Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo. (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Anche questo Utente se ne è andato. DDUKE


Vi è stata forse tolta libertà di parola ?
Quale è il problema di discutere di argomenti consoni ad una sezione nella sezione adatta?
Ci sono le sezioni apposta sul forum.
Chi entra in sezione future, indici e erf si aspetta di trovare discussioni su tali argomenti .
Non è una punizione essere nel caffè, non capisco perché vi dobbiate sempre inalberare e pure arrivare a insultare ( Robert una settimana di ban ).
Potete tranquillamente seguire più thread .
Ne aprite uno in sezione trading e l'argomento principale di discussione sarà il trading , altri qui e discutete liberamente di ogni cosa che vi aggrada .
Allora Lady, fammi capire bene.
Noi a dicembre abbiamo avuto uno scambio in privato,
ci siamo scritti cose ben precise
e tra queste c'era anche una parolina su cosa sarebbe successo "domani" sulla Russia,
se non ricordi puoi recuperare lo scambio privato.

Ora, sebbene io su questo forum avessi chiesto ai moderatori di non permettere più le scorribande in altri forum
e, di recente, ho pure scritto pubblicamente ai soliti di andarsene,
è chiaro che se siamo giunti nuovamente in questa situazione
è perchè i soliti vi hanno bombardato di segnalazioni come bimbi deficienti e con la solita richiesta : in quel forum non parlano di mercati ecc...

Tralasciando il fatto che questi SONO I MERCATI
e che se si fosse ascoltato,
molta gente avrebbe salvato le chiappe poichè dell'Ucraina ne parliamo qui dal 2014,
è chiaro ed evidente a tutti come trattasi solo di censura.

Mi dici, e mi prendi per il culo così, che non vedi dove stia il problema, insultando la mia intelligenza,
nel spostare il forum qui !

Mi credi così scemo ?

Voi spostate solo quello che OGGI il regime non tollera.

Questa è la verità.


Non cancellate, pensando di essere furbi,
ma di fatto lo fate poichè la vetrina in prima pagina ha un certo numero di visitatori,
anche per il semplice fatto che ci cade l'occhio subito,
mentre in basso è di fatto una cantina.

Quello che io non posso tollerare, dando per scontato ormai la dittatura unica,
è la censura che subiamo noi signor nessuno come deputati, giornalisti veri o grandi registi, e che non lo si dica.

Vedi, non esiste botte piena e moglie ubriaca.

Avete un interesse a comportavi così ?

Lo dite e così la gente che non si piega,
che pensa e che ricorda quale Nazione l'Italia fosse prima,
chiude i ponti ma non potete pensare di andare avanti senza pagarne il prezzo.

Ovviamente è un prezzo simbolico, avevo capito che il forum era una scocciatura e non più un guadagno.

Comunque si era detto gennaio, io avevo sospeso la partecipazione perchè disgustato, pochi interventi.

Poi è arrivato quello che tu sapevi, la Russia e i soliti, sempre loro, quelli del vaccino,
hanno avviato la solita procedura dopo essere stati svegliati, meglio riprogrammati,
dai media e via giù martellare con il solito modello
e voi, come lo scorso anno, ad agire in ugual modo.

Ma seconde te io sono un veggente ? Dimmi, secondo te io prevedo il futuro ?

Io ho letto interventi che dicevano " ma perchè consentono questo, perchè non intervengono" in riferimento a questo forum, li ho letti.

Ancora una volta la plebe chiede la punizione, la censura e la ottiene.

Conta solo questo, i fatti sono solo questi.

Quindi cortesemente ti chiedo di elencarmi la procedura di cancellazione da IO,
di me qui non resterà nulla di tutti questi anni.

Non ho intenzione di avere a che fare con una cosa che ha scelto non una
ma ben due volte di stare dalla parte sbagliata della storia.

Ero stato chiaro, educato, gentile, ho ricevuto solo una merda in faccia
e non me ne frega niente se IO subisce pressioni
oppure se veramente credete in quel che fate ovvero più realisti del re.



Non c'è più la democrazia, non c'è più la libertà di parola e il comportamento bambinesco del "non è la sezione giusta"
dopo essersi presi in faccia migliaia di punti indice proprio a causa della geopolitica ora, virus ieri, vi copre di ridicolo.


Io credo che la maggior parte di voi pensi che l'italiano sia scemo;
sono d'accordo, l'italiano medio è scemo
ma su questo forum non siamo più italiani medi da tanto tempo
oppure mi pensi come quello, guru, che bellamente mi vien a prendere per il culo dicendomi che nego la guerra ? A me !!!

Non sono mai andato a sporcare altri forum,
scrivevo qui e su quello di Snapo anche perchè se una passa il tempo a saltare di forum in forum,
vuol dire che oltre a non aver nulla da dire, non fa neppure un cazzo di niente nella vita.

Ti avevo chiesto di impedire ciò !

Lo avete fatto ? No.

Perchè non l'avete fatto ?

Perchè siete d'accordo e la scusa "ci è scappata di mano la situazione" non regge più.

Siamo un fastidio?

Sono un fastidio ?

Me lo dici e mi levo dalle palle, non mi mandi in cantina per aver botte piena e moglie ubriaca.


Ultima cosa, su IO ci sono un sacco di nazistelli,
solo che come i nazistelli sono dei gran codardi
e non scrivono quello che pensano delle popolazione dell'est
in particolare dei russi ovvero che sono dei subumani,
studiate la storia, e quando finirà tutta questo schifo, covid e guerra,
e la verità verrà fuori per entrambi gli argomenti, cosa sarà rimasto di IO ?

Cosa rimarrà di IO ?

Non saranno certo quei quattro sfigati che vi hanno incitato a mantenerlo.

Per tutti gli altri, una delle tanti fonti sul campo da anni.
https://www.youtube.com/c/VNRangeloni/videos


Siate sempre Voi stessi perchè quando saremo in punto di morte,
saremo soli come lo siamo ora mentre per gli altri sarà la prima volta.


"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono infine vinci.
La verità passa per tre gradini: viene ridicolizzata, viene contrastata, viene accettata come ovvia.
"

“Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà, e allora l’evento storico non incide che materialmente, seppure per decenni.
La resa e il tradimento hanno invece incidenze morali che possono gravare per secoli sul prestigio di un popolo,
per il disprezzo degli alleati traditi, e per l’uguale disprezzo dei vincitori con cui si cerca vilmente di accordarsi.
Non mi sembra che tali ideali e convincimenti abbiano un’impronta fascista. Appartengono al patrimonio morale di chiunque”
 

Val

Torniamo alla LIRA
E pure questo. DOG

Questo è l'ultimo messaggio di questo meraviglioso Thread, che per tanti anni ha accompagnato la mia quotidianeità.

Ho chiesto a Lady Black di chiuderlo, onde evitare che perda la sua "anima" originaria.

Io e DD lo abbiamo fondato e portato avanti al meglio delle nostre capacità, sempre;
spero sia stato apprezzato per i contenuti portati, per le analisi e anche per l'approccio, scevro da qualsiasi ideologia.

Ringrazio con tutto il cuore DD...per avermi insegnato tanto, sotto molti punti di vista e per aver condiviso con me tutto il cammino fatto.

Ed infine ringrazio tutti gli amici che ho incontrato strada facendo:
la Dany, Lupo, snapo, Kuelo, Gipa, Robert, Magneto, foo fighter, Vagabondo, Coramina, Aragorn, Eddie, Nemo, Ciaparat, Superciuk,
Wingchun, Sergiog, Robsan, Lughe, Eusebio, Nonsoniente, Shen, NickM, Gandalf, Welsberg, nonmollare, Concealing, Comoduca,
Claudio65, Candythief, Guillermo, Grigione, non-stop e tutti quelli che mi sono dimenticato.

Un pensiero speciale a Franzo, che ho avuto la fortuna di incrociare sulla mia strada :rosa:

Dog.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato mercoledì

che le vendite di gas a paesi ritenuti ostili a Mosca dovrebbero essere pagate in rubli,

affermando che il congelamento dei beni russi da parte di stati stranieri

ha danneggiato la fiducia di Mosca nelle valute estere.



Al 27 gennaio, circa il 58% delle vendite di gas naturale del colosso russo del gas Gazprom all’Europa e ad altri paesi erano in euro.

“La Russia, ovviamente, continuerà a fornire gas naturale in base ai volumi e ai prezzi… fissati nei contratti precedentemente conclusi”,
ha detto Putin mercoledì in un incontro televisivo con i massimi ministri del governo.

“Le modifiche riguarderanno solo la valuta di pagamento, che sarà cambiata in rubli russi”, ha affermato.



In realtà non cambia , in pratica molto, perché gli Euro pagati per il gas venivano poi comunque cambiati in Rubli
sul mercato internazionale per cui finivano a reggere il corso del Rublo.

Comunque la Russia, esportatore di materie prime,
non ha problemi a sorreggere il rublo sino a quanto le esportazioni si mantengono a livelli elevati.


Il rublo sull’Euro si è rafforzato, in giornata.


rub-euro.png




Anche se rimaniamo ben lontani dai livelli ante crisi


rub-eu-2.png



Se mai l’Euro rivela tutta la debolezza della risposta europea in questa situazione e si indebolisce nei confronti del dollaro…





usd-eur.png





Peccato che, senza gas, non possiamo incrementare le produzioni industriali

chessò, di piastrelle, a mandare negli USA per raddrizzare la situazione.


Ovviamente qualcuno non ha capito nulla della mossa di Putin.


Ma che ci stupiamo a fare…



Putin ordina che il gas adesso debba essere pagato in rubli. Un favore enorme.
Con il rublo deprezzato del 40% in un tratto l'energia ci costa il 40% di meno (!)
E' fuori di senno?
— Tommaso Monacelli (@monacelt) March 23, 2022
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ieri un sondaggio di Pagnoncelli a “Di martedì”

deve ave fatto andare di traverso l’amaro post-cena a molti politici,

anche perché hanno rivelato che i cittadini italiani sono molto più maturi di chi li governa.


Ecco i risultati:

  • Chi sta vincendo:
  • secondo il 39% degli intervistati, il presidente russo la sta perdendo.
  • “in realtà vedono l’esito del conflitto ancora molto distante”, chiosa il sondaggista.
  • Il 28% degli italiani poi ritiene che Putin stia vincendo.
  • Ben il 33% “non è in grado di esprimersi in proposito”.
  • Una divisione che appare molto intelligente, vista l’incertezza di ogni vicenda bellica in generale;

  • Cosa dovrebbe fare Kiev:
  • per il 43% arrendersi,
  • per il 42% resistere,
  • il 15% non sa.
  • Anche qui ci si divide, ma decidere sulla pelle degli alti è molto complicato.

  • Cosa fare nelle relazioni con la Russia?.
  • “Le risposte in questo caso sono molto nette”, premette Pagnoncelli.
  • Secondo il 69%, infatti, “L’Italia deve negoziare con la Russia e debba trovare una mediazione con questo Paese”.
  • Mentre solo il 21% degli intervistati “è per la linea della fermezza e deve opporsi fermamente alla Russia”.
  • Il 10% non sa o non si esprime

L’unica posizione netta è quella del realismo:

la Russia c’è ora e ci sarà anche domani
.

Trattare non significa andare d’accodo o appoggiare, o fare i seggiolini degli altri,
ma trovare una composizione d’equilibrio, ovviamente se è possibile.


Anche perché rendesi eventualmente economicamente autonomi da Mosca richiede volontà e tempo.


Non si vede né la prima, come dimostrano le politiche energetiche europee e nazionali,

e comunque non c’è, ora, il secondo.

Tra l’altro non si tratta neppure di venir meno alla solidarietà NATO, dato che nessuna nazione NATO è stata attaccata.


Gli Italiani, che vivono sulla propria pelle la durezza del vivere quotidiano,
sono molto più realisti di quanto lo sia il governo,
che è partito alla carica spinto da una ridicola vocazione anti russa.

Personalmente vorrei un Paese sufficientemente saldo e equilibrato

da non aver bisogno di essere succube a Mosca, o a Bruxelles o a Washington,

ed ho come l’idea che la pensino allo stesso modo la maggioranza degli italiani,

il cui peso politico poi è però Zero.



Viva la democrazia in Europa.,..
 

Val

Torniamo alla LIRA
La carenza di diesel in Europa sta peggiorando

poiché le raffinerie di petrolio russe hanno iniziato a ridurre la produzione di raffineria,


secondo l’amministratore delegato di una delle più grandi società di commercio di materie prime indipendenti del mondo, Gunvor.

“Questo è un problema globale, ma per l’Europa è molto difficile
perché l’Europa è già scarsa nella fornitura di diesel”,
ha affermato Torbjorn Tornqvist, CEO di Gunvor, al Financial Times Commodities Global Summit condotto da Bloomberg.


Il commercio con il diesel russo sta diventando più scarso a causa degli acquirenti europei
che si tengono alla larga dalle produzioni russe, in attesa di ulteriori sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina,
o semplicemente rifiutano di acquistare energia russa per finanziare la guerra di Putin in Ucraina.

Secondo Tornqvist di Gunvor, le “autosanzioni” degli acquirenti hanno già iniziato a costringere le raffinerie russe a ridurre la produzione.

Cosa significa? Significa che sarà necessario esportare più petrolio greggio invece dei prodotti,
e riteniamo che ciò non sia possibile e porterà a tagli alla produzione russa
”,
ha affermato, come riportato da Bloomberg.


Le scorte di diesel a livello globale erano già basse anche prima dell’invasione russa dell’Ucraina.


Secondo le stime di John Kemp di Reuters, le scorte di carburante diesel in Europa sono ai minimi dal 2008
e l’8%, o 35 milioni di barili, è inferiore alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.


Negli Stati Uniti la situazione è ancora più grave.

Lì, le scorte di carburante diesel sono inferiori del 21%
rispetto alla media stagionale quinquennale pre-pandemia, che si traduce in 30 milioni di barili.


A Singapore, un hub mondiale del commercio energetico,
le scorte di carburante diesel sono 4 milioni di barili al di sotto della media stagionale di cinque anni prima della pandemia.


Oltre ad esacerbare la crisi globale dell’offerta di diesel,
è probabile che le sanzioni contro la Russia costringeranno anche le aziende russe
a chiudere la produzione di petrolio greggio, affermano gli analisti.


Quindi siamo di fronte all’assurdo:

la Russia dovrà chiudere le sue raffinerie perché non riesce a vendere i propri prodotti distillati,

e fatica pure nell’esportare il petrolio greggio,

intanto l’Europa rischia di fermarsi per la carenza di carburante diesel!!


Tafazzi, di fronte ai nostri politici, è un esempio di lucidità-
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sono stati pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale
i decreti che danno il via alla riduzione delle accise sui carburanti e quindi ai prezzi al distributore.

Il decreto «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina» contiene le norme per gli sconti.

L’art. 1, infatti, prevede la

«riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante».

Il provvedimento è entrato in vigore ieri.

Ma l’adeguamento del taglio di 25 centesimi di euro al litro sull’accise di benzina e gasolio inizierà ad essere applicato solo da oggi.

La riduzione di aliquota delle accise,

«si applica dal giorno di entrata in vigore del presente decreto e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data».

Quindi, dieci giorni in meno rispetto a quanto inizialmente fatto sapere dal governo, che aveva parlato di fine aprile.


Inoltre, è previsto che fino al 31 dicembre 2022 le aliquote di questi tributi
possano essere rideterminate senza dover ricorrere a un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.


Il decreto contiene anche aiuti in favore delle imprese per l’acquisto di energia,
con misure specifiche per le imprese energivore e gasivore.


Intanto, ieri si è registrato un calo dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa.


Nel frattempo continuano ad aumentare le quotazioni internazionali di benzina e gasolio,
mentre il brent schizza verso i 118 dollari.



Le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Mise su circa 15mila impianti indicano,

benzina self service a 2,121 euro/litro,

diesel a 2,103 euro/litro,

Benzina servito a 2,244 euro/litro,

diesel a 2,231 euro/litro.


Quanto ai prezzi sulle autostrade,

benzina self 2,210 euro/litro (servito 2,409),

gasolio self 2,203 euro/litro (servito 2,413).
 

Val

Torniamo alla LIRA
Qualcuno non è ancora servo del potere.



“Non ero in aula e rivendico la mia scelta perché, alla fine,

il Parlamento si è tramutato in una occasione per fare una claque servile e fuori luogo.

Io mi aspettavo una risposta diversa anche da parte di Draghi

che, invece, ha rincarato la dose mettendo benzina sul fuoco".



Lo ha dichiarato Bianca Laura Granato, ex senatrice del Movimento Cinque Stelle ora nel gruppo "LAlternativa C’è".


"Non c’è un atteggiamento utile.

Le armi non servono, così come le sanzioni.

Bisogna invece trovare un punto di caduta ascoltando le posizioni

perché se la Russia non si è mossa fino ad ora

bisogna capire perché lo abbia fatto e rimuovere le ragioni del contendere",


ha aggiunto Granato.


"Zelensky non mi ha convinto.

Dimostra di non volere una soluzione pacifica e razionale.

Ha presentato la questione dell’invasione della Russia come una velleità imperialista,

ma a me non sembra rispondere al vero”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Vorrei capire dove sono finiti tutti quei "pacifisti" che avevo ragione a dire
"bravi ad esserlo sempre con il kulo degli altri", presenti nelle piazze per
futili motivi ed ora completamente ASSENTI.
Ottima soluzione inviare le armi.
Così i profitti vanno a vantaggio di chi dico io.
Ed il popolo si rassegna a va incontro alla fame. OTTIMO



“L'Italia pronta a fare di più, anche inviare più armi”.

Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè è ospite della puntata del 23 marzo di Tagadà,
talk show pomeridiano di La7 condotto da Tiziana Panella,
e annuncia che il governo Draghi andrà avanti con la propria strategia
nonostante le critiche di alcune forze politiche:

“Le parole pronunciate dal presidente del consiglio Mario Draghi
e dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg vanno tutte nella stessa direzione
e cioè assicurare il massimo sostegno all’Ucraina affinché possa difendersi al meglio da un invasore illegittimo.
Sono le stesse parole. L’Italia è pronta a fare di più in base a quello che servirà al governo ucraino
per difendersi al meglio contro chi ha invaso in maniera illegittima.
L’Italia, qualora verrà richiesto, è pronta a fornire il proprio contributo come qualsiasi altro paese
che guarda le immagini di questa insensata e atroce guerra. Daremo più armi sì”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Bravi. Avanti così. Ci stiamo avvicinando alla stagione estiva.
Ve li lascio immaginare i turisti che arriveranno in Italia.
Non bastavano le demenziali norme sul covid in vigore solo nel nostro paese.
Lo stato d'emergenza prorogato sino al 31 dicembre 2022
UNICO PAESE AL MONDO.

Vedremo se i turisti verranno in Italia o preferiranno invece spagna, portogallo,
slovenia, croazia, persino il montenegro o l'albania.

Ed ora razioniamo tutto, benzina, viveri, ci mancano i medicinali.

Ed i "coglioni tafazziani" non hanno ancora ben compreso che una
riduzione di elettricità e gas alle Aziende, con un prezzo poi così elevato,
non comporterà altro che la chiusura delle stesse, con disoccupazione crescente,
diminuzione del pil, conseguente aumento del rapporto debito/pil e
AUMENTO DEI PREZZI. RECESSIONE. POVERTA'. CONFLITTI SOCIALI.

:clapclap::clapclap::clapclap::clapclap::clapclap: bravo il "governo dei migliori".


Razionamento dei beni, cosa vuol dire?

A questa eventualità estrema aveva fatto riferimento Mario Draghi durante la scorsa settimana,
a margine della illustrazione dei punti salienti presenti all’interno del Decreto Sostegni ter.

In quella circostanza il premier ha parlato del taglio delle accise e degli aiuti dati a famiglie ed imprese
per potere fare fronte al pagamento delle bollette, salite alle stelle mai come in questo particolare periodo storico.

Il razionamento dei beni porterebbe a delle limitazioni sia per quanto riguarda le forniture di energia elettrica e gas concesse alle famiglie
che in relazione ai beni acquistabili al supermercato.


Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, i vari gestori vieteranno l’acquisto di più di un tot massimo di beni soprattutto alimentari.



Tanto per fare un esempio, alcuni giorni fa c’erano stati degli assalti ai supermercati.

Con la cosa frutto di una isteria di massa nata dalle assurde catene di messaggi social.

Ed alcuni avevano fatto scorte di olio, pasta e lievito, portando a casa il più elevato numero possibile di pezzi.



Razionamento dei beni, la situazione attuale
Mario Draghi


E' bene premunirsi e preparare un piano di intervento
qualora le cose dovessero diventare più complicate rispetto a come già sono.

Il conflitto armato in Ucraina ha reso la quotidianità dell’intera Europa molto difficile,
con l’interruzione dei consueti circuiti commerciali stabiliti con Kiev e con la Russia.


Mosca si è dimostrata estremamente ostile con la UE e con il nostro Paese in particolare.

La cosa lascia presagire che per lungo tempo, anche nel caso in cui la guerra dovesse cessare subito,
i rapporti con la Russia rimarranno ai minimi termini e senza più alcuna relazione sul piano economico e finanziario.

Ma questo comporta purtroppo delle problematiche non da poco, con la mancanza di merci fondamentali come il grano.

Del quale la Russia è uno dei più grossi produttori ed esportatori al mondo.


E lo stesso vale anche per il gas.

Per avere questi beni, l’Italia non potrà più rivolgersi a Putin.



Un altro esempio di razionamento può essere un tetto massimo fornito
non tanto alla corrente elettrica quanto al gas, al quale ogni nucleo famigliare potrà accedere.

Questo avverrebbe con una riduzione dell’orario di accensione dei riscaldamenti.


Ed anche gli uffici pubblici e le aziende si adeguerebbero.


Alcuni esperti riferiscono che potrebbe esserci un peggioramento ulteriore rispetto alla situazione attuale.


E c’è il timore che i carburanti possano salire addirittura a 3 euro al litro.
 

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