Vaccino

Ho usato la parola "rischio" con il significato di "rischio".
Se vado a 200 km/h aumento il rischio di avere un incidente.
Se entro in una caserma dei carabinieri sparando o brandendo un coltello, l'eventualità di essere accolto con armi da fuoco non è un rischio.



Che i provvedimenti possano essere stati sbagliati e contestabili non ci piove (perché, ad esempio, i limiti per gli ultracinquantenni, se le fasce a rischio erano dai 65-70 in su?). Però la democrazia, per fortuna o purtroppo, funziona così. Le leggi che non si condividono valgono comunque.

Se un governo / parlamento decide di istituire un bonus ristrutturazioni che fa salire i prezzi delle materie prime, agevola principalmente i benestanti e si presta a truffe, o se prevede un sussidio di disoccupazione che va in modo incontrollato a chi ne fa richiesta (con percentuali di truffatori scandalose), io che non condivido queste waccate cosa posso fare?
Vale in ogni campo: se trovo che il limite di velocità di X km/h sia assurdo, o se penso che le auto a carburatore debbano poter circolare, cosa posso fare?
Mi do alla lotta armata, o faccio l'hater sul web?
In democrazia, normalmente ci si limita a decidere chi votare alle elezioni successive tenendo conto non solo delle promesse elettorali, bensì anche delle azioni di chi ha preso i provvedimenti legislativi.


Il mio lavoro è gestire il "rischio" da 25 anni e, se sino ad oggi ho saputo gestirlo sufficientemente bene un motivo ci sarà, unitamente al caso e alla fortuna ovviamente.

Io non ho infranto alcun "limite di velocità" andandomi a cercare un rischio maggiore di avere un incidente.

Tu hai letto miei post che incitano alla lotta armata o fare l'hater sul web?

Ribadisco: io non ho infranto alcuna legge e nonostante io sia stato e sia sano, sono stato trattato come un malato...un untore...un pericolo pubblico...siamo o non siamo al ribaltamento della realtà?...siamo o non siamo alla distopia più totale?

In democrazia, si ha la libertà di dissentire, senza per questo essere vessati ed emarginati socialmente ed economicamente, per sè e per i propri figli.

Diversamente non è democrazia ma regime totalitario, o sbaglio?
 
tratti con molta leggerezza i principi fondamentali e i diritti universali
con il trattato di norimberga e altri a seguire si è cassato lo stato etico che subordinava il diritto dell'individuo a favore del bene pubblico
cassato è cassato
dopo il nazi fascismo siamo tornati ai principi dello stato liberale e nn vi è niente che giustifichi la violazione del corpo dell'individuo senza previo assenso
e niente è niente

.
Non esiste bianco o nero.
Ognuno fa le sue valutazioni, con il suo cervello (se ce l'ha): se la maggioranza impone una norma che condivido e che limita la mia libertà, mi riservo di valutare caso per caso se darmi alla lotta armata o se cambiare le intenzioni di voto. O magari continuare a votare il partito che l'ha proposta perché rimane, tutto sommato, il meno peggio.

Ad esempio: io sono per l'eutanasia, e se fossi un malato terminale sofferente troverei molto fastidioso essere costretto a vivere: sarebbe una vergognosa violazione del corpo dell'individuo, secondo me.
Ma aspetto pazientemente che il parlamento recepisca istanze più illuminate.
 
In democrazia, si ha la libertà di dissentire, senza per questo essere vessati ed emarginati socialmente ed economicamente, per sè e per i propri figli.

Certo. Posso sbagliare, ma mi sembra che il tuo atteggiamento sia invece "In democrazia, se dissento da una legge, voglio poter essere autorizzato a non applicarla"
[Come se io verificassi che, in proporzione, dei 20 milioni di irpef che calcolo come imposte annuali, 5 vanno al reddito di cittadinanza, 3 al bonus 110% e quindi decidessi di versarne solo i 12 che io ritengo "giusti"].
 
Ad esempio: io sono per l'eutanasia, e se fossi un malato terminale sofferente troverei molto fastidioso essere costretto a vivere: sarebbe una vergognosa violazione del corpo dell'individuo, secondo me.
Ma aspetto pazientemente che il parlamento recepisca istanze più illuminate.
La libertà personale finisce dove comincia quella degli altri. L'eutanasia non viola questo principio per cui che senso ha non permetterla?
In altri casi, le ricadute delle proprie scelte impattano sugli altri per cui una limitazione ci deve essere.
Nessuno è libero di fare quel che gli pare, nemmeno con il proprio corpo: non si può uscire nudi per strada, i bambini si devono vaccinare per andare a scuola, in casi particolari si può imporre un tso ecc...
 
Non esiste bianco o nero.
Ognuno fa le sue valutazioni, con il suo cervello (se ce l'ha): se la maggioranza impone una norma che condivido e che limita la mia libertà, mi riservo di valutare caso per caso se darmi alla lotta armata o se cambiare le intenzioni di voto. O magari continuare a votare il partito che l'ha proposta perché rimane, tutto sommato, il meno peggio.

Ad esempio: io sono per l'eutanasia, e se fossi un malato terminale sofferente troverei molto fastidioso essere costretto a vivere: sarebbe una vergognosa violazione del corpo dell'individuo, secondo me.
Ma aspetto pazientemente che il parlamento recepisca istanze più illuminate.
ti parlo di diritti fondamentali dell'uomo e mi parli di maggioranza e parlamento?

igna' ti mancano i fondamentali

ripassa ;)
 
poi passando per il codice di norimberga dove il primo criterio è oltremodo esaustivo

Il primo criterio, che è anche il più importante, stabilisce che il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale. Ciò implicava, nelle parole dei giudici, che «la persona coinvolta dovrebbe avere la capacità legale di dare il consenso, e dovrebbe quindi esercitare un libero potere di scelta, senza l’intervento di qualsiasi elemento di forzatura, frode, inganno, costrizione, esagerazione o altra ulteriore forma di obbligo o coercizione; dovrebbe avere, inoltre, sufficiente conoscenza e comprensione dell’argomento in questione tale da metterlo in condizione di prendere una decisione consapevole e saggia».
 
Certo. Posso sbagliare, ma mi sembra che il tuo atteggiamento sia invece "In democrazia, se dissento da una legge, voglio poter essere autorizzato a non applicarla"

Applicarla o rispettarla questa "legge"?...se per guidare un'auto serve la patente e io non la voglio dare, ovviamente non potrò guidare un'auto, ma sarò comunque libero di spostarmi a piedi, in bicilcetta, in skateboard, in autobus, in taxi, in treno, in aereo etc... o non posso più muovermi perchè non ho la patente per l'auto?

Ribadisco: io NON ho infranto nessuna legge.

Quindi spiegami, se vuoi, perchè non avendo commesso alcuna violazione, devo subire limitazioni sociali ed economiche e vedere limitati e/o cancellati temporaneamente i miei diritti civili, costituzionali etc...
 
ti parlo di diritti fondamentali dell'uomo e mi parli di maggioranza e parlamento?

igna' ti mancano i fondamentali

ripassa ;)

è quello che pochi post fa.... avrebbe voluto chiudere in casa persone, mettere maschere antigas e farle rimanere a digiunare..... SOLO perché non la pensano come lui

Odio
Violenza

Gli manca MOLTO di più dei fondamentali
 
poi passando per il codice di norimberga dove il primo criterio è oltremodo esaustivo

Il primo criterio, che è anche il più importante, stabilisce che il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale. Ciò implicava, nelle parole dei giudici, che «la persona coinvolta ... dovrebbe avere, inoltre, sufficiente conoscenza e comprensione dell’argomento in questione tale da metterlo in condizione di prendere una decisione consapevole e saggia».
Grazie.
Quindi basta sostenere che una persona non capisce per bypassare il tutto.
Magari a me diranno che non capisco che bisogna evitare che Gesù pianga, per cui è giusto negarmi l'eutanasia, se la chiedo.
 

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