Varianti a parte, se è vero (e non sempre è vero) quello che Report disse qualche settimana fa, l'efficacia dei vaccini sembra comunque un numero più "da marketing" che reale.
In pratica, ai soggetti vaccinàti hanno solo monitorato i sintomi e non hanno fatto i tamponi, nemmeno nei casi di reazioni classificabili come "normali reazioni post-vaccino" (gonfiori, malesseri vari non duraturi).
[Non so se valga solo per Pfizer o per tutti, in effetti].
In ogni caso, il risultato del vaccino è stata una "protezione del 95%".
Ma, guardando le statistiche (link:
No, gli asintomatici in Italia non sono il 95% dei positivi al coronavirus - Wired), viene fuori che:
- il 58% dei malati sono asintomatici
- il 14,2% sono paucisintomatici
- il 19,9% ha sintomi lievi
E siamo al 92% circa.
Poi c'è un 7% scarso con sintomi gravi, e meno dell'1% con sintomi critici.
Ma allora, mi chiedo: se avessero dovuto quantificare l'efficacia di NON vaccinarsi, avrebbero detto che non vaccinarsi "fornisce una copertura al 92%"?
E quindi il vaccino non fornisce una clamorosa copertura "Da 0 a 95" bensì una più modesta "Da 92 a 95"?
Ciò, detto, se mi ridanno la libertà, io mi inietto anche il 6G di Billgheiz.