Trump contro Maduro, ecco perché il narcotraffico sarebbe solo un pretesto
Fatto sta che l’immenso spiegamento di forze voluto da Trump ha sollevato dei sospetti: possibile che, in un momento di emergenza sanitaria simile, si sia pensato davvero di opporsi al narco-traffico impiegando mezzi così massicci? Ed ecco spuntare delle dichiarazioni di un funzionario del Pentagono, raccolte di Newsweek, il quale pare abbia affermato che il reale obiettivo dell’operazione è il rovesciamento del potere di Nicolás Maduro.
Il colpo di Stato compiuto da Jean Guaidò nel gennaio del 2019 non ha sortito gli effetti sperati, e si starebbe dunque cercando di tentare una nuova strada. Che la droga sia uno specchietto per le allodole ha spiegato molto bene Pino Arlacchi, che per cinque anni è stato il Direttore dell’Unodc (il programma antidroga dell’Onu):
“Non esiste, se non nella fantasia malata di Trump e soci, alcuna corrente di commercio illegale di narcotici tra Venezuela e Stati uniti. Basta consultare le due fonti più importanti sul tema, l’ ultimo rapporto Unodc sulle droghe (World Drug Report 2019) e l’ultimo documento della Dea (National Drug Threat Assessment 2019), la polizia antidroga americana (…). Il rapporto Onu che fornisce il quadro più dettagliato menziona il Messico, il Guatemala e l’Ecuador come le sedi di transito della droga verso gli Stati uniti. E l’assessment della Dea cita i celebri narcos messicani come i maggiori fornitori del mercato statunitense”.
Maria Mento
fonte:newnotizie.it 16/4/2020