Chi ha diritto agli incentivi del Conto Termico 2022
Bene, vediamo chi può usufruire del bonus contributo statale
per chi mette in atto lavori che portano ad una migliore efficienza energetica degli edifici o delle abitazioni,
in pratica chi può accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0,
e cosa deve fare il soggetto responsabile per ottenere il contributo alle spese sostenute.
Più avanti nell'articolo spieghiamo come funziona l'iter burocratico,
quali sono i documenti da presentare al GSE
e tutte le informazioni necessarie per completare la pratica di richiesta degli incentivi.
Vediamo adesso chi sono i cosiddetti "soggetti responsabili".
- Titolare della spesa
- Colui che ha sostenuto in modo diretto le spese per gli interventi di efficienza energetica per cui richiede il rimborso.
- Presentazione istanza al GSE
- Il soggetto responsabile può presentare un'istanza di riconoscimento degli incentivi ed è responsabile della veridicità delle informazioni relative alla conformità della sua richiesta alle normative vigenti.
- Contratto
- Il Soggetto responsabile è colui che materialmente firma il contratto con il GSE e quindi riceve gli incentivi del Conto Termico 2.0 2022.
- Conservazione dei documenti
- Il soggetto responsabile è tenuto a conservare i documenti indicati del Decreto Ministeriale del 16/02/2016 per tutta la durata del periodo di incentivazione e per i 5 anni successivi all'erogazione dell'ultimo importo.
- Attività di controllo
- Va garantita per il GSE la possibilità di effettuare controlli, anche con sopralluogo diretto, atti a verificare la conformità degli interventi per cui si è richiesto il bonus incentivo Conto Termico 2022.
Cumulabilità con detrazioni Irpef
Come abbiamo detto nel caso delle caldaie a condensazione,
gli incentivi del Conto Energia Termico GSE 2022 non sono cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef,
i cosidddetti Ecobonus 2022, o con altre forme di incentivazione statale (ma solo per i privati).
Per chi ne volesse sapere di più:
come funziona l'Irpef, quali sono i vari oneri deducibili,
le cosiddette detrazioni, come si calcola l'Imposta sul reddito delle persone fisiche,
quali sono le aliquote, gli scaglioni e chi la paga.
Iva e fattura
Una delle domande che più frequentemente si trovano sul web è la seguente:
gli incentivi del Conto Termico 2.0 GSE sono soggetti ad Iva e ritenuta d'acconto? e bisogna fare la fattura?
La risposta è no.
Il bonus spese erogato dallo Stato per chi effettua lavori mirati ad una migliore efficienza energetica
o alla produzione di energia rinnovabile, ha natura di contributo in conto impianti
e non viene assoggettato alla ritenuta del 4% (art. 28 del D.P.R. 600/73).
Inoltre, essendo privo dell'elemento cosiddetto "sinallagmatico",
è da ritenersi fuori dal campo di applicazione dell'Iva e quindi non impone l'emissione della fattura.
Costo della pratica
Il soggetto responsabile, vale a dire colui che fa richiesta dell'incentivo,
è tenuto a corrispondere un corrispettivo dell'1% dello stesso (del valore del contributo statale ricevuto)
per coprire le spese sostenute dal GSE per la pratica e tutte le attività correlate, comprese le verifiche tecnico-amministrative,
ma con un massimale di 150 euro di imponibile.
Questo corrispettivo è assoggettato ad Iva ad aliquota ordinaria e viene fatturato dal GSE.
Gli interventi ammessi agli incentivi
Bene, passiamo adesso all'elenco degli interventi mirati ad una migliore efficienza energetica di edifici e abitazioni che danno diritto ad accedere agli incentivi del Conto Termico 2022.
Anche per i privati
Vengono ammessi al bonus incentivi Conto Termico 2.0 2022
gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica
e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio,
o nuove installazioni, valvole termostatiche, stufe a pellet e altro).
Per soggetti privati il GSE intende le persone fisiche, i condomini, i soggetti titolari di reddito d'impresa o agrario.
Vediamo una lista riassuntiva degli interventi che danno diritto agli incentivi disponibili
(i link puntano ad articoli di approfondimento che vi invitiamo a leggere se vi interessa saperne di più).
- Pompe di calore
- Sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.
- Caldaie, termocamini a biomassa, stufe a pellet e simili
- Sistemi ibridi a pompe di calore
- Impianti solari termici e termodinamici
- Anche nel caso in cui siano abbinati a tecnologia "solar cooling", che permette la produzione di freddo, quindi il condizionamento nei mesi estivi.
- Vi invitiamo, a questo proposito, a leggere l'articolo sugli impianti solari termodinamici Ohikia,
- una nuova tecnologia che permette di realizzare energia come con i normali impianti fotovoltaici,
- ma sfruttando un sistema di solare termodinamico ed alcune importanti innovazioni introdotte da questa interessante start-up italiana.
- Naturalmente anche in questo caso sono previsti incentivi sotto forma di detrazioni Irpef.
Incentivi o detrazione fiscale?
Un'altra delle domande più frequenti è se è più conveniente il Conto Termico o l'Ecobonus.
La risposta migliore a questa domanda è la seguente: dipende.
L'argomento più dibattuto è quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il riscaldamento e l'acqua calda
con una macchina di nuova generazione a condensazione.
In effetti le regole applicative del Conto Energia Termico 2.0 GSE del 2016
non prevedono la possibilità di usufruire degli incentivi per le caldaie a condensazione,
ma solo per quelle a pompa di calore.
Per il 2022 è prevista anche questa possibilità,
ma la verità è che lo Stato preferisce detrarre la "sua" spesa dall'Irpef con una rateazione di 10 anni,
piuttosto che tirar fuori i soldi direttamente con gli incentivi.
In effetti
l'iter burocratico del Conto Termico è molto più complesso di quello per usufruire degli Ecobonus, quindi non perdete tempo. P
er la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione la scelta giusta, ma per molti versi obbligata,
è quella della detrazione fiscale degli Ecobonus, che tra l'altro è del 65% se si installa contemporaneamente un sistema di termoregolazione.
Come abbiamo spiegato nell'articolo sugli Ecobonus, inoltre, il Decreto Crescita 2019 ha introdotto anche la novità dello sconto in fattura,
invece che della detrazione Irpef spalmabile in 10 anni.
In pratica si ottiene uno sconto immediato sull'acquisto del bene o degli interventi effettuati,
sia per l'efficientamento energetico che per i lavori di ristrutturazione edilizia. Una bella novità.
Conto Energia Termico 2022: modalità di accesso
Come abbiama detto all'inizio esistono due modalità per accedere al bonus incentivi promesso dal nuovo Conto Termico 2.0 GSE. Vediamoli.
Accesso diretto
Quella dell'accesso diretto è la modalità possibile anche ai privati, oltre che per la Pubblica Amministrazione
e prevede un limite di 60 giorni dalla fine dei lavori per la presentazione della domanda.
Per gli interventi di installazione di apparecchi considerati di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) è previsto un iter semplificato.
Modalità di accesso e regole applicative per privati
Come abbiamo detto precedentemente, nel caso di richiedenti privati
l'unica modalità disponibile per ottenere gli incentivi del Conto Termico 2022 è quella dell'accesso diretto,
che prevede la compilazione della richiesta entro 2 mesi dalla fine dei lavori, la stipula di un contratto e un iter semplificato.
Cosa si intende per soggetti privati
- Persone fisiche
- Condomini
- Titolari di reddito di impresa o di reddito agrario