Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Salgono! Salgono! Salgono!

(e poi scendono, scendono, scendono, ma questo è un dettaglio insignificante)

C'è chi dopo due anni (DUE!) dalla comparsa di un certo virus continua a gridare "Salgono! Avevo ragione!"

In realtà ragione non l'ha mai avuta, anzi diciamolo bene: non ci ha mai capito un beep di niente.

Però oggi (dato che "SALGONO!!!) gonfia il petto e dice

"Vedete branco di ottimisti scemi che non avete mai capito un tubo? Avevo ragione io!".

E come si dice, la ragione è dei matti e dei bischeri.

Se si incrociano meglio dargliela e passare oltre, senza neanche sussurrare "ospedalizzazioni".


(Anche perché la notte potrebbero mettersi una maschera e venire a rompervi le ossa).

PS: "avvicine" non è un typo: è un po' come "fone" in Milo Manara - ah, la genialata di battezzare un mondo-biblioteca il "Borges Profeta"

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Momento di panico a Tg1 Mattina.

Sono le 7.42 quando nel programma mattutino del telegiornale guidato da Monica Maggioni,
l’inviato intervista Toni Valeruz, una icona dello sci alpinismo.

Il motivo è semplice: analizzare quanto successo sulla Marmolada,
dove un pezzo di ghiaccio si è staccato travolgendo alcuni alpinisti che stavano cercando di raggiungere la vetta.

Il coro unico di media e commentatori ormai lo conoscete:

colpa del riscaldamento globale,

della mano dell’uomo,

del nostro stile di vita.


Gli interventi in studio sin lì erano quasi tutti andati in questa direzione: dare la colpa all’uomo per una tragedia “annunciata”.

Ci facciamo troppe docce,

usiamo troppi condizionatori,

giriamo troppo in auto,

viaggiamo con eccesso e via dicendo.


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Per “confermare” questa tesi, che non tutti condividono, il Tg1 intervista come detto Valeruz.

Il quale la Marmolada la scala da decenni e però non è così convinto che la colpa sia tutta da imputare all’essere umano.

“Questa montagna si è trasformata negli anni in modo incredibile, a causa dei cambiamenti climatici”, dice l’alpinista.

Sin qui, tutto bene.

Procede secondo rituale.

Poi però Valeruz aggiunge:

“Fa parte della geologia della terra, trovo tutto normale”.


Ed è proprio quest’ultima frase che fa cadere il gelo nello studio.

Il conduttore, solerte, interrompe l’intervista in diretta per cercare di correggere il tiro.

“C’è la mano dell’uomo?”, chiede all’ospite in studio.

“Non è il WWF, ma è la scienza a dire che l’uomo ha cambiato il clima nel corso degli ultimi decenni”, risponde lei prontamente.


Valeruz però non ci sta:

“Si ma questo è un problema che riguarda tutti gli abitanti della terra.
Forse i ghiacciai sono quelli che ne fanno la spesa maggiore, ma succede in tutte le parti del mondo.
Come diceva ieri a Canazei il premier Draghi, chiaramente siamo noi un po’ la causa, ma in maniera abbastanza relativa.
Io credo che questo sia un ciclo di carattere geologico e bisogna adeguarsi”.
 
Povere - si fa per dire - ma cretine senz'altro.



Sì, certo, c’è di più urgente e più grave al mondo,
per esempio i roghi romani appiccati dalle bande organizzate come monito alla amministrazione piddina,
però anche le minima immoralia possono meritare uno scrupolo critico, analitico,
non foss’altro perché frotte di emule cretine si comportano di conseguenza.

Succede così che la “imprenditrice digitale”, che nessuno ha mai capito cosa significhi,
quella che compra i necrologi sul Corriere per mostrarsi pari a Leonardo Del Vecchio,
il che suona inquietante di per sé, si spari le pose al ristorante addobbata con un copribottoni,
un copricapezzoli di indubbio gusto, nel senso che è l’indiscussa quintessenza della volgarità
(la cafonaggine, come dicono sui social, è altra cosa): subito una emula,
la fidanzata dei Maneskin
, apprendista influencer, aspirante poetessa, stramorta di fama Giorgia Qualcosa, risponde con un altro reggibocce.

E il gioco è chiarissimo ed è di una tristezza infinita.


Più la menano con i diritti, gli Olocausti, le disugaglianze, le genderate e più si scoprono ipocrite della più bell’acqua.

Le parole, diceva Nanni Moretti, sono importanti e lo sono non meno le pose:

se vai al ristorante in reggiseno e ascelle a cespuglio, orgogliosamente ostentate,

e dici che lo fai per i diritti delle donne, il vaffa a feedback, a boomerang, lo meriti tutto, chiunque tu sia:

è esattamente l’opposto,

una dimostrazione di potere, in soldi, in follower, io posso farlo e voi no,

io vado a culo di fuori dove si mangia e voi zitti perché nessuno mi può dire niente

potendo io investire sulla comunicazione dei giornali che,

visto che affoghiamo nel pecoreccio facciamolo con classe, si mettono a pecora dinanzi a noi.



Chiara e le sue apostole lo sanno benissimo ed è questo l’unico messaggio: noi possiamo, voi per niente.


Io posso tu no ma continua a seguirmi, continua a sognare.


Le influencer o aspiranti tali con pretese salvifiche, rappresentative della condizione femminile, in soldoni sfruttano l’effetto contrario:
offrono una immagine stereotipata della femmina con le zinne da mungere almeno con gli occhi,
a patto di distinguersi in quanto vip o sedicenti o percepite tali.


Tutte queste poseur, quasi tutte, casualmente non rinunciano a proporsi con due tette così:
la signorina Maneskin come quell’altra che parla “in corsivo” e qui c’è da dire un’altra cosa che nessuno ha saputo o voluto o potuto appuntarsi:
la scemenzata del corsivo non è fine a se stessa,
non l’ha inventata quella lolita lì,
non è un disperato segnale dei nostri giovani come pretenderebbe il giornale unico Stampa-Repubblica-Corriere;

è solo la trovata lasciva di qualche vecchio marpione che deve aver suggerito alla signorina quarta abbondante:

tu, se vuoi fare i soldi, mettiti a miagolare in quel modo vagamente laido,

così fai arrazzare i maiali stagionati e quelli in fiore.



Missione compiuta, ma non ci si venga ad infliggere pensosi pipponi:
qui i pipponi sono del tutto disimpegnati, istintuali, figli della volgarità e della cafonaggine che si va imponendo.

E se alla ripresa delle scuole le vostre quattordicenni pretenderanno di sedersi al banco coi copribottoni di Giorgia, Chiara o CippaLippla,
sappiate che era già tutto previsto e che nessuno, quasi nessuno tra chi dovrebbe analizzare la società si è sentito il coraggio di dirlo prima;
lo stesso tra le famiglie, che ormai replicano, anche loro, le dimensioni manageriali delle imprenditore digitali.


Quanto aveva ragione Frank Zappa: siamo qui per i soldi, solo per quelli.

E sparava certe composizioni pornografiche che all’epoca parevano provocazioni assurde:
e invece erano profezie, perché è del genio immaginare tutto il peggio che si approssima.


Chiara, Giorgia e le altre sono, in fondo, lo spettacolo macabro di
donne che si scavalcano in una eterna sfida a colpi di volgarità sempre più fragorosi;
allevano generazioni di epigone che vivono respirando con rassegnazione la polvere dei roghi tossici
ma credono ribelle e rivoluzionario esibire il pelame, andare in locali esclusivi in mutande, e soprattutto essere lì per i soldi, solo per i soldi.


E non si accorgono di quanto diventano parossistiche.

La fidanzata di quello fidanzato con la fidanzata dei Maneskin,
uno che per copiare Pelù che copia Iggy Pop si tufferebbe ovunque,
si è messa a litigare, pubblicamente, con l’algoritmo di Instagram che le censura le pose:

perché avverte un irrefrenabile impulso di sfoderare le ragguardevoli zinne,
se uno trova una sua foto coperta, vale una fortuna.

E siccome Instagram non se ne dà per inteso, lei “lo sfida”:

“Instagram puoi censurarmi quanto vuoi ma non puoi censurare la troia radicale che è in me”.



Se lo dice lei, chi siamo noi per obiettare?

Ma ciascuno ne tragga le conclusioni del caso.

Specie se ha figlie adolescenti.

Tutto il resto è fuffa, come l’imprenditoria digitale o manuale che fa prosperare gli affari del settore.
 
Usava le K


A VOLTE..
a volte penso ke nn riusciro’ a sollevarmi da qlla brutta kaduta,ke nn riusciro’ ad aprire ankora una volta gli okki,a lottare d nuovo…a volte penso ke dopotutto sn una perdente e devo arrendermi,sapere ke la mia vita sara’ un susseguirsi di fallimenti… kosa sbaglio???a volte i miei errori m sn ignoti,molto spesso kapisko qllo ke sbaglio e kontinuo…a volte m faccio skifo,odio ripetere i miei errori…altre volte ne traggo una lezione… da una delusione riesko a imparare qks ke m rende piu’ forte e kapace d buttarmi a pikko nelle situazioni…molto spesso m sento sull orlo d un precipizio…tutti pensano ke la mia vita sia perfetta..qnte kose nn sapete…voglio kontare solo su me stessa…e dare il massimo di qsta ragazza determinata e sognatrice ke sono…al prossimo burrone ke inkontrero’ nel mio kammino spikkero’ un grande salto…ma nn verso il basso,ma verso l’altra estremita’…superero’ il burrone,superero’ i miei problemi..avere un sogno vuol dire avere forza…
 
CIO’ KE VOGLIO ESSERE…
nn ho immensi sogni x il mio futuro,ma ho alcuni desideri e voglio davvero realizzare…voglio essere DIVERSA ed UNICA nel mio genere,voglio NUOTARE dalla parte OPPOSTA della corrente,voglio dare LIBERO SFOGO alla mia mente,nn voglio avere alkun LIMITE,voglio poter gridare QUANTO AMO LA VITA qnd m sento felice, ed urlare a tutti il mio DOLORE qnd sn triste…voglio sentirmi LIBERA da ogni skema,da ogni imposizione,voglio poter VOLARE come UNA PIUMA NEL VENTO,voglio poter CORRERE senza una meta,voglio SORRIDERE ed ankora SORRIDERE anke se nn esiste un motivo partikolare,voglio DISTINGUERMI sempre,xke’ m sento diversa interiormente…voglio essere una persona VERA,kn tutti i miei difetti,ma cmq VERA… voglio ke le persone nn si fermino a konsiderarmi solo x l aspetto fisiko,ma cerkino d kapire cosa ho veramente da offrire… sono una persona davvero complicata,e’ difficile comprendermi ma se ci riuscite vuol dire ke ormai siete entrati nel mondo selvaggio della mia mente,ed allora sara’ difficile uscirne…perke’ nn e’ facile andarsene quando skopri un nuovo mondo di cui ignoravi l’esistenza…
 

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