Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (1 Viewer)

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veilfast

Forumer storico
Borsa Usa termina in calo su cautela Fed su tassi

I listini azionari Usa concludono la seduta in ribasso per il terzo giorno consecutivo dopo che funzionari della Federal Reserve hanno gettato dubbi sulla possibilità di nuovi tagli dei tassi di interesse.
Il paniere delle blue chip Dow Jones <DJI> perde lo 0,53% a 12.200,26 punti, l'indice allargato S&P 500 <SPX> lo 0,76% a 1.326,45, mentre l'indice composito Nasdaq <IXIC> segna un più netto calo cedendo l'1,33% a quota 2.278,75.
 

dona46

Forumer storico
oltre agata anche i mercati sono malati

Per il terzo giorno consecutivo gli indici azionari americani hanno perso terreno, dopo aver visto sfumare miseramente il tentativo di rimbalzo compiuto nelle prime ore della seduta di ieri. Per capire cosa ci aspetta ora dopo l'ennesimo calo, abbiamo rivolto un paio di domande a Valerio Peracchi, Analista tecnico e Socio Ordinario Siat.







Valerio Peracchi, “L'Analisi tecnica”, contenente una previsione aggiornata “real –time” dopo la vicenda dei mutui subprime e 9 titoli per battere il mercato. Clicca qui


Per la terza seduta consecutiva ieri Wall Street ha perso terreno, annullando l'intero rialzo della scorsa settimana e spingendosi anche più in basso. Come valuta questa nuova flessione del mercato?

Dal punto di vista puramente tecnico, non siamo ancora in un mercato “orso” (sto continuando a ripeterlo), ma, al tempo stesso e asetticamente, devo riconoscere che il mercato soffre di qualcosa… è “malato” insomma.
Lo S&P500, dopo il delirio del “lunedì fantasma” come l'avevo battezzato (Europa a -6% con Wall Street chiusa!), era riuscito a rimbalzare ma si è improvvisamente arenato a quota 1395 punti con la chiusura di venerdì… e fin lì ci poteva stare.
Era una zona ad altissima “resistenza”.
Le strade erano due:
o valicava quota 1400 e andava a 1420 e stornava fino a 1390 circa, per poi riprendere la salita;
oppure prendeva la “rincorsa”, cioè tornava a 1370 per sferrare l'attacco a 1400 col “fiato meno corto”.
Erano le due soluzioni che mi attendevo… forse troppo ottimisticamente?... Entrambe non mi avrebbero stupito.
Lo stupore, piuttosto, mi è derivato dal fatto che abbiamo fatto questo ampio movimento correttivo (circa 70 punti), con gli indicatori che erano appena “girati” in positivo!
Questo mi lascia molto riflettere….


E dove la portano le sue riflessioni? Dobbiamo abbandonare la speranza di una risalita dei listini per ora? E' bene prepararsi al peggio?


O è l'ultima “trappola” del mercato e l'eventuale tenuta della fascia 1300/1320 punti per l'S&P500 ce lo dirà presto (ma la reazione dovrà essere violentissima) oppure davvero potremmo entrare in una fase di mercato tendente in maniera più decisa verso il basso, rammentando che gli USA da inizio anno si sono comportati meglio dell'Europa e la perdita più grossa è arrivata solo martedì scorso.
D'altro canto se a 1400 c'era la barricata, a 1320/1300 vi è una linea Maginot di ferro.
I prossimi giorni, in definitiva, potrebbero davvero essere decisivi… per il 19 di febbraio c'è sempre il famoso set-up che è ancora validissimo.
Da lì in poi, potrebbe esserci una forte accelerazione e probabilmente ci indicherà la tendenza principale dell'anno.


*L'intervento è stato realizzato ieri, subito dopo la chiusura dei listini americani, con l'aiuto di Valerio Peracchi, analista tecnico e socio ordinario Siat.

Disclaimer: i pareri e le conclusioni presenti in questo testo sono dell'intervistato e non sono attribuibili ad altri soggetti.
 

dona46

Forumer storico
mercati asiatici

Viaggiano sottotono i pochi listini asiatici aperti in coincidenza alla lunga pausa per il capodanno lunare, appesantiti dalla nuova retrocessione di Wall Street e dal timore di rallentamento della domanda dei consumatori Usa.


Difficoltà dal lato dell'offerta sudafricana mantengono le quotazioni del platino sul record di tutti i tempi oltre i 1.800 dollari l'oncia, mentre le quotazioni del greggio scivolano al di sotto degli 87 dollari il barile, in prossimità dei minimi dell'ottobre scorso sempre per via dello spettro di una recessione negli Usa.


Le festività per il nuovo anno lunare riducono fortemente lo spessore degli scambi - sono infatti ferme fino a lunedì prossimo le piazze di Shanghai, Hong Kong, Seul, Taiwan, Singapore, Indonesia e Malesia.


A Tokyo l'indice Nikkei (notizie) termina con un progresso di 0,8%, tornando oltre la parità grazie all'exploit del titolo Softbank (Xetra: 891624 - notizie) .


Risale decisamente dai minimi la piazza di Sidney grazie al recupero di Bhp Billiton (Londra: BLT.L - notizie) , tornata in positivo mentre viaggia in frazionale calo l'oggetto dell'offerta ostile Rio Tinto (Stoccarda: 855018 - notizie) .


Accentua infine la discesa l'azionario di Bombay, che arriva a cedere 1% tra scambi comunque privi di direzionalità a fronte del vuoto di spunti dagli altri listini Asia Pacifico.
 

veilfast

Forumer storico
Re: oltre agata anche i mercati sono malati

dona46 ha scritto:
Per il terzo giorno consecutivo gli indici azionari americani hanno perso terreno, dopo aver visto sfumare miseramente il tentativo di rimbalzo compiuto nelle prime ore della seduta di ieri. Per capire cosa ci aspetta ora dopo l'ennesimo calo, abbiamo rivolto un paio di domande a Valerio Peracchi, Analista tecnico e Socio Ordinario Siat.







Valerio Peracchi, “L'Analisi tecnica”, contenente una previsione aggiornata “real –time” dopo la vicenda dei mutui subprime e 9 titoli per battere il mercato. Clicca qui


Per la terza seduta consecutiva ieri Wall Street ha perso terreno, annullando l'intero rialzo della scorsa settimana e spingendosi anche più in basso. Come valuta questa nuova flessione del mercato?

Dal punto di vista puramente tecnico, non siamo ancora in un mercato “orso” (sto continuando a ripeterlo), ma, al tempo stesso e asetticamente, devo riconoscere che il mercato soffre di qualcosa… è “malato” insomma.
Lo S&P500, dopo il delirio del “lunedì fantasma” come l'avevo battezzato (Europa a -6% con Wall Street chiusa!), era riuscito a rimbalzare ma si è improvvisamente arenato a quota 1395 punti con la chiusura di venerdì… e fin lì ci poteva stare.
Era una zona ad altissima “resistenza”.
Le strade erano due:
o valicava quota 1400 e andava a 1420 e stornava fino a 1390 circa, per poi riprendere la salita;
oppure prendeva la “rincorsa”, cioè tornava a 1370 per sferrare l'attacco a 1400 col “fiato meno corto”.
Erano le due soluzioni che mi attendevo… forse troppo ottimisticamente?... Entrambe non mi avrebbero stupito.
Lo stupore, piuttosto, mi è derivato dal fatto che abbiamo fatto questo ampio movimento correttivo (circa 70 punti), con gli indicatori che erano appena “girati” in positivo!
Questo mi lascia molto riflettere….


E dove la portano le sue riflessioni? Dobbiamo abbandonare la speranza di una risalita dei listini per ora? E' bene prepararsi al peggio?


O è l'ultima “trappola” del mercato e l'eventuale tenuta della fascia 1300/1320 punti per l'S&P500 ce lo dirà presto (ma la reazione dovrà essere violentissima) oppure davvero potremmo entrare in una fase di mercato tendente in maniera più decisa verso il basso, rammentando che gli USA da inizio anno si sono comportati meglio dell'Europa e la perdita più grossa è arrivata solo martedì scorso.
D'altro canto se a 1400 c'era la barricata, a 1320/1300 vi è una linea Maginot di ferro.
I prossimi giorni, in definitiva, potrebbero davvero essere decisivi… per il 19 di febbraio c'è sempre il famoso set-up che è ancora validissimo.
Da lì in poi, potrebbe esserci una forte accelerazione e probabilmente ci indicherà la tendenza principale dell'anno.


*L'intervento è stato realizzato ieri, subito dopo la chiusura dei listini americani, con l'aiuto di Valerio Peracchi, analista tecnico e socio ordinario Siat.

Disclaimer: i pareri e le conclusioni presenti in questo testo sono dell'intervistato e non sono attribuibili ad altri soggetti.

:) Giorno io posso offrire un pò di
1202372661speziate.jpg
i malati non guariscono ma almeno traggono un pò di beneficio almeno spero :) abbracci x tutti
:)
 

dona46

Forumer storico
macroeconomia

Macroeconomia
Oggi l'ettesa è per vedere quale saranno le decisioni di BofE e BCE. Alle ore 13 si riunisce infatti la Bank of England che dovrebbe ridurre i tassi di interesse di un quarto di punto dal 5,5% al 5,25% mentre alle 13:45 toccherà alla BCE esprimersi sul costo del denaro, per il quale non è atteso alcun intervento; a seguire la conferenza stampa del presidente Trichet. Sul fronte macro, prima dell'apertura dei listini Usa saranno diffuse le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (attese in flessione a 340mila unità dalle 375mila della settimana precedente) mentre alle 16:00 si conoscerà l'indice relativo alle vendite di case in corso che a novembre aveva evidenziato un calo del 2,6%.
 

ettore_61

?????????????????????
Re: invece di poltrire

dona46 ha scritto:
aggiorniamo il grafico dell'S&PMIB?

graaaaaaaaaaaaaaaaaaaazie

Ciao zietta, ninetto

Zietta, scusami ma saro latitante stamattina...... chiedi al guru .... :lol: :lol: :lol:

Nnetto, tutto bene? ..... dimmi di si.
:up:
 

veilfast

Forumer storico
Re: invece di poltrire

ettore_61 ha scritto:
Ciao zietta, ninetto

Zietta, scusami ma saro latitante stamattina...... chiedi al guru .... :lol: :lol: :lol:

Nnetto, tutto bene? ..... dimmi di si.
:up:


Ti abbraccio :) amico mio ...
ti scrivo in privato.
 

dona46

Forumer storico
aggiornamenti S&P

Quotazioni

S&P / MIB INDX


S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori


Il future S&PMib (Milano: notizie) scende in area 33700 per poi consolidare in questa prima parte della seduta al di sopra di quei livelli. Il supporto critico per il breve e' leggermente piu' basso dei minimi odierni, in area 33550/600. Discese sotto quella soglia attiverebbero un ribasso con target a 33000 circa. Oltre 33950 verrebbe al contrario inviato un primo segnale positivo, che troverebbe poi conferma oltre 34200. La rottura di 34200 completerebbe un piccolo doppio minimo, visibile sul grafico intraday, con target a 34500 circa. Attenzione: se verso il basso la violazione di area 33550/600 rappresenterebbe gia' un segnale significativo in ottica temporale estesa, al quale potrebbero fare seguito movimenti anche al di sotto dei minimi di gennaio, per avere un segnale rialzista della stessa portata sara' necessario attendere la rottura dei 35150 punti. Fino a quel momento quindi la strategia rimane quella di ricercare livelli di vendita anche in caso di I





rimbalzi.

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