Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Pochi giorni fa, Ue e Oms hanno sottoscritto il documento “Eu global health strategy“, diviso in vari punti.

Scorrendo al capitolo 12,
ecco l’Europa impegnarsi a rafforzare il coordinamento delle mappature dei ruoli e delle responsabilità politiche
“al fine di avviare linee guida su due aree chiave”.

La prima è (citata dal testo stesso)

“perseguire la neutralità climatica globale entro il 2050,
aumentando la capacità di adattamento e resilienza
e riducendo le vulnerabilità ai cambiamenti climatici”.


Poco sotto, ecco un altro passaggio emblematico.

“Serve promuovere un’azione globale ambiziosa per affrontare la perdita di biodiversità,
l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo”.

Promuovendo “l’approccio One Health“.
 
Di cosa si tratta?

Una filosofia che considera la salute del pianeta alla pari di quella dei singoli.

E che, nei timori di molti analisti, potrebbe presto giustificare

“vincoli sempre più stringenti per i cittadini in nome di un bene collettivo”.
 
Un po’ quanto accaduto durante la pandemia,

quando le libertà individuali sono state calpestate col pretesto dell’interesse comune.


Salvo poi scoprire, con sommo ritardo,
come quei gravosi sacrifici non siano in realtà serviti,
considerando quanto emerso sui vaccini e la loro reale utilità.


I primi esempi di come potrebbe funzionare un “Green pass ambientale” già si intravedono.

Per esempio il “carbon printing” :

la tracciabilità di quanto le nostre azioni impattino sulle emissioni di C02.


La paura di alcuni analisti è che si tratti dei primi passi
verso un controllo del nostro stile di vita,
sottomesso a una nuova certificazione virtuale.
 
I social sono le più grandi finestre sull'umana idiozia che siano mai esistite.

Ho appreso cose che preferivo non sapere,
tipo che per qualcuno l'equazione di Dirac è "l'equazione dell'amore"
e altre boiate ispirate al non avere la minima idea di cosa sia la meccanica quantistica,
però insistere in demenzialità "quantistiche".

Doverosa precisazione: la meccanica quantistica non è solo roba da fisici.
Da struttura atomica a legame chimico fino alle spettroscopie atomiche e molecolari
la chimica è, quantitativamente, la seconda disciplina, quanto a uso massiccio di meccanica quantistica.

Sapevatelo.

Detto questo, arriviamo al principio di indeterminazione di Heisemberg, che è molto banalmente:

Δx Δpx ≥ħ/2

Sarebbe a dire che, per una particella elementare - e ribadisco, particella elementare -
l'incertezza statistica sulla sua posizione
moltiplicata per l'incertezza statistica sul momento (massa*velocità)
non può essere piccola a piacere.

Ovvero possiamo conoscere con precisione arbitraria la sua posizione, oppure il suo momento, ma non entrambi.

Ed ecco come la cosa viene raccontata sul corriere:

Il principio di indeterminazione di Heisenberg, il fondatore della MQ, premiato con il Nobel per la Fisica nel 1933,
afferma che se determiniamo la posizione di una particella, perdiamo informazioni sulla velocità e viceversa.
Come dire: lo sperimentatore, scegliendo quale grandezza misurare, «crea» la realtà.



Complimentoni!
Vabbè, di sperimentazione in genere ho una qualche esperienza,
e nella mia esperienza, che riguarda le trasformazioni della materia in bulk,
il fenomeno preesiste all'osservazione dello sperimentatore,

Tra parentesi, gli esseri umani sono materia in bulk,
con una sua organizzazione tutta particolare, ma materia in bulk.

Cioè per niente simili a particelle elementari.

Per fare un esempio terra terra,
se scagli un uomo a grande velocita contro una fenditura in un muro
ottieni un macello sanguinolento, ma nessuna diffrazione.

E quanto allo sperimentatore e la particella secondo il corriere,
la particella aveva comunque un momento prima che ne fosse misurata la posizione,
come aveva una sua traiettoria prima che ne venisse determinato il momento:
la misura non crea realtà, la altera in modo distruttivo, e direi che non c'è niente di più lontano dal concetto di "creare".

Alla faccia di tutto questo:

Il leader quantico è «un creatore di realtà», un innovatore, un agente del cambiamento:
è consapevole e olistico; usa con naturalezza la calma, la concentrazione, la creatività; è mosso da gentilezza, bontà e altruismo.


In pratica un santo, ma un tipo molto particolare di santo, San Capitale:
San Capitale, prega per noi, San Capitale, guidaci verso vette di fatturato di cui a noi arriveranno solo le briciole.

Ma a quanto pare c'è chi queste meraviglie le compra, sotto forma di corsi di formazione, workshop e altra roba del genere (Chi Siamo | Quantum Leadership Activism).

Andrà a finire che si dovranno cambiare le cartelle del buzzword bingo?
(
). Improbabile.


In cinque anni di presenza social, quanto a "scienza",
ho visto entrare in ballo infermiere, veterinari, bancari, gestori di fondi, politici col diploma di ragioniere,
gioiellieri, maestre elementari, logopediste, informatici e programmatori senza laurea etc etc etc.

E mai una volta che qualcuno avesse risposto alle loro boiate con la risposta più adeguata.

Il senso è che se proprio vuoi commentare way above your paygrade
beh, il requisito minimo è l'intrinseca inattaccabiltà del discorso.

Altrimenti la risposta può essere solo una,
che purtroppo non è quasi mai stata data:

stai nel tuo.


Che è esattamente quello che mi è stato ripetuto più volte
da soggetti di madornale ignoranza
che non avevano alcuna cognizione di cosa fosse "il mio".
 
LECCO IN FINALE DI SERIE C
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È stato centrato il 6 al Superenalotto:

la combinazione vincente ha fruttato una vincita da 42.590.153,89 euro. (34 MILIONI NETTI)

La giocata vincente è stata effettuata a Teramo, presso la tabaccheria Nicolini.

La vittoria è stata realizzata con una schedina da un euro
 
Il titolare ha poi spiegato che l'identità del vincitore, per ora, rimane un mistero:

«Essendo su una statale, qua passano molte persone, tra locali, turisti e gente semplicemente di passaggio».

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Novak Djokovic conquista il suo terzo Roland Garros,​

segna un nuovo record di titoli del Grand Slam.​

Da domani nuovamente al n.1 del mondo.​

Il serbo è ancora in corsa per fare il Grande Slam quest’anno​


Ricordiamo che nel 2022 ha dovuto saltare per motivi politici Australian Open e Us.Open.

E lo slam vinto, wimbledon, e’stato privato dei punti.


Senza queste situazioni, NON AVREMMO MAI AVUTO ne Medvedev ne Alcaraz al n1
 
Nemmeno in questi giorni di dolore, di cordoglio e di ricordo,
la sinistra riesce ad ammettere l'apporto positivo di Silvio Berlusconi a questo Paese
e così ecco che da Rosy Bindi, sparita da tempo dai radar della politica attiva,
arriva la critica per la scelta del governo di concedere il lutto nazionale.

"I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano
ma il lutto nazionale per una persona divisiva com'è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna",


ha detto l'ex ministro ed esponente del Partito democratico in diretta con Un giorno da pecora, su Radio 1.

Dello stesso avviso un altro esponente del Pd, il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore:

"Non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni,
così come al lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio".


Il virologo salito alla ribalta col Covid evidentemente non sa che i funerali di Stato sono previsti
e dovuti a chiunque abbia ricoperto un'alta carica, tanto più a Silvio Berlusconi,
presidente del Consiglio che ha trascorso il maggior numero di anni a palazzo Chigi
nella storia della Repubblica italiana.


A smontare Bindi, Crisanti e tutti gli altri nomi secondari della sinistra
che hanno criticato la scelta del governo di indire il lutto nazionale nel giorno del funerale
ci sono le parole di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale,
che all'Adnkronos ridimensiona la polemica dei dem:

"Non c'è giurisprudenza di riferimento.
Sono decisioni politico-amministrative.

Non starei ad enfatizzare troppo.

Si tratta della morte di un ex premier per molti anni,
discusso come possono essere molti.

Non mi sembra tema su cui polemizzare".


Quindi, Mirabelli aggiunge:

"I funerali di Stato sono previsti normalmente dal protocollo,
oltre a questo c'è il lutto nazionale, altra modalità di riconoscimento

in questo caso collegato alla funzione a lungo esercitata da Berlusconi.

Anche se il giudizio sulla persona e l'attività politica svolta può essere il più vario".
 

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