Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (4 lettori)

daniele macagnino

Nuovo forumer
Se non si agisce le cedole vanno in prescrizione, e relativamente al loro importo il Venezuela non è più considerato debitore. Come ho detto, parliamo di parecchi soldi, perché sono 3 anni di arretrati. Se invece interrompiamo la prescrizione, nell'immediato non vedremo nulla lo stesso, ma il nostro credito nei confronti del debitore non si riduce. Se e quando si arriverà a ristrutturazione, con il credito più elevato rispetto all'ipotesi di prescrizione, avremo maggiori possibilità di ricevere un controvalore più elevato. Però abbiamo poco tempo per agire, perché le prime prescrizioni dovrebbero intervenire già a novembre

Prima di intervenire da parte nostra, chiediamoci...perché nessun altro lo ha fatto finora? Ci sono sicuramente persone / enti che hanno investito capitali molto maggiori dei nostri.
Probabilmente non ne vale la pena, perché non possono pagare. Invece, il nostro intervento potrebbe costarci dei soldi, perché buttarne via degli altri?!
 

daniele macagnino

Nuovo forumer
Quoto in Toto il buon @daniele macagnino

non mi sono mai posto il problema della prescrizione: credo che se riusciremo a ricavare qualche briciola da questa storia sarà un successo.

Quanto mi piacerebbe avere torto...
Peraltro non ci possono essere analogie con il caso argentino, perché l'Argentina non ha mai avuto il supporto dei poteri forti come Russia e Cina. Ha ceduto dopo 15 anni perché si è impoverita a tal punto che doveva ritrattare con l'unico con cui ha potuto farlo. Il Venezuela invece vivacchia grazie ad altri che lo supportano. Non si sa mai che gli voltino le spalle, o magari gli USA cambiano strategia, chi lo sa, in 15 anni possono succederne di cose...
 
Prima di intervenire da parte nostra, chiediamoci...perché nessun altro lo ha fatto finora? Ci sono sicuramente persone / enti che hanno investito capitali molto maggiori dei nostri.
Probabilmente non ne vale la pena, perché non possono pagare. Invece, il nostro intervento potrebbe costarci dei soldi, perché buttarne via degli altri?!
Il fatto che altri creditori, in particolare fondi, potrebbero non aver finora esercitato interruzione della prescrizione è una buona osservazione, ma mancano ancora alcuni mesi alla deadline, e non sappiamo se effettivamente ci saranno o no richieste di interruzione della prescrizione. Ci potremmo pertanto trovare nella situazione in cui investitori di peso bloccano all'ultimo minuto la prescrizione, e noi saremmo invece spiazzati perché fuori tempo massimo.
In generale ritengo che una azione di interruzione della prescrizione non sia particolarmente costosa. Non sono un legale, ma dovrebbero esserci documenti e ritualità standard per bloccare una prescrizione. Forse il problema principale è a chi mandare tale documentazione, visto che Maduro non è riconosciuto dagli USA, mentre Guaidò non mi risulta abbia rappresentanza a livello amministrativo.
Infine, sappiamo tutti in quale situazione si trova il Venezuela; il nostro non è certo un investimento che può rientrare nel giro di pochi anni, mentre è chiaro che occorre molto tempo e molta pazienza per ottenere qualcosa. Tuttavia, dobbiamo anche dire che in termini di risorse minerarie il Venezuela è uno fra i paesi più ricchi al mondo. Basti menzionare riserve petrolifere per 300 miliardi di barili. E' vero, è olio non convenzionale, con maggiori costi di estrazione e lavorazione. Però, se assumiamo che tra qualche tempo il barile possa tornare in area 40-50 dollari, la situazione cambia, e basterebbe per il Venezuela privatizzare anche una piccola parte delle riserve per tornare ad avere un futuro finanziario e onorare gradualmente una buona parte dei suoi debiti. Per questo motivo, a mio giudizio, non bisogna lasciar cadere in prescrizione le cedole scadute, in quanto aumentano, e non di poco, la nostra massa creditizia, e in una ristrutturazione è evidente che, ai fini della determinazione del rimborso, conta l'ammontare del credito esigibile.
 
Quoto in Toto il buon @daniele macagnino

non mi sono mai posto il problema della prescrizione: credo che se riusciremo a ricavare qualche briciola da questa storia sarà un successo.
Sandrino, non guarderei alla situazione del Venezuela adesso; chiaro che nel breve termine non possono pagare nulla. Il Venezuela, secondo me, va guardato in ottica di lungo termine. Occorre molta pazienza (nella situazione in cui siamo non c'è alternativa), ma se riescono a mandare via Maduro e attrarre capitali internazionali, il paese ha abbastanza risorse minerarie da non lasciare a secco i bondholders. Per questo è necessario arrivare a una eventuale ristrutturazione con il credito non depauperato da prescrizioni di cedole pregresse che valgono il 30% circa del nominale
 

FNAIOS

Vedo un pericoloso fiorire di pippe mentali (che non quoto).

Chiamare un avvocato significa pagarlo per poi rendersi conto che hanno guadagnato tutti tranne noi.

Unica notizia positiva sarebbe la fine di Trump e/o di Maduro e soltanto per vedere che succede quando e se vengono tolte le sanzioni (non è detto che se c'è ristrutturazione con Guaidò o altro pinco pallino questa ristrutturazione sia friendly).
 

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