2 giugno 2011 - LONG e SHORT

cattive notizie arrivate da Societè Generale che ha ribadito la raccomandazione “sell” sul titolo, con un prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 7,3 a 3,7 euro. Gli analisti ritengono che il prezzo di Fiat in Borsa sarà determinato sia dai problemi legati al debito sovrano italiano che dagli spunti specifici legati ai fondamentali. La banca fancese ha rivisto al ribasso le previsioni sul mercato automobilistico, con una riduzione in media del 10% degli utili per il 2012.
 
Fmi, ultimatum Usa all'Europa
"Se non agite catastrofi a catena"


Duro intervento del ministro del Tesoro Usa Geithner a Washington contro l'inerzia europea. Tremonti: conti italiani in ordine. Draghi: allarme crisi, nel mondo 205 milioni senza lavoro dal nostro inviato ELENA POLIDORI

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WASHINGTON - Un dialogo tra sordi. Cresce il pressing degli Usa sull'Europa perché i governi e la Bce "facciano squadra", in modo da risolvere presto e bene la crisi del debito. Gli europei assicurano che faranno di tutto per risanare i conti e rafforzare il fondo salva-Stati, ma i tempi sono lunghi, mentre la crisi di Atene si aggrava. Così, il ministro americano Tim Geithner approfitta del palcoscenico del Fmi per dare una sferzata ai colleghi Ue: "I rischi legati alla crisi del debito sono catastrofici", avverte. C'è il pericolo di "default a cascata" e pure di "un assalto alle banche". Il prossimo presidente della Bce, Mario Draghi, fa un appello ai governi: si diano da fare. Perciò, "rafforzino i bilanci, rilancino la competitività con riforme strutturali da attuare in tempi stretti". Parlando al Comitato per lo Sviluppo, fornisce anche un numero-choc sui disoccupati: nel mondo ce ne sono 205 milioni e senza ripresa aumenteranno. Le "conseguenze sociali" della crisi rischiano di essere enormi. Preoccupato, il ministro italiano Giulio Tremonti sostiene che l'Europa ce la può fare a risollevarsi, ma solo "con interventi straordinari". Dal suo osservatorio, l'Italia ha i conti "in assoluta sicurezza". E soprattutto, "è vista meglio all'estero che dentro i confini nazionali". Certo, deve "fare di più per la crescita" e per riuscirci serve "un'azione collettiva".

Pressati dalle turbolenze dei mercati che rischiano di far ripiombare il mondo in una nuova recessione, i ministri e i governatori cercano di trovare i rimedi. Il Fmi raccomanda ai Paesi europei di fare "tutto il necessario" per superare la crisi. L'Imfc, il suo braccio politico, in una nota, reclama "un'azione decisiva" per affrontare i pericoli che minacciano la stabilità globale: "L'economia è in una fase pericolosa", si legge nel testo. Così le tensioni, anziché affievolirsi, restano forti. Si diffonde la voce, subito smentita, di un imminente default della Grecia. Categorico il ministro inglese George Osborne: "Qui nessuno ha presentato un piano". La Banca centrale di Atene scongiura però le autorità di fare presto con le riforme pena "effetti drammatici". E il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, rinnova il suo ammonimento: una uscita di Atene dall'euro avrebbe "un effetto-domino".

Anche l'Italia, l'altro focolaio di crisi dell'Eurozona, viene incalzata dai partner. Il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble chiede al governo Berlusconi di attuare subito la manovra. "E' problematico annunciare misure e poi non metterle in pratica. Così si perde la fiducia dei mercati. E la fiducia al momento è la cosa più importante. E' la risorsa che scarseggia di più". Stesse insistenze anche per la Spagna, che pure soffre. A sostegno di Roma e Madrid scende in campo il commissario Ue, Olli Rehn. "Italia e Spagna hanno imboccato la strada per ridurre il debito".

Ma Geithner insiste. Ai microfoni dell'Imfc lancia l'allarme: la crisi del debito e le tensioni sulle banche del Vecchio Continente sono "il rischio più serio che l'economia mondiale si trova ad affrontare".
(25 settembre 2011) © Riproduzione riservata


 
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[Reuters] Ford downgrades outlook for China car market growth -exec

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[600104.SS DAIGn.DE VOWG_p.DE 7201.T GM.N 7203.T F.N 000625.SZ]

BEIJING, Sept 26 (Reuters) - Ford Motor &lt;F.N&gt; has
downgraded<br>its

growth projection for China's car market this year, to about<br>five

percent, after Beijing stripped away most of its policy<br>incentives,

a senior executive said on Monday.<br>&quot;What we said going into the
year was that we thought China<br>would grow 5 to 10 percent. We said

that back in December and in<br>fact it's quite closer to 5
percent,&quot;

Joe Hinrichs, president of<br>Ford's Asia and Africa operations, told

reporters in Beijing.<br>Sales of passenger cars might pick up a

little in the fourth<br>quarter as typically happens in China, but

full-year growth<br>would still be around the 5-6 percent range, said

Hinrichs.<br>Hinrichs did not offer a projection of Ford's own
sales<br>growth

for the year, but its sales fell 7.2 percent in the first<br>eight

months, largely due to weak demand in the commercial<br>vehicle

segment, while the overall market grew 3.3 percent.<br>China's overall

vehicle market sizzled in 2010 with 18<br>million units sold. But it

has now reverted to a more subdued<br>growth pattern after the

government ended tax incentives for<br>small car sales and subsidies

for van buyers in rural areas.<br>From January to August, passenger

car sales climbed merely 6<br>percent, after jumping 33 percent and 52

percent, respectively,<br>in 2010 and 2011. Commercial vehicle sales

were hit especially<br>hard, with sales down 4.8 percent.<br>Ford

makes Focus, Mondeo, X-Max and Fiesta models in China<br>in

partnership with Chongqing Changan Automobile Co
&lt;000625.47&gt;<br>and

Mazda Motor &lt;7261.T&gt;. Ford lags General Motors &lt;GM.N&gt;
and<br>Volkswagen

AG &lt;VOWG.DE&gt; which came to the country earlier.<br>In April,

Ford unveiled an aggressive plan to bring 15 new<br>vehicles, double

its dealerships from 340 and add 1,200 new jobs<br>in China by 2015.

[ID:nL3E7FF0D0]<br>That, according to Will Periam, strategy director

for Ford's<br>Asia Pacific and Africa operations, would enable the

company to<br>compete in about 50 percent of the overall market

segments in<br>China, up sharply from 22 percent currently.

[ID:nL4E7K303T]<br>Some of the new models, including the upgraded

Focus, will<br>go into production from 2012 at a $490 million new

factory in<br>the southwestern Chinese city of Chongqing.<br>Ford and

Hyundai Motor &lt;005380.KS&gt; are the only major global<br>auto

makers that do not have a luxury brand among their<br>offerings in

China.<br>There is no timetable for Ford to bring its Lincoln model
to<br>China

while its current focus is to revitalise the vintage brand<br>in the

United States, said its chief executive, Alan Mulally.<br>There is

also no specific plan for China sales of its<br>plug-in hybrid

crossover vehicle C-MAX Energi, which it will<br>roll out in Canada

and the U.S. in the first half of next year,<br>Mulally said during a

visit to China to break ground for the<br>automaker's $350 new

transmission plant.<br>Beijing has declared the electric vehicle

industry a top<br>priority, earmarking $1.5 billion a year for the

next 10 years<br>to transform the country into one of the leading

producers of<br>clean vehicles.<br>But customers so far remain

unimpressed by the high cost,<br>limited range and lack of charging

infrastructure for the<br>vehicles.<br>Still, Nissan Motor
&lt;7201.T&gt; is

committed to selling its<br>locally made electric Venucia in China in

2015, joining the<br>likes of GM, Volkswagen and Daimler
&lt;DAIGn.DE&gt; to

explore<br>alternative energy opportunities in the
country.<br><br>(Reporting

by Fang Yan and Ken Wills)<br>(([email protected])(86 10

6627 1233)(Reuters<br>Messaging:
[email protected]))<br><br>Keywords:

FORD CHINA/

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Grecia: slitta decisione su tranche di aiuti da 8 mld €

Finanzaonline.com - 26.9.11/14:31

L'Europa rinvia ancora gli aiuti alla Grecia. Secondo quanto riferito dal portavoce del commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, la tranche di aiuti da 8 miliardi di euro destinati al Paese non potrà ricevere il via libera entro il vertice Ecofin del 3-4 ottobre come in precedenza stimato. Il portavoce ha chiarito che gli aiuti non potranno essere sbloccati fino a quando Fmi, Bce e Ue non avranno verificato e decretato l'attuazione degli impegni presi dal governo di Atene.
 

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