Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (2 lettori)

Jsvmax79

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19h
Maduro ratificó la disposición de Venezuela de renegociar con los tenedores de deuda
Venezuela se enrumba hacia una economía digital
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Per quanto riguarda gli investimenti esteri in Venezuela, anche il presidente Maduro ha avuto buone notizie: “Noi possessori di debito, per impegno della Repubblica, abbiamo pagato più di 76 miliardi di dollari nel periodo 2014-17. E sotto il comandante Chávez, nel periodo 2010-2013, sono stati pagati fino a 56 miliardi di dollari. Abbiamo pagato 132 miliardi di dollari dal 2010 al 2017 fino all'arrivo di Trump. Quelli erano i profitti degli investitori finanziari ", ha detto il dignitario.

Nonostante il fatto che i detentori del debito abbiano perso tutto quando Trump ha congelato i conti, quando hanno attaccato le entrate petrolifere del Venezuela, gli investitori possono contare sulla Repubblica Bolivariana, ha ribadito il presidente Maduro.

Ha inoltre ratificato tutti i detentori del debito, gli investitori statunitensi, tutte le disposizioni che il governo nazionale ha per negoziare e rinegoziare e per adempiere a tutti gli impegni d'ora in poi. “Abbiamo le migliori relazioni. Sanno che siamo una buona paga, che siamo persone di parola, affidabili per l'attività finanziaria ed economica, lo sanno, e sanno che Trump ha fatto un grande danno ai loro investimenti, lo sanno perfettamente ", ha riferito VTV.
 

La Zanzara

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Maduro ratificó la disposición de Venezuela de renegociar con los tenedores de deuda
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Per quanto riguarda gli investimenti esteri in Venezuela, anche il presidente Maduro ha avuto buone notizie: “Noi possessori di debito, per impegno della Repubblica, abbiamo pagato più di 76 miliardi di dollari nel periodo 2014-17. E sotto il comandante Chávez, nel periodo 2010-2013, sono stati pagati fino a 56 miliardi di dollari. Abbiamo pagato 132 miliardi di dollari dal 2010 al 2017 fino all'arrivo di Trump. Quelli erano i profitti degli investitori finanziari ", ha detto il dignitario.

Nonostante il fatto che i detentori del debito abbiano perso tutto quando Trump ha congelato i conti, quando hanno attaccato le entrate petrolifere del Venezuela, gli investitori possono contare sulla Repubblica Bolivariana, ha ribadito il presidente Maduro.

Ha inoltre ratificato tutti i detentori del debito, gli investitori statunitensi, tutte le disposizioni che il governo nazionale ha per negoziare e rinegoziare e per adempiere a tutti gli impegni d'ora in poi. “Abbiamo le migliori relazioni. Sanno che siamo una buona paga, che siamo persone di parola, affidabili per l'attività finanziaria ed economica, lo sanno, e sanno che Trump ha fatto un grande danno ai loro investimenti, lo sanno perfettamente ", ha riferito VTV.

è stato un buon pagatore fin quando c'erano i soldi ... poi non poteva raccoglierli dall'albero degli zecchini d'oro

per le entrate petrolifere mi sembra che gli altri produttori si stanno facendo la guerra e a 40 /50 $$ non si fanno molti affari con il petrolio pesante


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NoToc

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Venezuela: Maduro chiede alla comunità internazionale un cambio di strategia per risolvere la crisi
Caracas, 04 gen 16:32 - (Agenzia Nova)- Uscito vincitore dalle elezioni parlamentari del 6 dicembre, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, è tornato a invocare un cambio di rotta da parte della comunità internazionale. Un invito che accompagnerà domani 5 gennaio l'esordio della nuova Assemblea nazionale (An), ultima delle istituzioni ufficiali a passare sotto il controllo del fronte chavista: un passaggio che - nonostante le censure di decine di paesi - consente a Maduro di delegittimare il ruolo del principale oppositore, Juan Guaidò, la cui presidenza dell'An aveva rappresentato la base legale per consegnargli la presidenza di interim del paese. In una lunga intervista rilasciata al giornalista franco-spagnolo Ignacio Ramonet e pubblicata dal quotidiano messicano "La Jornada" Maduro ha accusato l’Unione europea e i suoi Paesi membri di essere responsabili per l’astensionismo dell'opposizione alle ultime elezioni legislative venezuelane e ha invitato Bruxelles a usare la sua influenza per spingere una buona parte della destra venezuelana a fare politica istituzionale. L’appello arriva mentre dagli Stati Uniti giungono segnali distensivi da parte dell’amministrazione entrante di Joe Biden. (segue) (Vec)
© Agenzia Nova -
 

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Venezuela: Maduro chiede alla comunità internazionale un cambio di strategia per risolvere la crisi
Caracas, 04 gen 16:32 - (Agenzia Nova)- Uscito vincitore dalle elezioni parlamentari del 6 dicembre, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, è tornato a invocare un cambio di rotta da parte della comunità internazionale. Un invito che accompagnerà domani 5 gennaio l'esordio della nuova Assemblea nazionale (An), ultima delle istituzioni ufficiali a passare sotto il controllo del fronte chavista: un passaggio che - nonostante le censure di decine di paesi - consente a Maduro di delegittimare il ruolo del principale oppositore, Juan Guaidò, la cui presidenza dell'An aveva rappresentato la base legale per consegnargli la presidenza di interim del paese. In una lunga intervista rilasciata al giornalista franco-spagnolo Ignacio Ramonet e pubblicata dal quotidiano messicano "La Jornada" Maduro ha accusato l’Unione europea e i suoi Paesi membri di essere responsabili per l’astensionismo dell'opposizione alle ultime elezioni legislative venezuelane e ha invitato Bruxelles a usare la sua influenza per spingere una buona parte della destra venezuelana a fare politica istituzionale. L’appello arriva mentre dagli Stati Uniti giungono segnali distensivi da parte dell’amministrazione entrante di Joe Biden. (segue) (Vec)
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Anche la DEA ...
il Procuratore Generale William Barr ha accusato il Regime di “traffico di droga”, annunciando una ricompensa di 15 milioni di dollari per coloro che forniranno informazioni utili all’arresto di Maduro, accusato di reati quali “traffico di armi” e “narcoterrorismo”.

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Anche la DEA ...
il Procuratore Generale William Barr ha accusato il Regime di “traffico di droga”, annunciando una ricompensa di 15 milioni di dollari per coloro che forniranno informazioni utili all’arresto di Maduro, accusato di reati quali “traffico di armi” e “narcoterrorismo”.

Vedi l'allegato 586887
 

FNAIOS

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il Procuratore Generale William Barr ha accusato il Regime di “traffico di droga”, annunciando una ricompensa di 15 milioni di dollari per coloro che forniranno informazioni utili all’arresto di Maduro, accusato di reati quali “traffico di armi” e “narcoterrorismo”.

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E' noto che anche quello è tutto un complotto della stampa imperialista USA: è farina, non cocaina, è la CIA che sostituisce i pacchi.
 

La Zanzara

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Le accuse contro Maduro che sarebbero state investigate per anni dalle autorità federali negli Stati Uniti, sono state svelate giovedì scorso in una conferenza stampa trasmessa in streaming dalla giustizia USA.

Tuttavia, tutto questo stranamente sembra in contrasto con quanto riportato dal report ufficiale sui traffici di droga redatto dalla agenzia federale Drug Enforcement Administration facente capo al Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti (DEA) “National Drug Threat Assessment 2019” in esso infatti non nessuna menzione di traffico di droga dal Venezuela verso gli Stati Uniti. Anche l’ ultimo rapporto delle Nazioni Unite (Unodc) sulle droghe (World Drug Report 2019) non lancia alcuna accusa contro il Venezuela.

Singolare le conclusioni di questo giornalista che si stupisce della "non nessuna menzione" durante le indagini :bla::bla:
 

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