Chi sollevò eccezioni, pur da posizioni più che legittime in campo accademico e non,
fu oggetto sui social network in primis, ma non solo, di campagne di delegittimazione e squadrismo virtuale,
spesso appoggiate da "rispettabilissimi" benpensanti :
"Solo ascoltando e dibattendo punti di vista opposti ma onesti
possiamo sperare di superare la paura e la rabbia che ci circondano"
Tutto molto bello. Davvero.
Questo articolo merita la lettura, in buona parte per come tratta l'infame vicenda Joannidis-Lenzer-Brownlee
(infame perché Joannidis è stato sottoposto a un vero e proprio linciaggio, e Lenzer e Brownlee
che sottolinearono che il linciaggio era stato vergognoso subirono a loro volta linciaggio e censura).
Però parte da un falso presupposto, ovvero che (anche in ambito scientifico)
la pandemia non sia una faccenda politica da capo a piedi.
Credo che l'esempio più eclatante sia costituito dal dibattito su COVID e farmaci ancora sotto brevetto:
dall'emergere di remdesivir, fino alla bagarre sugli anticorpi monoclonali s'è visto di tutto:
citare un trial per distruggerne tre,
prendere di mira un farmaco per demolire una classe terapeutica,
confondere a bella posta tra eventi da osservare e sicuri e rilevanti effetti collaterali.
Dove diavolo erano i "punti di vista onesti"?
Era onesta la posizione di AIFA (remdesivir non funziona)
mentre venivano contingentate le dosi avanzate dai trial perché potessero essere usate in terapia?
Come si può onestamente sostenere che somministrare un farmaco per endovena a un ricoverato in intensiva sia un problema?
Come si può avere un confronto costruttivo con chi sostiene che abbassare la carica virale in una virosi sia irrilevante?
(A questo punto estenderei la cosa alla carica batterica nelle infezioni e abolirei il Log Kill in oncologia).
Trump aveva perfettamente ragione: la risposta a COVID19 Eè essenzialmente una questione politica
(anche quando si tratta di farmaci, aggiungo io).
La cosa è sotto gli occhi di tutti ed è perfettamente inutile provare a negarlo.
L'indifendibile POTUS dal riporto improbabile,
mentre veniva trattato come un Bolsonaro qualsiasi dai benpensanti,
creava Operation Warp Speed con una dotazione di 17 miliardi
e metteva a suo capo Moncef Slaoui, cioè uno che il fatto suo lo sa (ex vertice globale dei vaccini GSK).
Biden beneficia largamente di quanto fatto dal suo predecessore.
Ecco, per qualche motivo, anche ora che Trump non c'è più, questi semplici fatti risultano inammissibili per molti
che ora predicano il confronto tra punti di vista divergenti ma onesti.
Io continuo a ritenere che in Italia tale confronto sia del tutto impossibile,
convinzione maturata dall'esperienza vissuta.
Non c'è alcun confronto, c'è solo uno scontro per la prevalenza della propria narrazione
in cui si sono visti i peggio sepolcri imbiancati sostenere questo o quello "perché la scienza, perché i dati".
E sottoscrivo quindi senza mezza esitazione questa:
https://www.facebook.com/guido.silvestri.9/posts/10224137482600859
aggiungendo che anche il CTS AIFA andrebbe azzerato:
se Magrini è stato il "signorno" che nei momenti peggiori dell'emergenza ha frenato o impedito
l'uso di tocilizumab, baricitinib, remdesivir, mAb
ricordo a tutti che dentro il CTS AIFA c'era Giuseppe Ippolito (Spallanzani),
che mentre dichiarava in TV che remdesivir non funzionava,
che era stato approvato su ordine di Trump (eh già, remdesivir è APPROVATO da FDA)
e che "abbiamo solo santo cortisone",
dall'altra parte brigava per il vaccino Reithera.
PS: Io credo che purtroppo l'appello fosse inutile, che Speranza sapesse benissimo quello che faceva
riconfermando Magrini e che la sua principale preoccupazione al momento
era fermare "l'influenza leghista" dentro AIFA.