Ignatius
sfumature di grigio
Direi in Italia in modo particolare, se si parla di istruzione e futuro.I governi hanno deliberatamente svuotato e disinvestito sull’educazione e...
Il ricatto sociale si è compiuto e si sta compiendo tutt'ora, basta essere sufficientemente onesti intellettualmente e guardare la realtà, la vita vera, fatta di quotidianità, di servizi alla persona, di qualità della vita e di prospettive future.
In Italia le giovani generazioni sono precarie, sottopagate e, se possono, fanno meglio a emigrare.
Altrove le risorse sono state gestite in modo più serio: non c'è stato un continuo sforzo a mantenere bassa l'età pensionabile (con una delle popolazioni più longeve del mondo) e a inventare continue scappatoie (quota100 e altre scorciatoie), le università sono accessibili e meno costose (in Danimarca si viene pagati per studiare!), le scuole sono state molto meno chiuse in tempo di pandemia... e, incidentalmente, senza registrare un numero di morti superiore all'Italia che intendeva sacrificare il futuro dei giovani a beneficio dei vecchi, anzi!
Poi ci sarà qualcuno che dirà "Eh, ma con la lire potremmo stampare tutti i soldi per pagare pensioni milionarie ai 50enni e le università gratis fino a 30 anni e poi posto_fisso per tutti", cose che peraltro non avvengono neanche in paesi sovranistissimi come Svizzera, Giappone e Russia, per esempio.
Non è un bel film: questo decisamente "Non è un paese per giovani", salvo che si sia un giovane raccomandato e destinato a un sacro "posto fisso". Ma finiranno anche quelli (con la Troika: un commissario liquidatore esterno sarà l'unica entità che potrà eliminare un po' di ingiusti privilegi tanto radicati che, ai più, sembrano normali).