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BASILEA (MF-DJ)--L'economia globale continua a crescere con un ritmo "molto forte", ma permangono rischi al ribasso su tale scenario. E' quanto dichiara il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet in occasione della conferenza stampa al termine della riunione del gruppo dei G10 presso la Banca dei regolamenti internazionali a Basilea, aggiungendo che i rischi, "chiaramente al ribasso", sono dovuti agli alti prezzi sul petrolio, sulle commodities, sui beni alimentari e al ritorno della turbolenza finanziaria globale. "C'e' il pericolo di effetti secondari sull'inflazione" con il rischio sui prezzi a livello globale "al rialzo". "L'impatto sull'economia reale" della turbolenza sui mercati finanziari "deve ancora essere pienamente 'compreso'", ha inoltre aggiunto Trichet. Le economie emergenti sono state largamente "non toccate" dalle turbolenze e mostrano dinamiche che colpiscono molto. "Le banche centrali continueranno a monitorare da vicino il funzionamento dei mercati monetari" red/est/agp (END) Dow Jones Newswires January 07, 2008 08:16 ET (13:16 GMT) Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.
(ANSA) - BASILEA, 7 GEN - Per la crescita, ha più volte ribadito Trichet, ci sono rischi al ribasso, così come per l'inflazione esistono rischi al rialzo. "Parlare di stagnazione però - ha aggiunto rivolgendosi a chi gli chiedeva se questo fosse uno dei rischi - non è corretto, non è la parola giusta". I rischi per la crescita sono legati in primo luogo al petrolio, che si farà sentire anche sull'inflazione, e poi alla crisi dei mercati, anche se non è ancora chiaro se avrà o meno ripercussioni sull'economia reale. Trichet ha poi fatto riferimento ai tanto temuti "effetti secondari", di cui più volte ha chiesto di evitare che si materializzino nelle vesti di presidente della Bce. Il riferimento è agli aumenti salariali. In Germania, termometro europeo, si aprirà a giorni la trattativa per i salari dei dipendenti di Stato e dei comuni.(ANSA).
(ANSA) - BASILEA, 10 GEN - "Chiedete a Ben Bernanke. Ma considerate che siamo tutti interdipendenti". Così il portavoce del G10, Jean-Claude Trichet ha dribblato, nel corso della conferenza stampa che segue il meeting dei governatori del G10, le domande sul rallentamento dell'economia statunitense e su una sua possibile recessione. (ANSA).
(ANSA) - BASILEA, 7 GEN - Le banche centrali restano "all'erta" per l'andamento del mercato monetario e le tensioni che si sono verificate in seguito alla crisi dei mutui subprime statunitensi. Lo ha assicurato il portavoce del G10, Jean-Claude Trichet evidenziando come le tensioni sui mercati potrebbero avere riflesso sull'economia reale, anche se questa è una domanda ancora senza una risposta esatta. Infatti - ha spiegato Trichet - non è ancora chiaro e quindi non è possibile dire con certezza se la crisi dei mercati avrà un impatto sull'economia reale. L'unica cosa certa è che ci "sono comunque chiaramente rischi al ribasso". Trichet ha quindi spiegato che le significative correzioni del mercato in atto sono "un processo che ha origine fuori dal mercato monetario e che si riflettono su di esso. Noi abbiamo la capacità, e l'abbiamo dimostrato, di mantenere il controllo del mercato monetario, ma non abbiamo mai detto che possiamo cambiare la situazione. Ci prendiamo cura di quello che possiamo tenere sotto controllo. Noi siamo responsabili per il mercato monetario e in questo segmento abbiamo supportato la normalizzazione". (ANSA).
ANSA) - BASILEA, 7 GEN - Le banche centrali "continueranno a monitorare da vicino il mercato", dove ci sono ancora tensioni. Lo ha detto il portavoce del G10 Jean-Claude Trichet, osservando come "l'azione coordinata delle banche centrali è stata utile, continueremo, così come già è avvenuto in passato ad essere in contatto costante. Siamo soddisfatti del lavoro fatto e rimarremo in contatto".