Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Uno sputo ? Basta ignorarla in tutta la sua ignoranza.


Chiara Ferragni sfodera tutta la sua supponenza
nella risposta alla fan 11enne che ha osato criticare,
educatamente, l'ennesima foto in mutande.

Avrebbe potuto, e forse dovuto, capire perché una ragazzina devota al suo brand,
che ne acquista i prodotti sfoggiandoli con le amiche,
a un certo punto decide di ribellarsi, con educazione, a questo modo di fare del suo idolo.

Tra le righe le dice che per lei è una delusione
ma l'influencer non coglie e preferisce replicare con la solita supponenza,
facendo quello che era prevedibile facesse:

ammantare di significato sociale una semplice foto col sedere di fuori.

 
"Il messaggio per tutte, ragazzine e non, da parte mia è molto semplice:
nessuno ci può giudicare o farci sentire sbagliate.
Pubblicare una foto così non dovrebbe far vergognare nessuno
e, anzi, dimostrare che ognuno è libero di essere se stesso
e celebrarsi quando si sente di farlo.
Perché una donna in intimo si deve vergognare del suo corpo?",

scrive fraintendendo completamente il messaggio della piccola fan.

Giulietta, infatti, non dice che dovrebbe vergognarsi del suo corpo
ma che un'esibizione simile da parte di sua madre la farebbe vergognare
.

E se dall'alto dei suoi 36 anni la Ferragni si fosse soffermata a leggere il commento della 11enne,
avrebbe capito che la giovane intendeva "imbarazzo".

Un errore più che comprensibile a quell'età ma che Chiara Ferragni ha usato a suo piacimento
per costruirci la narrazione migliore per il suo uso.
 
"Perché si deve aver paura di dare un'idea sbagliata invece che sentirsi bene dentro la sua pelle?
Ci hanno insegnato che le donne non possono osare, e questo è uno dei tanti modi che io utilizzo
per prendermi la libertà che tutti dovremmo avere. Faccio incazzare i puritani? Allora va bene".

Un messaggio passivo/aggressivo da parte di Chiara Ferragni
che manca completamente dell'empatia che una persona dovrebbe avere
nei confronti di una 11enne che esprime le sue perplessità,
che ha un senso critico anche nei confronti del suo idolo.

Soprattutto se si hanno figli di un'età simile.

Lei no, lei deve a tutti i costi difendere se stessa e l'ennesimo tentativo di cercare like
nascosto da messaggio femminista sociale.


Un'altra occasione persa.

Tantoilkulo ti diventagrosso....ahahahahahah
 
Giulietta, la ragazzina di 11 anni che ha inchiodato Chiara Ferragni alle sue responsabilità,
ora non ha più un profilo Instagram.

Qualcuno parla di coincidenza
ma è difficile da credere che questo non sia una diretta conseguenza del clamore suscitato
dal commento lasciato sotto lo scatto dell'imprenditrice digitale, che ha a sua volta risposto alla piccola.

"Secondo me ognuno può sentirsi libero anche indossando una felpa,
e non è che poi lo deve far sapere al mondo.
Quando una delle mie amiche più grandi pubblica una foto di spalle, con i capelli che coprono il sedere,
io glielo dico che non mi sembra appropriata, perché non siamo al mare",

spiega ancora la ragazzina al Corriere, dimostrando non tanto di essere imbeccata dai genitori,
semplicemente di essere stata da loro educata
nel rispetto delle buone maniere
e di un certo tipo di etichetta ispirata al buon senso
.


Che non vuol dire essere puritana, come l'ha accusata la Ferragni,
ma semplicemente riconoscere e avere un comportamento adeguato in società.

Padre dirigente d'azienda, madre fotografa professionista, Giulietta vive in Svizzera e qui coltiva la sua passione per l'equitazione.

"Io non posso accettare che mia figlia per aver espresso un’opinione, peraltro condivisa da tante persone,
sia stata messa a tacere, bannata, eliminata.
Inoltre, con la chiusura del profilo perdiamo cinque anni di ricordi, di gare, di momenti belli condivisi con la comunità dell’equitazione",
dice sua madre con un malcelato dispiacere per quanto accaduto.


"Credo si debba avere più fiducia nello spirito critico dei ragazzini
che hanno la testa sulle spalle"
, aggiunge suo padre.
 

Playoff Serie C – quarti di finale (gare di ritorno)

CESENA – L.R. VICENZA 0-0 (andata 0-0)
CROTONE – FOGGIA 2-2 (andata 1-0 in favore del Foggia)
PORDENONE – LECCO 1-3 (andata 0-1 in favore del Pordenone)
VIRTUS ENTELLA – PESCARA 2-3 (andata 2-1 in favore del Pescara)

Formazioni qualificate alle semifinali: CESENA, FOGGIA, LECCO, PESCARA.
 
"Quando sono arrivato al Milan la prima volta mi ha dato felicità, la seconda amore.

Mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno.

E poi quello che è successo negli ultimi anni in campo e fuori dal campo. Abbiamo vinto.

Questa squadra è diventata come la mia seconda famiglia,
avevo 38-39 anni quando sono arrivato e tutti gli altri ne avevano 20-25
e allora da due figli a casa me ne sono arrivati altri 25 (sorride, ndr).


Era una situazione con grande responsabilità, il mister ma l'ha data.

E l'ho fatta mia per arrivare dove la squadra è arrivata.

Penso che possono arrivare anche di più e sono pronti a portare avanti questo club e avere ancora più successo"
 
ibrahimovic-milan.jpg
 
Interrogato quale fosse la cosa più bella tra gli uomini, Diogene di Sinope disse: «La libertà di parola».
(Diogene Laerzio)

Tempi felici, anche se rari, sono quelli in cui è lecito pensare ciò che si vuole ed esprimere ciò che si pensa.
(Publio Cornelio Tacito)

Libertà di espressione è dire quello che si vuole ma anche non essere costretti a leggere e ascoltare quello che non si vuole.
(Fabrizio Caramagna)

La libertà d’espressione è necessaria… i cittadini silenziosi sono dei perfetti sudditi di un governo autoritario.
(Robert Dahl)

Quando le parole perdono il loro senso, le persone perdono la libertà.
(Confucio)

Il primo diritto umano è la libertà individuale, la libertà di proprietà, la libertà di pensiero, la libertà di lavoro.
(Jean Jaurès)

Credere nell’uomo significa credere nella sua libertà.
Libertà di pensiero, di parola, di critica, di opposizione…
(Oriana Fallaci)

La libertà di parola dev’essere totale, purché ci si metta sempre la faccia.
(Dacia Maraini)


....e potrei continuare.
 
E' chiaro da tempo come l’obiettivo di Bruxelles
sia quello di trasformare i cittadini in identità digitali e i governi in piattaforme.

Con le nuove tecnologie pronte a fornire il supporto necessario
a un controllo totale dello stile di vita dei singoli,
che saranno obbligati alla cosiddetta “rivoluzione Green”.



Cosa ci aspetta? Presto detto.
 

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