"E’ una fase confusa, nella quale i giudici amministrativi determinano il contenuto di linee guida i cui contenuti, apparentemente, dovrebbero essere demandati ai comitati scientifici delle massime autorità regolatorie (Aifa); nella quale i medici infettivologi di primarie strutture ospedalieri segnalano ricoveri di persone, anche giovani, con quadri clinici gravi dovuti a un uso troppo anticipato di cortisone, in linea con le indicazioni di Aifa e confermano massimi esperti di altre strutture e si sentono tacciare di arroganza e affermazioni diffamatorie e, infine, per alcune Regioni, l’idrossiclorochina ritorna protocollo medico, non ostante i dubbi, le perplessità di organi autorevoli come la Fed americana e del più accreditato infettivologo del mondo Anthony Fauci, come Aifa, di ebbene tutto pare molto complicato e di difficile definizione", avverte il docente.
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"Per evitare futuri coinvolgimenti in eventuali azioni penali, in caso di decessi causati anche da cure che lasciano dubbi alla comunità scientifica, che sono indicate come premature (cortisone) in determinare situazioni, o addirittura potenzialmente nocive, sarebbe consigliabile, pure nel rispetto della autonomia del medico davanti alla malattia e al caso concreto, seguire linee guida accreditate dalla comunità scientifica - suggerisce Putinati -