No, ti dirà che «il rischio non è convenienza» e dietro lì si trincererà fino alla fine dei tempi
No, non è peregrino, semplicemente devi essere consapevole che il gamma che credi di risparmiare è in realtà controbilanciato dal maggior rischio che corri seguendo la strada della replica sintetica rispetto all'acquisto dell'opzione (di cui il liquidity hole è solo l'aspetto più evidente).
Ti faccio un altro esempio (preso da un caso reale e recente che non sarà difficile indovinare ma non è importante) in cui non puoi cavartela con le opzioni "vere".
Supponi una Società
A che ha c.ca il medesimo merito di credito della Società
B ma vuole emettere un titolo di debito elargendo al mercato un interessante premio per invogliare la sottoscrizione: guarda al merito di credito della Società
A e decide di quantificare questo premio in
x bps.
A quel punto tu sei un
trader e vuoi approfittare di questo premio: a bocce perfettamente ferme, è facilissimo quello che devi fare, ovvero vendere l'emissione a mercato di
A e partecipare al collocamento di
B, in modo da lucrare lo
spread (tralascio tutti i problemi di dimensionamento dell'
hedging in funzione della durata, il
lag pre-quotazione dal collocamento etc. etc.).
Adesso caliamoci però nel caso di mercati incompleti e affetti da proibitivi costi di transazione/prestito titoli/
repo rate etc. etc.: tu sai che fino a metà dell'anno prossimo Draghi pomperà - con schema ignoto - la bellezza di
y miliardi di euro anche sul tuo titolo, e che quindi le bocce saranno tutto meno che ferme e che tu non avrai nessun modo agevole di montare quella posizione in
spread... però quantomeno ho un
bias rialzista che devo prendere in considerazione.
Come ti comporti per fare
trading sul titolo
B?
Siccome hai due
driver (Draghi e il "disallineamento" probabilmente temporaneo rispetto ad
A) ma non puoi neutralizzarne nessuno, è chiaro che avrai un prezzo obiettivo (
strike) dinamico, perché varierà insieme al prezzo di
A che è il
benchmark.
Ricapitolando:
- T = giugno '16;
- K(1) = quel prezzo di B tale per cui x = 0;
- K(2) = quel prezzo di B tale per cui non ha più senso fare QE su A.
Strategia: ad es.
bull vertical spread in cui compri
K(1) e vendi
K(2) come
take profit... siccome
K(1) e
K(2) cambiano nel tempo ma rappresentano lo schema del tuo
edge, io non vedo alcun modo sensato e sostenibile per fare questa posizione se non la replica sintetica (a meno ovviamente di non avere, che so, un amico in Société Générale che ci struttura al volo una roba così e ce la fa pagare il "giusto"

).
Poi naturalmente nessuno dice che B&S è lo schema ottimo per replicare la convessità e quello te lo puoi anche decidere tu coi dadi, ma il punto è che questa "modellazione" ti fornisce uno schema operativo estremamente puntuale mentre tu pensi "solo" alla persistenza dell'
edge.
Che ne pensi? Ho solo mangiato pesante?
