Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo. (7 lettori)

Val

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E Ve lo sto dicendo da tempo, da prima della guerra.
Pensateci per tempo.

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Val

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Stufa a legna MARIAROSA – Nordica
da 1.742,90€

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Con questa ci cuocete anche il cibo.
 

Val

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E ricordateVi che c'è l'incentivo.....ahahahahahahahah

Cos'è il Conto Termico 2.0 GSE

Il Conto Termico 2022 è un fondo per incentivare la produzione di energia termica
e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell'efficenza energetica di edifici e abitazioni.

Il fondo è gestito dal GSE, che sta per Gestore Servizi Energetici.

Proprio quest'ultimo si occupa di stabilire quali sono gli interventi ammessi,
chi può accedere agli incentivi, cioè chi ne ha diritto e quali sono le modalità di accesso,
naturalmente sulla base della normativa (la legge) decisa dal legislatore.


Vediamo una sintesi delle caratteristiche principali di questo fondo per l'efficienza energetica.
  • Per pubblico e privato
  • Il Conto Termico 2022 prevede dei bonus economici equivalenti al 65% della spesa sostenuta

  • per il miglioramento dell'efficienza e del risparmio energetico degli edifici e per la produzione di energia rinnovabile,

  • per Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, sia imprese che di natura residenziale.


  • Il Conto Termico GSE 2.0 è stato pensato anche in funzione delle aziende del settore agricolo (serre e simili),

  • in funzione dell'abbattimento dei costi per l'approvvigionamento energetico.

  • Cosa incentiva

  • Il Conto Termico 2.0 2022 eroga contributi economici per il miglioramento dell'efficienza energetica per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

  • Disponibilità del fondo

  • Lo Stato italiano mette a disposizione 900 milioni di euro all'anno.

  • 200 di questi sono destinati alle Pubbliche Amministrazioni,

  • gli altri 700 finanziano gli interventi di soggetti privati, per esempio nel caso di lavori in casa per il risparmio energetico.

  • Tempistica

  • Il GSE rimborsa il 65% della spesa sostenuta per gli interventi entro 2 mesi dalla stipula della convenzione.

  • Modalità di accesso al Conto Termico 2.0 2022

  • I privati possono presentare le richieste di rimborso spese alla fine dei lavori,

  • con la modalità dell'accesso diretto (che spiegheremo in dettaglio più avanti).

  • Erogazione degli incentivi

  • Per quanto riguarda i privati, in modalità accesso diretto l'incentivo viene versato in un'unica soluzione,
  • ma fino ad un massimo di 5.000 euro.

  • Il mandato irrevocabile all'incasso

  • In accesso diretto si può decidere di destinare l'incentivo del Conto Termico 2022 2.0

  • per i lavori di risparmio ed efficienza energetica direttamente a soggetti terzi. Le PA possono fare la stessa cosa anche in modalità "a prenotazione".

  • Cumulabilità

  • Gli incentivi del Conte Energia Termico GSE possono essere cumulati con altri contributi non statali, per quanto riguarda i privati.
 

Val

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Le novità dal 2022

Ma in che consistono, esattamente, le differenze tra la vecchia versione del Conto Energia Termico
introdotta nel 2012 e quella definita 2.0?

Vediamo la sintesi delle novità, nel corso dell'articolo approfondiremo le singole voci.

  • Più soggetti ammessi
  • I requisiti per accedere al bonus degli incentivi Conto Termico 2022 si ampliano

  • ed adesso prevedono anche le società "in house" e le cooperative di abitanti.

  • Le società in house sono aziende pubbliche in forma societaria.
  • Nuovi interventi di efficienza energetica
  • Vedremo l'elenco più avanti.

  • Va detto che, anche se non sono pochi gli interventi che danno diritto alle agevolazioni economiche

  • previste dal fondo per i lavori che comportano un risparmio energetico, diversi di questi

  • sono più idonei a sfruttare le detrazioni fiscali degli Ecobonus che gli incentivi del Conto Termico 2022.
  • Dimensione impianti
  • Il Conto Termico 2.0 ha aumentato la dimensione massima degli impianti che danno diritto ad accedere agli incentivi.
  • Procedura più snella
  • La procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo è stata semplificata e velocizzata,

  • quindi meno burocrazia e minori tempi di rimborso della spesa sostenuta.
  • Rata più alta
  • Adesso il limite per l'erogazione dell'incentivo in un'unica rata risulta notevolmente più alto,

  • passando da 600 a ben 5.000 euro.
  • Tempistica ridotta
  • Anche in questo caso un notevole miglioramento.

  • I tempi di pagamento dell'agevolazione economica per l'efficienza energetica si riducono a 2 mesi, contro i 6 della versione precedente.
Incentivi più alti

Il Conto Energia Termico 2022 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente.

  • Edifici nZEB
  • Fino al 65% delle spese sostenute per i coseddetti "Edifici a energia quasi zero",

  • che producono tutta l'energia di cui hanno bisogno da fonti rinnovabili.

  • Isolamento termico e altro
  • L'incentivo arriva fino al 40% nel caso in cui si svolgano lavori di isolamento termico di muri e coperture,

  • ma anche se si sostituiscono gli infissi, soprattutto le finestre, con modelli di nuova generazione specifici per il risparmio energetico,

  • come per esempio le finestre a doppio vetro.


  • Inoltre, vengono rimborsate anche schermature solari,

  • lavori per migliorare l'efficenza dell'illuminazione degli interni,

  • le tecnologie di Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un'abitazione)

  • e l'installazione di una caldaia a condensazione.


  • Su quest'ultimo punto però va fatta attenzione.


  • Come abbiamo spiegato nella guida alle detrazioni 2022 caldaia a condensazione,

  • la strada migliore da seguire per rientrare dalla spesa sostenuta per l'installazione di un apparecchio di questo tipo

  • non è quella del Conto Termico, ma l'Ecobonus 2022, a condizione però

  • di installare anche un sistema per la termoregolazione degli ambienti,

  • come ad esempio le valvole termostatiche, altrimenti la detrazione Irpef scende dal 65 al 50%.

  • Se abbinati aumentano
  • Nel caso in cui i lavori di isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto

  • (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione),

  • l'incentivo concesso dal Conto Termico GSE 2022 per l'isolamento sale al 50%.

  • Impianti e apparecchi
  • Il bonus incentivo sale fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termici,

  • sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse.

  • Ricordiamo che sono in vigore le nuove regole sul libretto impianti.

  • Sono previste, per i trasgressori, importanti sanzioni nel caso in cui vengano trovate irregolarità in seguito ad un controllo,

  • quindi vi consigliamo la lettura dell'articolo di approfondimento.

  • Rimborso diagnosi energetica e APE
  • Una delle novità più importanti del Conto Energia Termico 2.0 2022 è rappresentato dal rimborso totale,

  • quindi un incentivo del 100%, per la Diagnosi Energetica degli edifici e l'Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE.

  • Per i privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.
Come funziona il Conto Termico 2.0 2022

Il GSE eroga gli incentivi mediante delle rate annuali per una durata compresa tra 2 e 5 anni.

La durata del rimborso dipende dalla tipologia e dalla dimensione degli interventi e degli impianti.

Nel caso in cui l'ammontare non sia superiore a 5.000 euro,
l'incentivo verrà corrisposto in una singola soluzione
.


Le regole applicative

Sul proprio sito il GSE pubblica ogni anno le cosiddette "regole applicative",
che stabiliscono le modalità per accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0,
mirati a favorire gli interventi per una migliore efficienza energetica
e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
 

Val

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Chi ha diritto agli incentivi del Conto Termico 2022

Bene, vediamo chi può usufruire del bonus contributo statale
per chi mette in atto lavori che portano ad una migliore efficienza energetica degli edifici o delle abitazioni,
in pratica chi può accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0,
e cosa deve fare il soggetto responsabile per ottenere il contributo alle spese sostenute.

Più avanti nell'articolo spieghiamo come funziona l'iter burocratico,
quali sono i documenti da presentare al GSE
e tutte le informazioni necessarie per completare la pratica di richiesta degli incentivi.

Vediamo adesso chi sono i cosiddetti "soggetti responsabili".

  • Titolare della spesa
  • Colui che ha sostenuto in modo diretto le spese per gli interventi di efficienza energetica per cui richiede il rimborso.
  • Presentazione istanza al GSE
  • Il soggetto responsabile può presentare un'istanza di riconoscimento degli incentivi ed è responsabile della veridicità delle informazioni relative alla conformità della sua richiesta alle normative vigenti.
  • Contratto
  • Il Soggetto responsabile è colui che materialmente firma il contratto con il GSE e quindi riceve gli incentivi del Conto Termico 2.0 2022.
  • Conservazione dei documenti
  • Il soggetto responsabile è tenuto a conservare i documenti indicati del Decreto Ministeriale del 16/02/2016 per tutta la durata del periodo di incentivazione e per i 5 anni successivi all'erogazione dell'ultimo importo.
  • Attività di controllo
  • Va garantita per il GSE la possibilità di effettuare controlli, anche con sopralluogo diretto, atti a verificare la conformità degli interventi per cui si è richiesto il bonus incentivo Conto Termico 2022.
Cumulabilità con detrazioni Irpef

Come abbiamo detto nel caso delle caldaie a condensazione,
gli incentivi del Conto Energia Termico GSE 2022 non sono cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef,
i cosidddetti Ecobonus 2022, o con altre forme di incentivazione statale (ma solo per i privati).

Per chi ne volesse sapere di più: come funziona l'Irpef, quali sono i vari oneri deducibili,
le cosiddette detrazioni, come si calcola l'Imposta sul reddito delle persone fisiche,
quali sono le aliquote, gli scaglioni e chi la paga.

Iva e fattura

Una delle domande che più frequentemente si trovano sul web è la seguente:
gli incentivi del Conto Termico 2.0 GSE sono soggetti ad Iva e ritenuta d'acconto? e bisogna fare la fattura?

La risposta è no.

Il bonus spese erogato dallo Stato per chi effettua lavori mirati ad una migliore efficienza energetica
o alla produzione di energia rinnovabile, ha natura di contributo in conto impianti
e non viene assoggettato alla ritenuta del 4% (art. 28 del D.P.R. 600/73).

Inoltre, essendo privo dell'elemento cosiddetto "sinallagmatico",
è da ritenersi fuori dal campo di applicazione dell'Iva e quindi non impone l'emissione della fattura.

Costo della pratica


Il soggetto responsabile, vale a dire colui che fa richiesta dell'incentivo,
è tenuto a corrispondere un corrispettivo dell'1% dello stesso (del valore del contributo statale ricevuto)
per coprire le spese sostenute dal GSE per la pratica e tutte le attività correlate, comprese le verifiche tecnico-amministrative,
ma con un massimale di 150 euro di imponibile.

Questo corrispettivo è assoggettato ad Iva ad aliquota ordinaria e viene fatturato dal GSE.

Gli interventi ammessi agli incentivi

Bene, passiamo adesso all'elenco degli interventi mirati ad una migliore efficienza energetica di edifici e abitazioni che danno diritto ad accedere agli incentivi del Conto Termico 2022.


Anche per i privati

Vengono ammessi al bonus incentivi Conto Termico 2.0 2022
gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica
e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio,
o nuove installazioni, valvole termostatiche, stufe a pellet e altro).

Per soggetti privati il GSE intende le persone fisiche, i condomini, i soggetti titolari di reddito d'impresa o agrario.

Vediamo una lista riassuntiva degli interventi che danno diritto agli incentivi disponibili
(i link puntano ad articoli di approfondimento che vi invitiamo a leggere se vi interessa saperne di più).


  • Pompe di calore
  • Sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.
  • Caldaie, termocamini a biomassa, stufe a pellet e simili
  • Sistemi ibridi a pompe di calore
  • Impianti solari termici e termodinamici
  • Anche nel caso in cui siano abbinati a tecnologia "solar cooling", che permette la produzione di freddo, quindi il condizionamento nei mesi estivi.

  • Vi invitiamo, a questo proposito, a leggere l'articolo sugli impianti solari termodinamici Ohikia,

  • una nuova tecnologia che permette di realizzare energia come con i normali impianti fotovoltaici,

  • ma sfruttando un sistema di solare termodinamico ed alcune importanti innovazioni introdotte da questa interessante start-up italiana.

  • Naturalmente anche in questo caso sono previsti incentivi sotto forma di detrazioni Irpef.
    Impianto solare termico per la produzione di acqua calda.
Incentivi o detrazione fiscale?

Un'altra delle domande più frequenti è se è più conveniente il Conto Termico o l'Ecobonus.

La risposta migliore a questa domanda è la seguente: dipende.

L'argomento più dibattuto è quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il riscaldamento e l'acqua calda
con una macchina di nuova generazione a condensazione.

In effetti le regole applicative del Conto Energia Termico 2.0 GSE del 2016
non prevedono la possibilità di usufruire degli incentivi per le caldaie a condensazione,
ma solo per quelle a pompa di calore.

Per il 2022 è prevista anche questa possibilità,
ma la verità è che lo Stato preferisce detrarre la "sua" spesa dall'Irpef con una rateazione di 10 anni,
piuttosto che tirar fuori i soldi direttamente con gli incentivi.

In effetti l'iter burocratico del Conto Termico è molto più complesso di quello per usufruire degli Ecobonus, quindi non perdete tempo. P


er la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione la scelta giusta, ma per molti versi obbligata,
è quella della detrazione fiscale degli Ecobonus, che tra l'altro è del 65% se si installa contemporaneamente un sistema di termoregolazione.

Come abbiamo spiegato nell'articolo sugli Ecobonus, inoltre, il Decreto Crescita 2019 ha introdotto anche la novità dello sconto in fattura,
invece che della detrazione Irpef spalmabile in 10 anni.

In pratica si ottiene uno sconto immediato sull'acquisto del bene o degli interventi effettuati,
sia per l'efficientamento energetico che per i lavori di ristrutturazione edilizia. Una bella novità.

Conto Energia Termico 2022: modalità di accesso

Come abbiama detto all'inizio esistono due modalità per accedere al bonus incentivi promesso dal nuovo Conto Termico 2.0 GSE. Vediamoli.

Accesso diretto

Quella dell'accesso diretto è la modalità possibile anche ai privati, oltre che per la Pubblica Amministrazione
e prevede un limite di 60 giorni dalla fine dei lavori per la presentazione della domanda.
Per gli interventi di installazione di apparecchi considerati di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) è previsto un iter semplificato.

Modalità di accesso e regole applicative per privati

Come abbiamo detto precedentemente, nel caso di richiedenti privati
l'unica modalità disponibile per ottenere gli incentivi del Conto Termico 2022 è quella dell'accesso diretto,
che prevede la compilazione della richiesta entro 2 mesi dalla fine dei lavori, la stipula di un contratto e un iter semplificato.

Cosa si intende per soggetti privati

  • Persone fisiche
  • Condomini
  • Titolari di reddito di impresa o di reddito agrario
 

Val

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Documentazione per la richiesta degli incentivi

Ma cosa bisogna fare per ottenere il contributo promesso dal Conto Termico 2.0 2022? Vediamo.

Scheda domanda e documenti da presentare al Gse

Le modalità di accesso agli incentivi previsti dal Conto Energia Termico prevedono la compilazione della cosiddetta "scheda domanda" presente sul sito di Gse, il Gestore Servizi Energetici.

Attenzione a non fare errori

La compilazione di questo documento è affare delicato e importante.
Il richiedente dovrà informare il Gse, in modo dettagliato e senza errori, riguardo la tipologia di alcuni documenti
che poi il gestore stesso potrà richiedere, anche in formato cartaceo.
E' quindi importantissimo non commettere errori.
Le verifiche e i controlli ci sono e sono molto severi, come è giusto che sia per evitare truffe e appropriazioni indebite varie, e le regole sono molto stringenti.

La lista

Riassumiamo i documenti di cui bisogna essere necessariamente in possesso per poter fare la richiesta degli incentivi previsti dal Conto Termico 2022
e vediamo anche come fare la o le fatture che vanno aggiunte ai documenti per la richiesta.


  • Attestato di certificazione energetica
  • Schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate
  • Certificazione da parte di un tecnico abilitato (asservazione) riguardo l'appropriato dimensionamento del generatore di calore
  • Diagnosi energetica (solo se prevista nello specifico)
  • Certificazione del rispetto ambientale relativamente ai livelli di immissione in atmosfera (lo rilascia il produttore)
Fattura delle spese sostenute

Va specificato in dettaglio la tipologia di intervento che è stato realizzato e per cui si fa richiesta dell'incentivo promesso.
Se sono stati effettuati più lavori incentivabili, vanno realizzate più fatture,
con pagamenti separati per ogni documento (anche se ultimamente è stata proposta la possibilità di fornire una singola fattura con la lista di tutti gli interventi effettuati).
All'interno della fattura vanno inseriti i seguenti dati:


  • Partita Iva dell'emittente
  • Dati del soggetto responsabile del Conto Termico (chi sostiene le spese)
  • Codice fiscale o Partita Iva del soggetto responsabile

Se si è fatto ricorso alla locazione finanziaria la fattura va intestata alla società di leasing (di cui bisogna fornire anche copia del contratto).

Se volete informazioni più dettagliate su come fare una fattura per le detrazioni fiscali vi consigliamo l'articolo linkato,
dove spieghiamo come funziona questo documento nel caso in cui si voglia accedere ad incentivi, agevolazioni fiscali e bonus vari.
Ricordiamo che adesso non è più necessario inserire tra le voci obbligatorie il costo della manodopera,
ma che è bene elencare in dettaglio tutti i lavori effettuati.

Bonifico

Innanzitutto va precisato che il pagamento per i lavori di cui si richiede l'accesso al Conto Termico 2.0 2022
vanno effettuati mediante il modello di bonifico ordinario,
a differenza di quanto avvviene per la richiesta delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le ristrutturazioni,
dove vanno utilizzati modelli di bonifico apposito.

Nella causale vanno inserite le seguenti informazioni:


  • Riferimento al Decreto Ministeriale 28/12/2012
  • Riferimento al numero della fattura (con data della stessa)
  • Partita Iva/codice fiscale del ricevente il pagamento e del soggetto responsabile

Nel caso in cui la fattura non sia stata emessa al momento del pagamento, nella causale del bonifico si può inserire il numero d'ordine.

Successivamente però va inviata al GSE la copia e quella del bonifico con il numero d'ordine corrispondente.

Tempistica

La richiesta per accedere agli incentivi del Conto Termico 2022 va presentata entro 60 giorni dal termine dei lavori.

I tempi vanno rispettati in ogni caso, altrimenti non sarà possibile nessun rimborso per i lavori effettuati.

Per quanto rigurda il rimborso promesso: la legge stabilisce che va ricevuto entro 30 giorni dalla fine del bimestre entro cui si è presentata la domanda.

Il superbonus 110%

La possibilità di incrementare le detrazioni fiscali per tutti i lavori di ristrutturazione della propria abitazione
e di efficientamento energetico ad un livello tale da rendere gli interventi praticamente gratuiti per il beneficiario
e con tanto di guadagno ulteriore per l'azienda che accetta di essere pagata con il credito di imposta maturato dal beneficiario.

Questo è il superbonus 110%

Se siete interessati all'argomento vi consigliamo la lettura del nostro articolo di approfondimento sul Superbonus 110%, dove spieghiamo tutto in dettaglio.

Facciamo però una considerazione.

La possibilità di detrarre l'intero importo di spesa per lavori, sicuramente utili, di efficientamento energetico,
a cui si aggiunge anche il bonus sisma, è sicuramente interessante,
ma va detto che il tutto deve essere piuttosto importante, in quanto il requisito fondamentale
è che ci sia un miglioramento della resa energetica di almeno due classi (una se non è possibile di più).


Insomma, i lavori devono essere importanti, non basta solo la sostituzione di una caldaia o degli infissi, ma si possono anche cumulare tra loro.
 

Val

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aspettando bidet .....



Il presidente americano parteciperà oggi a Bruxelles al Consiglio europeo e domani al vertice del G7.

Quelle due riunioni si svolgeranno all’insegna della retorica.

Si celebrerà la riconquistata “unità” dell’Occidente e dell’Europa,
compatta nella difesa della democrazia contro l’autocrazia;

vi si esalterà la fede della ineluttabile vittoria del campo del Bene,
rappresentato emblematicamente dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, (che accetta milizie naziste nel suo paese)
contro quello del Male raffigurato dal presidente russo, Vladimir Putin,
ormai assimilato al demonio per antonomasia e cioè a una reincarnazione di Adolf Hitler
(lo ha fatto persino il premier italiano, Mario Draghi).

Questa narrazione è solo un nuovo capitolo del pensiero unico europeo politicamente corretto,

dal quale divergere è già diventato motivo di anatema e di epiteti fuori luogo, tipo “putiniano”.



I leader europei stanno dando per scontato che davanti alla guerra russo-ucraina
gli interessi europei coincidano perfettamente con quelli americani (nella versione di Biden),
a loro volta coincidenti con – e da – quelli ucraini (nella versione di Zelensky).

Ma è solo un’illusione ottica.

Biden sta mostrando di volere che la guerra continui fino alla sconfitta sul campo delle forze militari russe,
ottenuta per procura, armando la resistenza degli ucraini.

Egli sta perseguendo una improbabile defenestrazione di Putin ad opera di inesistenti forze russe di opposizione.


Ciò significa il prolungamento della guerra.


Ma per l’Europa e per l’Italia il proseguimento bellico sarebbe una sciagura, sia che Putin perda sia che vinca.


La realtà è che Putin non può né vincere né perdere e la prospettiva più probabile è un prolungamento del conflitto.

In ogni caso, la strategia di Biden è sia irrealistica, sia contraria agli interessi degli europei.


Biden sembra guardare alla guerra russo-ucraina
come un conflitto che non tocca gli Stati Uniti né strategicamente né economicamente,
anche perché gli Usa sono indipendenti per quanto riguarda le fonti energetiche.

Il conflitto stesso e la sua continuazione già stanno giovando alla sua immagine cadente
ed alle prospettive elettorali sue e del Partito Democratico.


Per gli europei è, invece, un conflitto che tocca i fondamenti stessi del sistema di sicurezza continentale e quelli delle loro economie.


Entrambi risulterebbero sconvolti anche nel caso di una sconfitta di Putin.

Può non piacere, ma questa è la realtà.


L’atteggiamento americano idealista, a cui gli europei si sono accodati, dice semplicisticamente questo: Putin è l’aggressore, l’Ucraina l’aggredito.
Qui stanno il Bene e il Male assoluto.
Ogni argomentazione, sulle cause del conflitto e sulle sue conseguenze, è fuori luogo.


Già, ma quali saranno i costi per gli europei?


Da quella teologia politica americana nasce l’atteggiamento idealista e religioso “fiat iustitia et pereat mundus”.

Ma non si sta giocando con il fuoco?

Quel detto potrebbe realizzarsi alla lettera e solo per gli europei.

L’interesse vero degli europei è di cercare a ogni costo e al più presto una soluzione negoziale al conflitto,
non quello di perseguire una impossibile sconfitta militare di Putin.

Biden sta soffiando sul fuoco.

Che effetto può avere avuto, tra l’altro,
quello di stigmatizzare il presidente di una superpotenza nucleare come la Russia
con l’epiteto di “criminale di guerra”, se non soffiare sul fuoco del conflitto, internazionalizzandolo?


Compito del leader dell’Occidente sarebbe invece quello di spegnere l’incendio.


Se Biden non lo capisce, dovrebbero comprenderlo gli europei.


Ma questi pagano una doppia dipendenza consolidatasi negli anni:

da un lato sono dipendenti dalla Russia per le fonti energetiche,
dall’altra sono dipendenti dagli Usa strategicamente e militarmente.


Ma davanti all’abisso incombente – il suicidio dell’Europa –


gli europei dovrebbero trovare una maniera per obbligare Biden

(e di conseguenza) Zelensky a tenere conto dei loro interessi reali

che non sono certo quelli di giocare il ruolo di cavalieri dell’Ideale.


L’ideale deve, come sempre, fare i conti con la realtà.


Altrimenti diventa narcisismo suicida.
 

Val

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Prima di essere il nome del fantastico cane di miei amici, Chomsky era sinonimo di rana bollita.

Ma forse non tutti conoscono il grande filosofo,
oggi più che mai attuale perché di origine ucraina
e pensano che la rana bollita sia un piatto per amanti del genere.

Però la paura non è acqua bollente, è una fiammata:
vediamo il fuoco, ci allarmiamo, anche se l’incendio è distante da noi.


Non abbiamo studiato la geografia,
non conosciamo la vegetazione,
non sappiamo quali siano le piante più infiammabili,
quali zone potrebbero trasmettere e quali circoscrivere un incendio,
quanto tempo ci metterebbero le fiamme ad arrivare fino a noi.

Nel momento in cui si vede il rogo, scatta l’allarme.

E quando non si sa nulla di quello che sta accadendo,
l’allarme è massimo, perché si fa a gara pensando che essere catastrofisti
renda più credibili fra i chiaroveggenti di queste nuove disgrazie.


Ed è qui che la dinastia De’ Sciacallis sguinzaglia plotoni, battaglioni di criminali dalle lussuose caverne in cui vive.

Questa famiglia ha ramificazioni in tutto il mondo e non smette mai di lavorare,
perché le occasioni sono molto più numerose di quanto non si immagini.


È intuitivo, la guerra, dovunque sia, è un’occasione d’oro
ed se anche la si combattesse fra due tribù della Papua Nuova Guinea,
qualcuno metterebbe in giro il sospetto che coinvolgere il resto del mondo
e dividerlo fra sostenitori degli Huli e dei Chimbu sarebbe un’eventualità molto probabile.


Nel dubbio aumenta la paura, i tuttologi collegano gli Huli
ad una superpotenza per via di un viaggio che anni prima portò nella zona un uomo vicino a un super-presidente,
ed è perciò inevitabile che i Chimbu trovino immediatamente solidarietà nell’altra potenza,
mentre la Cina, sovrana del paraculismo, cercherà di controllare il mercato di qua e di là.


E se quasi tutti quelli della generazione che ha vissuto la Seconda guerra mondiale
ricordano qualcuno che si è arricchito con il mercato nero,

vendendo generi di prima necessità a prezzi assurdi, ora la situazione è peggiorata:

gli sciacalli possono agire anche a migliaia di chilometri dai conflitti,

perché l’economia globale è à la carte, ognuno ne fa l’uso che gli serve.



Se aumentano i carburanti senza una giustificazione sensata e, bontà sua,
il Governo riduce momentaneamente il prezzo,
il popolo è felice di pagare un po’ meno della follia,
ma molto più di quanto pagasse prima.

Dunque, la memoria mobile agisce anche sulla psiche

e si ringrazia chi ci bastonerà con un randello liscio e non più nodoso.



Chi accusa i poveri vucumprà di aumentare i fazzoletti di carta con la scusa della guerra,
ignora tutti i colossi che annunciano dolorosi aumenti di merci totalmente nazionali,
confidando sul pessimismo generico indotto da notizie confuse e contraddittorie.


Stiamo tutti dentro la pentola, non vediamo chi gira la manopola del gas,

ma avevamo freschino e ci piace il teporuccio che il bravo signore ci concede.


Ma, a differenza di quanto accade alla rana di Chomsky,

questo signore non ha nessun interesse a bollirci,

preferisce un bagnomaria da cui non possiamo uscire

e continuiamo a pagare sempre di più,

non perché il consumo del gas aumenti,

ma perché al contrario diminuisca,

evitando di portarci a cento gradi.


.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Andate a rileggerVi cosa scrivevano 20/30/40 anni fa gli ebrei.
"gli Ucraini sono sempre stati filo-nazisti".
Andate a rivedere i filmati della Rai di questi ultimi anni
"le milizie ucraine filo-naziste".

Ed io dovrei difendere un nazista ?

Prokopenko, da imbarazzante nazionalista accusato fin dai tempi della guerra in Donbass di torture e crimini di guerra,
è alla guida di un esercito che muove battaglia con l'emblema identico a quello delle SS di Hitler,
l'antico simbolo runico della Wolfsangel.


Ora è un salvatore della patria, premiato pochi giorni fa dallo stesso presidente Volodymyr Zelensky con l'onorificenza di "Eroe dell'Ucraina".



Ma tra i due in passato ci furono tensioni:
Prokopenko non fece il saluto militare al presidente Zelensky appena eletto che lo stava premiando con una onorificenza per i fatti di Piazza Maidan.


Gli uomini del reggimento ultranazionalista, accusati anche di stupri contro i filorussi del Donbass,
sono il motivo per cui il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di "denazificare" dell'Ucraina per giustificare l'invasione.

Nazionalismo estremo, e odio verso Mosca.


I russi accusano Prokopenko e i suoi camerati di trattenere i civili per usarli come scudi umani,
ed i militari ucraini rispondono che sono gli invasori a sparare sui corridoi.

La verità è che difficilmente si potrà trattare una tregua, anche se breve, tra le formazioni militari in campo.


Nel 2014 i nazionalisti del Battaglione Azov, allora paramilitari finanziati da oligarchi ucraini,
furono integrati nella Guardia Nazionale, per volontà del ministro dell'Interno Arsen Avakov.

Il fondatore della brigata ultranazionalista fu il quarantaduenne Andriy Biletsky,
prima figura di spicco nei circoli di estrema destra poi parlamentare,
e ora nuovamente al fronte col nome di battaglia di "Bely Vozd" "sovrano bianco""
secondo il Deutsche Welle combatte vicino a Kiev.
 

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