VOLEVO DIRE ALLE COSE BELLE, CHE ARRIVANO QUANDO MENO TE LO ASPETTI, CHE IO NON LE STO ASPETTANDO.

Ma leggi un po' cosa scrive l'Olanda....

.Lo scontro è frontale. Da una parte l'Italia, Salvini e Di Maio. Dall'altra l'Olanda.
Il caso "Sea Watch" rischia di creare l'ennesimo braccio di ferro internazionale.

Mentre l'Italia chiede all'Aja di farsi carico dei 47 migranti a bordo, dall'Olanda arriva un secco "no".

La motivazione è questa:
il governo olandese pretende una netta distinzione a livello europeo tra migranti economici e profughi.

Finché dunque non ci sarà una "chiara prospettiva per una soluzione strutturale" su come distinguere queste due categorie di immigrati,
l'Aja non intende "partecipare a misure ad hoc per lo sbarco".

"Quelli che non hanno diritto alla protezione internazionale devono essere mandati indietro immediatamente al loro arrivo ai confini europei",
si legge in un comunicato del ministero della Giustizia e della Sicurezza olandese rilanciato dalla Reuters.
 
Ieri.
StormoUccelli4.jpg
 
Ahahahahahahah ma chi li vota ?

Doveva essere una festa il congresso costitutivo di +Europa,
organizzato al Marriott Hotel di Milano lo scorso weekend con l’intento di individuare il nuovo segretario del neonato partito.

Ma le polemiche esplose nelle scorse ore rischiano di avvelenare il clima interno alla formazione alleata del pd.

Secondo le accuse di diversi attivisti, l’elezione di Benedetto Della Vedova alla leadership di +Europa
è stata condizionata dalla presenza di vere e proprie “truppe cammellate” mobilitate con l’obiettivo di portarlo alla vittoria.

Un sospetto che serpeggiava tra le fila di molti partecipanti al congresso già prima della votazione finale.
E che, al momento della proclamazione, si è trasformato in fischi e contestazioni.

Nel mirino sono finiti alcuni esponenti meridionali del Centro Democratico di Bruno Tabacci,
considerato vicino a Della Vedova e la cui lista è risultata la più votata.
Fra questi c’è Fabrizio Ferrandelli, partito dalla Sicilia con una delegazione di circa 200 persone per sostenere Tabacci.

Benedetto Della Vedova è stato eletto segretario con il 55,7 percento dei voti (1278)

Una vittoria che però non è andata giù a molti sostenitori di Cappato,
i quali hanno subito denunciato il ritorno a metodi tipici della Democrazia cristiana.

Secondo alcuni testimoni, tra la notte di sabato 26 e la mattina di domenica 27 sono arrivati a Milano
diversi pullman di persone provenienti dal Sud Italia con l’obiettivo di condizionare l’elezione del segretario.

Un racconto confermato nelle scorse ore anche da una testimonianza raccolta da Tpi:
“Mi sono iscritto pochi giorni fa” al congresso perché “me l’hanno chiesto e mi hanno suggerito chi andare a votare”,
ha dichiarato Giovanni, 65 anni, proveniente dal Cilento.

In cambio del voto, l’uomo avrebbe ottenuto viaggio e albergo pagati. C’è chi assicura che si tratterebbe di centinaia di persone.
Numeri alla mano, gli iscritti al congresso sono passati nell’ultimo giorno da 1817 a 2316.
 
Per loro sono fandonie....io non ho ancora capito con quale diritto parlano.

“E’ bastato un post apparso in una discussione del sito dell’Anpi della piccola Rovigo
a scatenare un putiferio in un’Italia che dovrebbe avere ben altri e più gravi problemi.
E’ un intervento scritto non so neppure da chi, ma ne prendiamo le distanze. Non rappresenta il nostro pensiero”.

Antonella Toffanello, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Rovigo cerca di gettare acqua sul fuoco.
Ma ormai la frittata è fatta perché sul sito dell’associazione è comparsa una frase che nega l’esistenza delle foibe.

Testuale:

“Eh sarebbe bello spiegare ai ragazzi delle medie che le foibe le hanno inventate i fascisti,
sia come sistema per far sparire i partigiani jugoslavi, che come invenzione storica.
Tipo la vergognosa fandonia della foiba di Basovizza…”.
“Era una discussione interna, non una dichiarazione ufficiale”

“È sconcertante e allarmante vedere come un’associazione che si vanta di tramandare la storia e la memoria,
neghi pubblicamente, attraverso i social, una tragedia immane come quella delle foibe, in nome di un’ideologia seguita ormai da pochi nostalgici bolscevichi”

“E’ vergognoso e inaccettabile quel post dal sapore negazionista”

“Farò un’interrogazione al governo. Vogliamo sapere come possa una sezione di un’associazione che riceve centinaia di migliaia di euro
di finanziamenti statali e locali permettersi di insultare le tante vittime del regime di Tito e i loro parenti”.
 
Vergognoso che possa esistere chi ancora la pensa così :

"si scatena il putiferio quando si cerca di difendere la fuffa. le foibe sono state utilizzate da bastardi.
prima fascisti poi comunisti, comunque delinquenti assassini. è un dato di fatto che nel dopoguerra
la propaganda storica di fascisti riciclati ha spostato l'attenzione sui secondi per evidenti fini politici:
cavalcare la giusta rabbia che montava a seguito degli esodi. se poi vogliamo accettare che il più assassino
sia chi ha infoibato un poveraccio in più beh, auguri."

"Ho insegnato storia nelle Superiori pe l'intera mia carriera scolastica e posso dire, senza tema di smentita,
che fino all'avvento del Primo governo Berlusconi, il nome foibe non compariva in nessun manuale scolastico
tra quelli a larga diffusione, con la sola eccezione del manuale di Giorgio Spini, che dedicava a quelle vicende mezza pagina.
Non c'è dubbio che su quelle tragiche uccisioni ci fu un silenzio vergognoso da parte degli storici,
non solo di quelli collegati al PCI, ma anche a quelli collegati alla DC, che sull'intera faccenda aveva molte cose sulle quali non le conveniva diffondersi.
Poi, che la faccenda delle foibe fosse una vendetta dei titini per quello che avevano, anni prima, combinato i fascisti, è fuori di dubbio,
però i comunisti massacrarono intere famiglie che, con i comportamenti dei fascisti, non avevano nulla a che fare.
Il post ricollegabile alla sezione dell'ANPI è segno che, per molta gente, non sono passati i decenni che, per fortuna,
ci separano da quei tragici fatti, e questo è l'aspetto più triste e, per certi versi, l'indicazione che c'è chi non vuole mai uscire
da un passato che sarebbe ora di consegnare agli storici, quelli veri."
 
Il reato d'ingiuria per motivi razziali non è più reato
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 2461/2019, prendendo atto delle depenalizzazioni intervenute
con il decreto "svuotacarceri" n. 7/2016, annulla senza rinvio la decisione del giudice di secondo grado
ed elimina anche le statuizioni civili, perché il delitto non è previsto dalla legge come reato.

Sulle statuizioni civili in particolare, la Corte precisa infatti che, come sancito nella Sezioni Unite n. 46688/2016:
"In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile
ai sensi del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice dell'impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è previsto dalla legge come reato,
deve revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili, fermo restando il diritto della parte civile
di agire "ex novo" nella sede naturale, per il risarcimento del danno e l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria civile."
 
Reato l'accesso abusivo del marito al profilo FB della moglie
La prima vicenda ha visto confermare la condanna nei confronti di un uomo per il reato di cui all'art. 615-ter c.p.,
da lui commesso tramite accesso al profilo FB della moglie utilizzando nome utente e password a lui noti.
In Cassazione, lo stesso si era difesa rilevando che la password gli era stata comunicata dalla moglie
e dunque avrebbe potuto dubitarsi dell'operatività della norma di cui all'art. 615-ter del codice penale.

Gli Ermellini, richiamando un caso analogo (Cass., sent. n. 52572/2017), ritengono che il fatto
che il ricorrente fosse a conoscenza delle chiavi di accesso della moglie al sistema informatico,
quand'anche fosse stata quest'ultima a renderle note offrendo in passato un'implicita autorizzazione all'accesso,
non esclude comunque il carattere abusivo degli accessi
sub iudice.


Mediante tali accessi, infatti, si è ottenuto certamente un risultato in contrasto con la volontà
della persona offesa ed esorbitante rispetto a qualsiasi possibile ambito autorizzatorio del titolare dello ius excludendi alias,
vale a dire la conoscenza di conversazioni riservate e finanche l'estromissione dall'account Facebook della titolare del profilo
e l'impossibilità di accedervi. Il ricorso va dunque dichiarato inammissibile.
 
Sconto sulla Tari per chi alleva polli
Precursore il caso delle "ecogalline" di Guardistallo.
Il percorso del piccolo comune del pisano è stato annoverato, qualche anno fa, fra le buone pratiche green.
Protagonista la gallina riciclona del progetto "Adotta una Cocca".
In sostanza chi alleva almeno quattro galline ha uno scontro del 15 per cento sulla Tari, la tassa dei rifiuti.
Inoltre le galline si nutrono degli scarti di cucina, cioè dell'umido, per questo allevarle diviene una pratica ecologica.

L'ultimo comune ad adottare questa pratica è stato Latronico, provincia di Potenza.
Il consiglio comunale ha stabilito uno sconto del 10% sulla Tari a chi possiede galline.
Con il prezioso aiuto dei pennuti, è stato calcolato che la percentuale di smaltimento di umido può arrivare fino a 150 chilogrammi all'anno.


Per accedere allo sconto sulla Tari sarà necessario possedere almeno 4 galline, con apposito codice stalla avicola rilasciato dall'Asp locale.
Sarà poi necessario l'assoluto rispetto di quanto prevede il regolamento di igiene urbana:
il pollaio andrà collocato al di fuori del centro abitato; condizione ultima, bisognerà essere in regola col pagamento dei tributi comunali.
 

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