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Ludicità
Dal latino "ludus" che significa "gioco", il termine indica la disposizione al gioco come espressione di un atteggiamento (inconsapevole o consapevole a seconda dell'età) ad affrontare i problemi con un gioioso senso della ricerca e della scoperta. La ludicità, come forma spontanea e naturale, è tipica dell'età infantile. E' proprio attraverso questo atteggiamento ludico che il bambino e la bambina compiono gran parte del loro processo educativo, soprattutto nella prima fase dell'infanzia. L'atteggiamento ludico appartiene all'uomo di ogni età, anche se spesso viene soffocato da una cattiva conoscenza delle valenze formative del gioco.
La ludicità è una valore che deve invece essere recuperato ed espresso in ogni fase della vita umana, come atteggiamento positivo di gioiosa curiosità nei confronti della realtà e quindi di crescita costante.
Nella attività sportiva con finalità educative di promozione umana il concetto di ludicità è stato assunto come valore da utilizzare e da riscoprire. Non a caso il termine "ludicità" ricorre costantemente nei programmi dell'attività ludico-motoria-sportiva e nei progetti per disabili, terza età, emarginati.
Il termine "ludicità" e il relativo concetto, attraversano tutte le età dell'uomo come elemento-valore da esprime o da rivalutare e quindi da riscoprire nella sua positività. Non è un caso che il termine "ludicità" non trova posto nei moderni dizionari, tutt'al più si trova, e non sempre, la parola "ludico" che è entrata nel vocabolario italiano solo dal 1946.
a quest'età stacco ancora patelle da dare ai granchi (se il mare è calmo, le do alle bavose)
quindi mi sa che continuo a fare quel che facevo a 6 anni. è la lucidità, che mi è sempre mancata.
a quest'età stacco ancora patelle da dare ai granchi (se il mare è calmo, le do alle bavose)
quindi mi sa che continuo a fare quel che facevo a 6 anni. è la lucidità, che mi è sempre mancata.