondo.
È stato un atto di coraggio. Ma sarà la casa degli anni di formazione di Blu».


«Sono 2.200. Al confronto, le altre sono dependance.
Ma questa è un villaggio vacanze, la casa perfetta di un adulto mai cresciuto, con tutti i giochi possibili:
un palazzetto dello sport; una Spa che forse non ce l'ha un hotel che lo fa di mestiere;
una discoteca; una pista per l'elicottero; la zipline privata più lunga d'Europa»
 
Piccola disquisizione sulle pensioni.

Oggi - togliamo i mesi - si va in pensione con 43 anni di lavoro oppure 67 anni di età = Quota 110 come massimo per il più sfigato.

Per avere 67 anni nel 2022 vuol dire che sei nato nel 1955
Per avere 43 anni di lavoro, vuol dire che hai iniziato a lavorare nel 1979

E quindi uno del '55 aveva 24 anni quando ha iniziato a lavorare ? Buffonata.

Ho ancora il libro matricola e tutti i dipendenti avevano iniziato a lavorare appena dopo il militare.
E quindi a 19 - 20 anni.

Significa che uno del '55 - nella quasi totalità dei casi - raggiunge i 43 anni di lavoro all'età di 63 anni = Quota 106

I Sindacati lanciano la proposta di pensione con 41 anni di anzianità = Quota 104
Fonza Italia idem, lancia 104, ma non si sa come la vogliono raggiungere.


Purtroppo da decenni, il sindacato non serve a nulla.
Sta in piedi con le sovvenzioni che versano i pensionati
e non tutela più i lavoratori. Lo scopo per cui è nato.
 
Questo articolo è datato 2017.
Pensate un po' a cosa guadagnava "il migliore".


Lo stipendio più alto, manco a dirlo, è quello del governatore.

Fino al 2011, l’anno in cui Mario Draghi è andato alla Bce

e Ignazio Visco è stato nominato governatore, in carica dal primo novembre,

lo stipendio del governatore era di 758.000 euro lordi all’anno.
 
Lo stipendio è stato poi ridotto a 550.000 euro lordi nel 2012,
quindi a 495.000 euro per il biennio 2013-2014.

Infine è sceso a 450.000 euro annui dal 2015, importo lordo “onnicomprensivo”.

Questa è l’attuale busta paga di Visco e sarà quella del prossimo governatore, chiunque egli (o ella) sia.
 
Poi c’è il direttore generale, Salvatore Rossi, nato a Bari nel 1949,
indicato tra i potenziali candidati interni alla successione (insieme al vice d.g. Fabio Panetta),
qualora Visco non fosse confermato.

Lo stipendio del direttore generale è di 400.000 euro lordi annui.

Fino al 2011 il direttore generale guadagnava 593.000 euro lordi annui,
all’epoca il d.g. era Fabrizio Saccomanni,
finché diventò ministro dell’Economia nel governo di Enrico Letta a fine aprile 2013.

Il 10 maggio 2013 Rossi fu promosso direttore generale.

In parallelo con quello del governatore, lo stipendio del d.g. di Bankitalia è stato ridotto a 500.000 euro lordi nel 2012,

quindi a 450.000 euro annui nel biennio 2013-2014,

infine a 400.000 euro lordi annui onnicomprensivi dal 2015.

Questo compenso include anche la carica di presidente dell’Ivass (che controlla le assicurazioni).
 
Tre vicedirettori

Nella graduatoria degli stipendi ci sono quindi i vicedirettori generali, sono tre:

Fabio Panetta (nato a Roma nel 1959),

Valeria Sannucci (nata a Roma nel 1953) e

Luigi Federico Signorini (nato a Firenze nel 1955).


Ciascuno guadagna 315.000 euro lordi all’anno.


Anche lo stipendio dei vicedirettori generali ha seguito la dinamica del governatore,
era di 441.000 euro nel 2011 e poi è stato gradualmente ridotto, prima a 350.000 euro nel 2012,
quindi a 315.000 per il biennio 2013-2014 e tuttora, da quanto si legge sul sito di via Nazionale.


Insieme al governatore e al d.g., i tre vicedirettori generali compongono il Direttorio della Banca.
 
Non vale il tetto di 240.000 euro

Gli stipendi dei vertici della Banca d’Italia sono stati esclusi, per legge,
dal tetto di 240.000 euro lordi annui alle retribuzioni dei dipendenti pubblici
e di società controllate dallo Stato
non quotate in Borsa
introdotto con una legge nel 2014
(le quotate non hanno tetto e gli stipendi sono plurimilionari, come si vede dalle buste paga di Eni, Enel, ex Finmeccanica, Terna, Snam ecc.).


L’esclusione è stata decisa in base al principio di “indipendenza finanziaria” della Banca.

L’ultimo taglio ai compensi è stato deciso dal Consiglio superiore il 30 ottobre 2014 “per i futuri membri del Direttorio”,
comunque tutti i cinque componenti attuali, che già facevano parte del Direttorio,
hanno deciso di adeguarsi subito alla riduzione degli stipendi “e per tutta la durata del loro mandato”.


Ecco il link alla decisione nel sito di Bankitalia:


http://www.bancaditalia.it/media/ap...irettorio/Compensi-pers-Direttorio-201114.pdf


Il Direttorio costa tre milioni all’anno

Il compenso totale lordo dei cinque componenti del Direttorio (cioè Visco e gli altri quattro)
è di circa tre milioni di euro all’anno (2,977 milioni, secondo il bilancio 2016).
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto