VOLEVO DIRE ALLE COSE BELLE, CHE ARRIVANO QUANDO MENO TE LO ASPETTI, CHE IO NON LE STO ASPETTANDO.

Un'altra persona che fa dello sproloquio la sua virtù.

"nei prossimi 30-40 anni l’Europa avrà bisogno di almeno 50 milioni di immigrati, minimo.
Alcuni territori devono essere rigenerati. Quei territori devono vivere, l’economia deve andare avanti.
Bisogna saper guardare oggi al domani. Quindi dico 50 milioni… minimo".
 
Un detto cinese recita: se incontri un uomo che ha fame, non regalargli un pesce, ma insegnagli a pescare.

Caro ex Ministro, non è che trasferendo la fame dall'Africa all'Italia si risolverà qualcosa,
oppure Lei pensa che questo massiccio movimento di genti eterogenee sia dal punto di vista culturale che religioso, non avrà alcun esito?
Lei pensa che, stante la crisi senza fine, il continuo flusso di migranti non avrà alcuna ripercussione sull'ordine pubblico, l'economia, l'equilibrio sociale?
Lei è una sciocca!
 
Leggo con orrore che l' Europa ha territori che vanno "rigenerati" ?

E quali sarebbero ?

Fosse per me bisognerebbe spingere per la cosidetta decrescita,
la Terra non potrà permettere la vita decente di 7 miliardi di persone,
e se la decrescita fosse già cominciata in modo naturale dovremmo annularla
perchè gli africani tenderanno a far diventare 10 miliardi la popolazione mondiale entro pochi anni ?
 
"Con 38 posti l’Italia va in tilt?".

No, va in tilt l'Africa che infatti è l'unico continente che non riesce a trovare una via di sviluppo.

Dal dopoguerra ha quintuplicato la popolazione ma non ha quintuplicato le risorse,
ed è immorale mettere al mondo figli senza avere la possibilità di farli vivere decentemente.

L'Africa è condannata da lotte tribali, satrapi e corruzione.

Inoltre, in Europa, ci sono territori, tra questi l'Italia, che sono fin troppo abitati e che non devono affatto essere ripopolati.
 
Eccone un altro ...e già. Bello parlare, ma sono i fatti che contano. Ospitane uno. Prova.

"Ospitali nella tua villa se ti piacciono tanto".

"Mi va il sangue alla testa. Ma che discorso è ?

Io pago le tasse e a questo becerume demagogico non mi rassegno.
Questa guerra del basso contro il basso, aizzata per accendere i peggiori istinti e raggranellare due voti, è miserabile.
Siamo meno cinici di quel che ci piace sostenere".
 
Lo storico Niall Ferguson, docente a Stanford e Harvard, sulla questione migratoria ha le idee molto chiare:
"Più si aprono le porte dell'accoglienza, più migranti arriveranno".

Una "lezione" quella di Ferguson che spiega bene anche il nuovo orientamento che sta seguendo il Viminale con la chiusura dei porti.

"La realtà è che tutti stanno tirando su le frontiere nazionali perché non hanno fede in quella europea.
Credo che sia un processo inarrestabile. Italia, Spagna, Grecia. E se l'Italia restringe gli accessi,
allora i trafficanti vanno in Spagna finché il governo di sinistra a Madrid non cade per la pressione dell'opinione pubblica. [...]
In queste circostanze il percorso dell' integrazione europea è probabilmente terminato.
La sola vera domanda riguarda la velocità della disintegrazione", spiega in un'intervista al Corriere.

A questo punto Ferguson punta il dito contro la cancelliera tedesca, Angela Merkel:
"Questo èl'effetto domino del populismo. In questo l' eredità di Angela Merkel è davvero negativa,
perché nel momento della crisi nel 2015 la cancelliera tedesca agì in maniera unilaterale senza consultare gli altri".

Poi lo storico spiega cosa c'è dietro lo sbarco e l'arrivo di questi migranti e soprattutto sottolinea il business degli scafisti:
"I trafficanti gestiscono un grosso giro d' affari e cercheranno sempre di passare.
Cercano persino di far attraversare la Manica ai migranti in inverno, incredibilmente pericoloso.
Un sondaggio di Pew pubblicato di recente mostra come le attitudini degli europei verso l'immigrazione
siano notevolmente più ostili di quelle degli americani. Gli elettori più trumpiani del mondo sono gli europei".

Infine rivela l'amara verità che emerge dai suoi studi:
"È semplice: più ne prendi e più ne verranno. La cosa moralmente giusta è salvare il bambino che affoga.
Ma ogni volta che c'è un salvataggio i trafficanti ricevono il messaggio che la strada è aperta. Non ci sono risposte facili".
 
Applicare le stesse regole Svizzere. Questo intervento deve essere a pagamento.

PASTURO – Questo pomeriggio poco prima delle 13 l’elicottero del soccorso alpino
si è librato in volo da Como per dirigersi sopra il Grignone.
L’allarme è scattato alle 12.50 per quello che sembrava un malore a un escursionista,
lungo un sentiero circa 200 metri in linea d’aria a valle rispetto al rifugio Brioschi.

Codice giallo – ossia mediamente critico per la salute del paziente,
i tecnici del soccorso alpino si sono trovati a dover dare una mano a un 29enne nei guai
perché bloccato e nel panico, avendo intrapreso l’avventura su neve e ghiaccio senza ramponi.

Verricellato, lo “sprovveduto” è stato riportato a valle.
 
"Il regolamento di dublino è stato firmato da un governo non eletto e ora ritengo giusto il diniego
dal proseguire su questa strada del nuovo governo che ha vinto le elezioni democraticamente.
Il popolo italiano si è già espresso su questa questione mandando a casa la banda di cialtroni
che si era impadronita del nostro paese con una furbata.
Ora il pd e la sinistra ha ricominciato la solita passerella mediatica affittando addirittura un gommone
per andare a verificare chi fossero i richiedenti asilo e sincerarsi delle loro condizioni di salute.
L'avessero fatto anche per i terremotati che sono tutt'ora sotto la neve e il freddo avrei potuto capirne le motivazioni
ma qui sembra che per la sinistra esistono solo i migranti, è questo che ha creato un abisso tra la sinistra e il popolo che difficilmente colmeranno.
Martina attuale segretario pro- tempore del pd ha riferito che ha constatato la minore età dei profughi guardandoli negli occhi ,
invece che 18enni hanno 17 anni e mezzo. Mi viene da sorridere......“

 
Ripugnante....il nuovo che avanza ?????? E questo perchè capita ?
Perchè i maschi hanno degli istinti animaleschi e così si prova ad evitare ..........
E da noi ? .....tutto tace. Guai a parlarne.....e noi ne abbiamo tanti da questi paesi.

L’allarme questa volta non viene dall’Africa centrale e meridionale, lì dove tale pratica è diffusa, bensì direttamente dalla Gran Bretagna.

Quello che internazionalmente è conosciuto con il nome inglese di breast ironing,
altro non è che una vera e propria forma di tortura praticata a ragazzine appena adolescenziali: la stiratura del seno.

Al pari dell’infibulazione, è un’orrenda piaga volta a cancellare la femminilità alle ragazzine
per evitare di essere oggetto delle attenzioni maschili.
Ed oggi tale pratica avviene tra alcune comunità di emigrati africani presenti nel Regno Unito.

L’allarme lanciato in Gran Bretagna
Sempre più scuole nel Regno Unito notano scottature e ferite all’altezza del petto in alcune ragazze di origine africana.
Durante i controlli di routine, professori e medici notano tracce del breast ironing e l’età delle ragazzine
coinvolte è molto bassa: si va dagli 8 ai 13 anni.

Per questo da Londra adesso si preme per un’educazione in grado di fermare questa terribile pratica.
La piaga dello stiramento del seno è un qualcosa infatti che viene compiuto non per rituali o per “tradizione”,
bensì per la convinzione da parte di alcune donne che in tal modo si evitino rischi per le figlie o le nipoti.


Un problema quindi educativo, che parte dallo stesso mondo femminile e dalle comunità africane che anche in patria praticano questa triste usanza.
Non appena si nota il primo gonfiore del seno, alle ragazzine si passa sul petto un ferro da stiro oppure una pietra molto calda.
Per le povere malcapitate, sono dolori atroci ma anche rischi: ustioni, ferite, infezioni ed altri problemi
possono essere alla base di futuri disturbi pericolosi per la salute.
Senza contare ovviamente il fatto psicologico: molte di loro, inevitabilmente, rimangono traumatizzate.

Da Londra all’Essex, dal West Midlands allo Yorkshire, sono diversi gli istituti scolastici primari e secondari
in cui le ferite da stiramento del seno sono evidenti in diverse ragazzine di origine africana.
Per questo adesso le associazioni locali chiedono al governo di intervenire.
A livello penale, ovviamente esistono già delle pene per chi infligge lesioni ad un minore.
Ma, come detto, è sul fronte dell’educazione che si vuole necessariamente intervenire.
Bisogna, in particolare, far capire a nonne e madri che la pratica dello stiramento del seno è dolorosa e barbara.
E che i rischi per le proprie nipoti e figlie derivano più dalle lesioni fisiche e psicologiche da loro procurate, che dalle possibili future attenzioni dei maschi.

Dove viene maggiormente praticato il breast ironing
Così come l’infibulazione, anche lo stiramento del seno viene ritenuto una pratica diffusa soprattutto nel centro e nel sud del continente africano.
Tra Camerun, Benin, Costa d’Avorio, ma anche Congo e parte dell’Etiopia, sono diverse le tribù
dove le stesse donne incoraggiano a stirare il seno alle ragazze appena adolescenti.

Chi tra loro emigra in Europa, continua a praticare il breast ironing.
Il problema nel vecchio continente emerge negli ultimi anni in Gran Bretagna,
ma non è da escludere che in altri paesi europei le ragazzine vengano sottoposte a questa autentica tortura.
 
Come l'hanno presa male.....uuuuuuhhhhhhh dolore.

Sì all’assistenza a bordo, no allo sbarco.

È questa la posizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul caso della nave Sea Watch 3,
con la Cedu che ha chiesto al governo italiano di “adottare tutte le misure necessarie, il prima possibile, per fornire
ai migranti (clandestini) a bordo della Sea Watch 3 “adeguate cure mediche, cibo, acqua e generi di prima necessità”,
ma “non” accoglie “la richiesta dei ricorrenti di essere sbarcati“.

La presa di posizione proviene da una sezione della Corte, che ha deciso di concedere la misura provvisoria richiesta
riguardante la nave Sea Watch 3, attualmente ancora al largo di Siracusa.
 

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