Maduro ha ipotecato il Venezuela in banca Putin/Xi e quando non ha pagato più le rate (non le cedole dei bonos), complice il calo del petrolio, Putin e Xi si sono iniziati (come da ipoteca) a mangiare il Venezuela che, geograficamente, è il giardino di casa del fu Trump.
Maduro fece il giro del mondo col cappello in mano quando il petrolio andò da 105 a 25 e trovò soltanto sorrisi: tutti sapevano dell'ipoteca e nessuno voleva mettersi contro Putin e Xi.
Trump dal canto suo non poteva permettere di avere the comunists at the gates, così ha rotto il cazzo come poteva, da coglione qual era ha imposto una serie di sanzioni con l'intento di bloccare le espropriazioni di Putin e Xi (come da ipoteca - Trump disse, riferendosi a Putin e Xi: "They mortgaged anything!"), e fra le sanzioni c'è finito di mezzo anche il canale bonos per evitare che qualcuno potesse finanziare Maduro per quella via. Trump si è anche inventato Guaidò, per bloccare le espropriazioni: ma Putin e Xi non potevano permettere che Trump gli cambiasse l'intestatario dell'ipoteca sotto il naso quindi hanno dato a Maduro pieno appoggio e ridotto così Guaidò allo stadio larvale.
Risultato: le sanzioni non sono servite a nulla, non so ormai quanta roba si siano portati via Putin e Xi, di certo nulla c'entra con chavismo, chiappismo e altre stronzate, sono tutte pappole usate da Maduro per distrarre il popolo dal fatto che lui e la sua cricca si sono pappati fior di miliardi di $, svenduto il Venezuela, e adesso a farne le spese è come al solito il popolo. In gioco ci stanno solo e soltanto i soldi, come sempre (qualcuno dei più nostalgici chavisti non si dà pace, incolpa altri del tradimento, ma evidentemente non ha letto niente altro che la stampa chavista).
Per questo non si è mosso mezzo mondo quando sono state bloccate le contrattazioni: perché sono stati gli USA, di fatto, a impedirle, e nessun fondo per quanto grande ha l'atomica o l'esercito.