16 855 notifiche d'EIV analizzate
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Notifiche di casi sospetti di effetti indesiderati dei vaccini anti-COVID-19 in Svizzera – 29° aggiornamento
24.02.2023.... gli svizzeri sono puntuali come i loro treni
16 855 notifiche di casi sospetti analizzate ( sospetti usare Treccani, il portale del sapere per comprenderne il significato ) – le notifiche confermano il profilo rischi-benefici complessivamente positivo dei vaccini
Notifiche classificate come gravi
Circa il 38,5 % dei casi è stato classificato come grave dagli autori delle notifiche. In queste notifiche, l’età media delle persone colpite è di 52,7 anni. Sono stati riportati con maggiore frequenza
febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini. Queste reazioni note prevalgono anche nei casi non gravi.
In 236 dei casi seri sono stati registrati decessi a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. L’età media delle persone decedute era di 78,3 anni. Analizzando questi episodi in maniera più approfondita, vi erano altre cause possibili o più probabili che potevano spiegare l’evento sulla base dei dati a disposizione, nonostante un’associazione temporale con la vaccinazione.
Le notifiche di effetti indesiderati finora ricevute e analizzate non incidono sul profilo rischi-benefici positivo dei vaccini anti-COVID-19 utilizzati in Svizzera. Gli effetti collaterali noti dei vaccini anti-COVID-19 sono elencati nelle informazioni sul medicamento e vengono costantemente aggiornati e pubblicati sul sito
www.swissmedicinfo.ch.
Sindrome post-vac
Determinati disturbi legati alle vaccinazioni contro il COVID-19, molto eterogenei e solitamente persistenti, osservati in persone vaccinate e insorti in relazione temporale a una vaccinazione in un arco temporale che permette di associarli al vaccino anti-COVID 19, vengono anche definiti
«sindrome post-vac». I sintomi descritti, che in alcuni casi possono provocare conseguenze serie nelle persone colpite, sono molto vari e coincidono in parte con quelli del long COVID e della encefalomielite mialgica/sindrome da fatica cronica (ME/CFS).
Swissmedic prende molto sul serio le notifiche che riceve a riguardo e analizza in modo costante le scoperte più recenti in materia di sicurezza dei medicamenti e la letteratura medico-scientifica. Attualmente non esiste ancora una definizione univoca e riconosciuta della cosiddetta sindrome post-vac.
Non è chiaro, per esempio, quali sintomi possano essere attribuiti a una sindrome post-vac, dopo quanto tempo dalla loro insorgenza si possa sospettare che si tratti di questa sindrome e come si possa distinguere dal long COVID, vista la percentuale elevata di infezioni da SARS-CoV-2. Dati questi dubbi non è possibile neppure rilasciare dichiarazioni affidabili sul numero di notifiche ricevute a riguardo. Swissmedic invita operatrici e operatori sanitari a notificare i relativi casi sospetti fornendo le necessarie informazioni in merito all’anamnesi e alla diagnosi effettuata, così da avere a disposizione maggiori informazioni mediche per una valutazione. Swissmedic è in contatto anche con autorità partner estere su questo tema e fornirà tempestivamente le relative informazioni nel caso in cui vengano effettuate nuove scoperte rilevanti.