Val
Torniamo alla LIRA
Questa mattina la sveglia è suonata prestissimo a Pasturo, nelle aziende agricole di Antonella Doniselli e di Carlo Platti:
Fuori era buio pesto ed al campanile non erano ancora le tre.
Ma oggi è il gran giorno: c’è transumanza delle mandrie a Biandino.
Antonella con i suoi 53 capi, in prevalenza di razza pezzata rossa e alcune bruna alpina,
nel trasferimento ai pascoli alti è accompagnata da tutta la famiglia:
il marito Natalino, la figlia Monica e il figlio Valerio con Elena, la ragazza con la quale si è sposato solo tre settimane fa.
Con la famiglia di Antonella ci sono giovani collaboratori:
Mauro di Pagnona e nei prossimi giorni salirà anche Simone che oggi non è potuto esserci per impegni scolastici.
Altri aiutanti a quattro zampe sono i 7 cani che vigilano attentamente sulla mandria.
“Ne abbiamo 7 perché anche loro si danno il cambio durante la giornata, diciamo che fanno i turni:
ogni persona che accudisce le vacche lavora con 2 cani, uno il mattino e uno i pomeriggio”.
Accanto ad Antonella c’è l’azienda agricola del cugino Carlo Platti, con lui dividono il carro mungitura,
attraverso il quale due volte al giorno le vacche vedono il prelievo del latte che poi verrà trasformato in taleggi
destinati al trasporto a valle e qui stagionato dai caseifici.
Carlo ha 60 bovine di razza pezzata nera e bruna alpina, la sua passione per l’allevamento è stata tramandata dal papà Michele.
Anche lui fin da neonato ha trascorso le estati a Biandino, i genitori lo aiutano tuttora nell’allevamento, sia a Pasturo che in alta montagna.
La fienagione del primo taglio è terminata e le mandrie con i rispettivi proprietari oggi salgono in alto,
dove trascorreranno circa tre mesi per poi tornare a casa prima dell’autunno.
Alle 4.45 le vacche escono dalla stalla,
le attendono 12 chilometri di cammino per poi godere del fresco e dei pascoli verdi.
Ad accompagnare lo spostamento degli animali ci sono tanti amici,
anche loro testimoni di questo rito che si ripete da secoli, rallegrato dai campanacci e dai muggiti.
Natalino e Carlo nelle ultime immagini ci salutano e ci augurano buona estate.
Noi auguriamo loro una buona stagione di alpeggio.
Fuori era buio pesto ed al campanile non erano ancora le tre.
Ma oggi è il gran giorno: c’è transumanza delle mandrie a Biandino.
Antonella con i suoi 53 capi, in prevalenza di razza pezzata rossa e alcune bruna alpina,
nel trasferimento ai pascoli alti è accompagnata da tutta la famiglia:
il marito Natalino, la figlia Monica e il figlio Valerio con Elena, la ragazza con la quale si è sposato solo tre settimane fa.
Con la famiglia di Antonella ci sono giovani collaboratori:
Mauro di Pagnona e nei prossimi giorni salirà anche Simone che oggi non è potuto esserci per impegni scolastici.
Altri aiutanti a quattro zampe sono i 7 cani che vigilano attentamente sulla mandria.
“Ne abbiamo 7 perché anche loro si danno il cambio durante la giornata, diciamo che fanno i turni:
ogni persona che accudisce le vacche lavora con 2 cani, uno il mattino e uno i pomeriggio”.
Accanto ad Antonella c’è l’azienda agricola del cugino Carlo Platti, con lui dividono il carro mungitura,
attraverso il quale due volte al giorno le vacche vedono il prelievo del latte che poi verrà trasformato in taleggi
destinati al trasporto a valle e qui stagionato dai caseifici.
Carlo ha 60 bovine di razza pezzata nera e bruna alpina, la sua passione per l’allevamento è stata tramandata dal papà Michele.
Anche lui fin da neonato ha trascorso le estati a Biandino, i genitori lo aiutano tuttora nell’allevamento, sia a Pasturo che in alta montagna.
La fienagione del primo taglio è terminata e le mandrie con i rispettivi proprietari oggi salgono in alto,
dove trascorreranno circa tre mesi per poi tornare a casa prima dell’autunno.
Alle 4.45 le vacche escono dalla stalla,
le attendono 12 chilometri di cammino per poi godere del fresco e dei pascoli verdi.
Ad accompagnare lo spostamento degli animali ci sono tanti amici,
anche loro testimoni di questo rito che si ripete da secoli, rallegrato dai campanacci e dai muggiti.
Natalino e Carlo nelle ultime immagini ci salutano e ci augurano buona estate.
Noi auguriamo loro una buona stagione di alpeggio.