Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

#IndicadoresEcoanalitica Así cerraron los indicadores petroleros

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El Petro funcionará como moneda de intercambio internacional a partir de octubre

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septiembre 21, 2018





El presidente de la República Bolivariana de Venezuela, Nicolás Maduro, informó que a partir del 1° de octubre el Petro entrará en funcionamiento como moneda de intercambio comercial internacional.

“A partir de allí estaremos explicando los mecanismos de arranque de instalación definitiva del Petro, la fase de desarrollo y despegue hacia el futuro”, indicó el Jefe de Estado el pasado jueves desde el Palacio de Miraflores.

En transmisión conjunta de radio y televisión,el mandatario afirmó que el Petro entrará como moneda de intercambio compra y además como divisa convertible y digital de Venezuela, con el objeto de lograr el desarrollo del país a través del Programa de Recuperación, Crecimiento y Prosperidad Económica.

El Presidente señaló que se trata de la instalación definitiva para el crecimiento real de Venezuela.
 
¿ASÍ O MAS CLARO? Alvarado responsabiliza al BCV de la escasez de efectivo

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Descifrado
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septiembre 21, 2018






El diputado de la Asamblea Nacional, Angel Alvarado, responsabilizó este viernes al Banco Central de Venezuela y al gobierno nacional de la escasez de dinero en efectivo en las entidades bancarias.

Aseguró que no hay cantidad suficiente de billetes porque no se están imprimiendo, ”la cantidad de circulante no es proporcional a la cantidad de liquidez que hay en todo el sistema y el ejecutivo emite dinero, pero no lo imprime”.

En entrevista con Shirley Varnagy en el circuito Onda de Unión Radio, Alvarado se pronunció sobre las afirmaciones del presidente, Nicolás Maduro, quien dio un plazo de 48 horas a la banca pública y privada para que elimine los límites de entrega de efectivo.

”Aquí nuevamente se trata de descargar la culpa sobre la víctima, así como en el caso de los automercados en el que se termina encarcelando al gerente, aquí el responsable que no haya efectivo no es la banca, es el Banco Central que no imprime dinero y es el gobierno nacional que se está endeudando con el BCV”.

Alvarado afirmó que después del 20 de agosto ”las mediciones que uno va haciendo indican que la cantidad de dinero en circulación no varió de manera significativa, se hizo una promesa de que iba a haber efectivo y hemos visto que eso no se ha implementado”.

Señaló que las transacciones cada vez mas recaen sobre las transferencias y pago electrónico ”y poco a poco el billete va perdiendo efectividad ya que no puedes comprar nada”.


Con información de Unión Radio
 

Molto interessante.
Rivaluto l'effetto delle sanzioni sulla capacità estrattiva di PDVSA.
Finora pensavo: non avevano accesso al credito prima, non ce l'hanno ora con le sanzioni, quindi effetto marginale.
Invece l'articolo mette in luce alcuni meccanismi che ignoravo:

"For example, one of the most effective mechanisms that PDVSA had found to raise production in recent years was the signing of financing agreements in which foreign partners would lend to finance investment in a joint venture (JV) agreement as long as they could pay the loan from the JV’s production. The Executive Order effectively put an end to these loans. Likewise, before sanctions were imposed, PDVSA had begun to refinance a significant part of its arrears with service providers through the issuance of New York law promissory notes. The Executive Order also put an end to these arrangements."

Concordo con le conclusioni generali dell'articolo, anche se lo trovo un po' ingenuo (volutamente?) nella parte finale, dove parla di "misguided sanctions" (misguided perché se l'equazione sanzioni = oil sector collapse = import collapse = acuirsi della crisi economica è vera, allora le sanzioni avrebbero come conseguenza indiretta il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione venezuelana).
Imho era esattamente quello il loro scopo (con la speranza che il peggioramento si traducesse in insoddisfazione con l'attuale governo e questo fosse funzionale al regime change).
 
Sandrino,Buon Giorno,
tu hai previsto bene,e tutti ti avevano attacato in brutto modo "disfattista - negativo ed altro".ho seguito il tuo consiglio e ti ringrazio,
nessuno ha il corraggio di dire Sandrino ti ringraziamo per i tui avvertimenti,ma purtroppo non abbiamo seguito,ora abbiamo solo "toilet paper" senza valore.
Have a nice day,e grazie di cuore
 
Molto interessante.
Rivaluto l'effetto delle sanzioni sulla capacità estrattiva di PDVSA.
Finora pensavo: non avevano accesso al credito prima, non ce l'hanno ora con le sanzioni, quindi effetto marginale.
Invece l'articolo mette in luce alcuni meccanismi che ignoravo:

"For example, one of the most effective mechanisms that PDVSA had found to raise production in recent years was the signing of financing agreements in which foreign partners would lend to finance investment in a joint venture (JV) agreement as long as they could pay the loan from the JV’s production. The Executive Order effectively put an end to these loans. Likewise, before sanctions were imposed, PDVSA had begun to refinance a significant part of its arrears with service providers through the issuance of New York law promissory notes. The Executive Order also put an end to these arrangements."

Concordo con le conclusioni generali dell'articolo, anche se lo trovo un po' ingenuo (volutamente?) nella parte finale, dove parla di "misguided sanctions" (misguided perché se l'equazione sanzioni = oil sector collapse = import collapse = acuirsi della crisi economica è vera, allora le sanzioni avrebbero come conseguenza indiretta il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione venezuelana).
Imho era esattamente quello il loro scopo (con la speranza che il peggioramento si traducesse in insoddisfazione con l'attuale governo e questo fosse funzionale al regime change).

il punto è che in tutta questa vicenda c'è tantissima asimmetria informativa, a livelli davvero imbarazzanti a volte vista la campagna mediatica usa sul Venezuela e vista la reticenza dei venezuelani a gestire determinate situazioni in chiaro, quindi ogni speculazione lascia il tempo che trova. Ogni tanto emerge qualche dato qui e lì ma una visione chiara d'insieme è difficile ottenerla, per questo bisognerebbe procedere coi piedi di piombo evitando facili proclami quando non addirittura sentenze come fanno alcuni qui.
 
Da almeno quindici anni il Venezuela spende oltre le sue possibilità comprando i voti della OEA dei piccoli paesi dei Caraibi dando greggio a prezzi scontati con PetroCaribe, finanziando tutti i partiti di 'sinistra' del continente, mantenendo Cuba, Telesur, Unasur, Celac etc. Il tutto per contrastare l'egemonia geopolitica degli USA nel continente e adesso questi ultimi dovrebbero pure dargli una mano a riprendersi?
Senza possibilità di rifinanziarsi? La Cina se lo vorrebbe può tranquillamente farlo anche pagando 100 tutto il debito , la Russia potrebbe invece solo rastrellare a prezzi di sconto.
Secondo te il mio vicino di casa che sta perdendo la casa perché oltre al mutuo doveva pagare le rate della Bmw, la retta della scuola privata dei due figli, le ferie lussuose, le cene al ristorante... il tutto con due stipendi da operaio poco oltre i 1000 euro non è il colpevole della sua situazione? Colpa della banca che non lo rifinanzia?

No, non va bene così leggo solo tifo e pochi fatti.
Il fatto che sia giusto che gli USA combattano finanziariamente il Venezuela é una tua opinione e non perdo tempo a cercare di cambiarla, a me sta bene che ognuno si tenga la sua.
Riguardo alla metafora col vicino di casa dico che: ha sempre pagato, ti dice che non ce la fa piú e che vuole ridiscutere gli interessi e le scadenze (non il capitale) ma l'unico interesse dell'interlocutore è vederlo morto stecchito, se permetti so bene con chi incacchiarmi.
Poi, santa miseria, si dice:"la Cina se lo volesse", scambiare il congiuntivo con il condizionale non è accettabile nel 2018.
 
No, non va bene così leggo solo tifo e pochi fatti.
Il fatto che sia giusto che gli USA combattano finanziariamente il Venezuela é una tua opinione e non perdo tempo a cercare di cambiarla, a me sta bene che ognuno si tenga la sua.
Riguardo alla metafora col vicino di casa dico che: ha sempre pagato, ti dice che non ce la fa piú e che vuole ridiscutere gli interessi e le scadenze (non il capitale) ma l'unico interesse dell'interlocutore è vederlo morto stecchito, se permetti so bene con chi incacchiarmi.
Poi, santa miseria, si dice:"la Cina se lo volesse", scambiare il congiuntivo con il condizionale non è accettabile nel 2018.

Perché non sali mai in cattedra nel forum (altro) dove di solito scrivi ?

Ti assicuro che ne avresti di utenti a cui impartire lezioni di lingua italiana.
 

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