Bene,
Grazie agli amici che hanno risposto alla mia domanda.
Dal mio punto di vista la situazione è ulteriormente peggiorata.
Il Venezuela è insolvente, non ha mezzi ne volontà di onorare i propri debiti; le sanzioni ofac hanno senza dubbio reso farraginosa l’operativita’ in valuta forte e questo al di là di tutto costituisce una valida scusa per ripudiare de facto gli impegni finanziari assunti.
I fatti nuovi:
1) la Cina non ha prestato 5 miliardi di dollari in forma libera, cioè ad uso e consumo del debitore. Potremmo mutuare l’espressione bancaria del prestito FINALIZZATO (esempio compri la macchina e prendi il finanziamento : non ti danno i soldi in mano ma acquistano il bene).
Questo riduce -elimina direi- la discrezionalità di Caracas su come utilizzare tali fondi che, a dirla tutta, sono destinati ad imprese cinesi operative in loco.
La Cina sta legittimamente tutelando i propri interessi ed assume ulteriormente la qualifica di creditore privilegiato; si sbrigano a mettere le mani su quel poco che resta
Altro fatto gravissimo è la riorganizzazione per decreto di Pdvsa; mentre qualcuno continua ancora a dar credito alle parole di Zerpa & company circa la volontà di trovare una soluzione di mutuo convenevole accordo con i bhs, i malavitosi zitti zitti stanno riorganizzando la struttura societaria -leggasi blindandola- da eventuali ritorsioni dei creditori.
Con tali accorgimenti legali sarà più difficile rivalersi su pdvsa: stiamo assistendo a quella che una volta chiamammo la nascita di PDVSA 2.0 , con le conseguenze che possiamo immaginare sul debito emesso dall’attuale entità.
@giub dice bene quando dissente dalla mia affermazione che i bonos siano carta straccia, non quoterebbero altrimenti 20 ma 2-3
Il punto è che, sempre a mio avviso, il mercato in realtà prezza 20 in un’ottica ottimistica, confidando nel regime change, bonario o forzoso che esso sia.
Qualora dovesse permanere lo stato attuale delle cose le quotazioni scenderanno inesorabilmente verso la single digit.
Il regime è composto da lestofanti; ricordo a tutti come un anno fa, mentre proclamavano il proprio rispetto per i creditori, assoldavano avvocati americani esperti in fallimenti e ristrutturazioni del debito.
Ora promettono accordi amichevoli per prendere tempo e nel frattempo blindano il blindabile. Una volta che avranno chiuso il fortino arriverà la moratoria e arrivederci a tutti.
In conclusione a questo punto nonostante il pmc relativamente basso (37) spero in intervento americano ; ne deriverà un corposo haircut, probabilmente, ma è l’unica via per salvare il salvabile.
Con Maduro siamo destinati allo zero.