Vaccino

3 infarti e 33 ricoveri in ospedale nn sono male
Ma...
Era una gara podistica
O
LA COPPA COBRAM? :mmmm: :d:


C'erano 26°...temperatura ovviamente infernale :DD:
 
Com'è iniziata e com'è finita, nel mentre e 1...2...3...4... :jolly:


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Il sottosegretario alla Salute:

"Italia è prima per mortalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti"


E al vicedirettore del 'Corriere della Sera' Aldo Cazzullo, che ha osservato "senza vaccini sarebbe stato magari peggio",

ha replicato: "Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini".
 
Purtroppo si continua a non capire che questi non sono vaccini… l’errore di fondo è qui.

I vaccini quelli veri eliminano il contagio e spesso hanno eradicato la malattia.

Questi sono medicinali forse anche genici che prendi per proteggerti dalla malattia grave senza però immunizzare…
quindi cade tutta la narrazione che ci hanno propinato e soprattutto si evidenzia l’enorme porcata che hanno fatto
nei confronti di chi non voleva medicalizzarsi e che continuano a fare a danno dei cittadini.



Siamo caduti, come si suol dire, dalla padella alla brace!

Sono ancora tutti schiavi del mattarello e dell’ ordine mondiale.


Ma se sei asintomatico chi cavolo ti fa fare il fantatampone se non sai di avere il virus ?
 
Il report dell’ISS: la quarta dose e la continua vaccinazione antiCovid,
anche gli esperti Gismondo, Broccolo e Tarro critici con le inoculazioni a ripetizione


Qualcuno chiami il neo ministro della sanità.
 
Con tante inoculazioni di vaccino Covid cala l’immunizzazione della persona.

Questo in soldoni l’effetto paradosso che sembra emergere dagli ultimi dati del report

che l’Istituto Superiore di sanità pubblica l’11 novembre, con riferimento al 9 dello stesso mese, dal titolo

“Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale”.



In sostanza accade che per gli over 80, la popolazione più esposta,
due dosi di vaccino anti Covid, nel lungo termine, siano più efficaci dei due richiami successivi
.

Emerge dal grafico di confronto pubblicato a pagina 27 della relazione

“L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, cfr. Tabella 7)
nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire i casi di malattia severa è pari al 69% nei vaccinati
con ciclo incompleto o completo o pari all’82% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Nella fascia 80+ è pari al 81% nei vaccinati con ciclo incompleto o completo
o pari all’88% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster
o pari all’92% nei soggetti vaccinati con 2° dose booster entro 120 giorni
o pari all’83% nei soggetti vaccinati con 2° dose booster da oltre 120 giorni”.


Quello che si comprende è che dopo la seconda dose, le altre non migliorano il risultato,
se non per un arco di tempo limitato, 120 giorni.

E l’efficacia con la quarta dose di vaccini a mRna è molto limitata.



Aumentare le dosi non vuol dire aumentarne l’efficacia con problematiche che potrebbero emergere.
 
Per capirne di più abbiamo chiamato alcuni studiosi chiedendo loro un commento esteso a quanto letto.


La microbiologa clinica e virologa Maria Rita Gismondo:

“Come sempre i dati dell’ISS sono quelli più reali ma da tempo purtroppo non ascoltati.
Da quando si diceva che la polarità della malattia sono concentrate nelle ultime fasce di età,
gli ultra anziani e fragili sono esposti,
che i giovani non sono assolutamente, per fortuna, toccati se non in maniera molto molto lieve
ma il problema si presenta per i fragili.

Quindi: attenti alle vaccinazioni, sono da farsi solo ai fragili per quelle fasce di età.


Altri dati sempre dell’ISS ci hanno detto che in due anni e mezzo solamente una sessantina di giovani dai 5 ai 19 anni
purtroppo hanno avuto un esito nefasto, ma erano dei fragili che probabilmente con qualsiasi altra infezione avrebbero avuto il medesmo esito.


In questo senso i dati non supportano assolutamente l'utilità di dover vaccinare i bambini.


Così l'ultimo report ci dice che praticamente il ciclo completo di vaccinazione, le tre somministrazioni,
protegge dalla ospedalizzazione e dal decesso ma quando si fanno altre somministrazioni
questa efficienza del vaccino decade al punto tale che la curva nelle fasce più alte di età,
nella curva di decessi ospedalizzazione è purtroppo più alta in coloro che hanno fatto le dosi booster successive, la famosa quarta dose.


Questi dati hanno assolutamente il diritto di essere esaminati perché la scienza non è un dogma”.



Il microbiologo e virolo Francecsco Broccolo:

“È inutile commentare questo perché ci si scontra con la linea difensiva
(di chi sostiene continui booster e vaccinazioni persino sui bambini)
imperniata sull’effetto paradosso secondo cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi
può essere simile, se non maggiore, tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.


La realtà è che il nuovo quadro epidemiologico con Omicron 5 e Bq1 continua a dimostrare scarsa virulenza
in una popolazione iperimmunizzata dalle vaccinazioni e dalle pregresse infezioni naturali sintomatiche e/o asintomatiche
(quindi non palesate) non giustificano più continui richiami a tutta la popolazione”.



Lapidario il professore Giulio Tarro:

“Gli inglesi hanno già dimostrato, con la pubblicazione dei loro dati,

che dopo 2 vaccinazioni complete di Covid-19 a mRNA si ha una riduzione dell'immunità verso tutte le infezioni”.
 

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