2400 tonnellate di ORO italiano fanno gola al FMI

Venerdì scorso...
Omicidio al Comex: 2mln di once uccise in tre minuti

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Scritto da:
Gloria Grigolon
Categoria:
La Miniera Dell'Oro
Ultimo aggiornamento:
14 ottobre 2013


Omicidio al Comex: 2mln di once uccise in tre minuti | Forex Trading Online



Meno esistenziale del ‘giorno del giudizio’, parimenti doloroso quanto il ‘dente del giudizio’, più opinabile di qualsiasi ‘giudizio di merito’ : la vicenda che ha interessato il gold durante la seduta dello scorso venerdì 11 ottobre ha decisamente scosso il mercato, lasciandolo interrogativo riguardo la causa scaturente ed inerme davanti a movimenti dettati da forze maggiori.
Shutdown in risoluzione e gold a ribasso

Forze maggiori, dunque, intervenute in un momento in cui il mercato internazionale risentiva pesantemente delle dinamiche macro e micro economiche in atto negli USA: l’annuncio trapelato nella giornata di mercoledì 9 ottobre, riguardo un possibile raggiungimento di accordo sul tetto del debito americano, è stato avvalorato, a distanza di due giorni, dalla fondata voce secondo cui il repubblicano Boehner avrebbe proposto al Presidente Obama una soluzione per sbloccare l’attuale situazione di Shutdown che, in scadenza settimana prossima, porterebbe altrimenti al default tecnico del debito a stelle e strisce.
Tre minuti di follia

Una voce, quest’ultima, sollevatasi proprio in concomitanza della preapertura del mercato newyorkese quando, dalle ore 8.42 alle 8.45 (le 13.42 locali), il totale dei contratti sul gold, tradati nel mercato future e mini, ha raggiunto l’esponenziale livello di 17 mila pezzi, il corrispettivo di 2 milioni di once d’oro: un risultato assurdo, soprattutto alla luce del fatto che, da rilevazioni recenti, il quantitativo totale di metallo giallo fisico detenuto presso i magazzini del Comex (che dovrebbe, in linea teorica, arrivare a coprire il corrispettivo di oro cartaceo in circolazione) ammonterebbe ad appena 700 mila once.
Dieci secondi di terrore

Un dramma, quello consumatosi sul mercato in poco più di 150 secondi, che ha mandato in black out temporaneo lo stesso Comex: dieci secondi di paura, durante i quali i caveau di New York si sono sentiti levar la terra da sotto i piedi. Uno ‘stop-logic’ eseguito alla perfezione, in cui il monte delle offerte di vendita accumulate è andato via via assottigliandosi fino ad esaurirsi, terminando l’intera liquidità del mercato aureo e spingendone la quotazione all’infimo livello dei 1262 dollari l’oncia. Un avvenimento, quest’ultimo, che ha aperto la possibilità, colta solo in parte, di riaprire posizioni long a prezzi vantaggiosi e che ha testimoniato la poca naturalezza del movimento ribassista ed il totale disinteresse degli investitori nel rientrare in un mercato malato, vittima prima della speculazione, poi del trading ad alta frequenza (con una chiusura di seduta a $1272,3).
Dopo il dramma, il momento del giudizio

Ancora increduli sull’accaduto ed interrogativi su come il crollo a ribasso non abbia scaturito un rimbalzo tecnico esponenziale, gli operatori hanno fiutato la presenza di un intervento di manipolazione fatto su larga scala. Già la vendita avvenuta giovedì 10 ottobre per 1,8 tonnellate da parte dello SPDR Gold Trust (il maggiore fondo ETF sull’oro) aveva fatto storcere il naso ai più oculati investitori, che hanno iniziato a sospettare della circolazione di informazioni riservate ad alti livelli, in merito ad una svolta sulla situazione di stallo americana. La cascata di vendite sull’oro e l’effetto trascinamento che quest’ultimo ha sortito sull’intero comparto delle commodities, hanno quindi fomentato il dubbio di quale fosse la causa legata ad una tal discesa (se un accordo preventivo ancora non ufficiale o la deliberata azione speculativa di grandi fondi), ‘spiazzando’ la piazza finanziaria mondiale che, passiva di fronte all’isteria di mercato, si è portata in posizione bear.
La giustificazione che non regge

Difficile dare un giudizio obiettivo sull’accaduto; difficile giudicare chi ha permesso che ciò accadesse; difficile anche discolpare la Vigilanza americana che, già poco ‘attenta’ in questioni riguardanti il fixing del gold, ha fatto leva sullo stallo della Nazione e sull’inattività delle Autorità per giustificare il mancato controllo dei movimenti.
Ognuno lo interpreti come vuole: resta il fatto che, quello che si è consumato nella mattinata di venerdì a New York, è stata l’ennesima infezione di un mercato malsano ed il poco corretto approccio dei grandi investitori, che si prendono gioco e mancano di rispetto ai più ‘piccoli’.
 
Gold Club: In India l’Oro Fisico Vale 1652$ Dollari all’Oncia il 30% in Più dei Prezzi al Comex (oooops)

15 ottobre 2013 Di FunnyKing




Signore e signori, eccovi la disconnessione fra oro di carta e oro fisico. Come noto l’India mesi fa ha deciso di limitare il più possibile l’importazione di oro fisico a fronte di una domanda interna sempre più forte, il risultato è questo che vedete qui sotto:


Se ti vuoi comprare un lingotto o una moneta di oro in india la paghi il 30% in più rispetto ai prezzi sul Comex, il 10% se lo prende lo Stato indiano in tasse all’import, il restante 20% è il premio medio che gli indiani sono disposti a pagare per possedere il loro oro.
Ovviamente l’India attualmente è il maggior importatore di oro fisico di contrabbando del mondo, ma questa è un altra storia (pare che gli spalloni di Dubai facciano affaroni niente male).
La morale è questa: fino a quando si potrà comprare fisico a prezzi vicini a quelli ufficiali è bene fare scorta, la disconnessione indiana è solo l’inizio di un fenomeno mondiale.
p.s. se lo stato mette le tasse sull’oro fisico, chi lo ha gode. Ci avevate pensato?

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Se bastassero parole e slogan per Cambiare davvero.
 
Ultima modifica:
Gold Club:Le Prove della Manipolazione al Ribasso (Se proprio Insistono….Mi Vedrò Costretto a Ricominciare l’Accumulo di Fisico)

12 ottobre 2013 Di FunnyKing




Troppo divertente. Ormai la pratica di tenere bassi i prezzi di Oro (e Argento) è diventata un esercizio quotidiano. Casualmente questa ondata di ribassi delle 8,30 (ora di New York) e cominciata con lo Shutdown e le nuove tensioni sul debt ceiling.

Che strano vero? Non sia mai che il prezzo dell’oro segnali “problemi” sul dollaro, che dopotutto, è il vero e unico asset che tiene in vita l’economia americana.
Ecco le prove:
1) Coincidenze temporali (ovvero gli spike delle 8,30, cioè tra la chiusura dell’LMBA e l’apertura delle contrattazioni al Nymex. Cioè quando i book sono più vuoti.)


2) Le quantità senza senso con cui avvengono i movimenti “solo” su questo singolo asset al mondo, ieri ad esempio:


In particolare (11-Ottobre-2013)
8:42 AM: 367 Dec. contratti tradati
8:43 AM: 7,993 Dec.
contratti tradati
8:44 AM: 4,860 Dec. contratti tradati
8:45 AM: 4,050 Dec. contratti tradati 16,903 contratti tradati n 3 minuti.
Ovvero circa 2.000.000 di once (tra contratti normali e mini), cioè 62 tonnelate!!!! di fisco in 3 minuti.
Ma stiamo scherzando?

3) Supporto Fisico:
Perchè il giochetto sull’oro di carta riesca è necessario disporre di una quantità frazionale di oro fisico da vendere sul mercato fisico a pronti (il giorno dopo). E Guarda caso giusto ieri dagli ETF sono “uscite” oltre 200.000 once di oro, ma che strano eh? (cliccare sull’immagine per ingrandire)


E tanto oro fisico prestato, tanto che poche ore prima sull’LMBA sono scesi e di molto i tassi GOFO:


Commento finale: che posso dirvi, questo giochetto non fa altro che rimpinguare le casseforti Russe* e Cinesi, io la mia quota di fisico l’avevo comprata ma se proprio insistono mi vedrò costretto a prenderemi una dose extra. Chi non avesse terminato o non avesse nemmeno iniziato, data anche la forza dell’Euro ha l’occasione per farsi un fisico bestiale a prezzi di saldo.

* ah giusto lo zio Putin, è qualche tempo che non posto la sua mania per il fisico (come noto Putin non è un leader lungimirante no no. Vuoi mettere con Leptas?)


I dati sono aggiornati ad Agosto 2013 sulla base delle comunicazioni della Banca Centrale Russa all’FMI.




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Come volevasi dimostrare all’azzerarsi del GOFO e alla sua probabile entrata in territorio negativo…. oooops l’Oro si rimette a salire.
Signore e signori e se fossimo di fronte ad un nuovo modello per speculare sull’Oro?

Post originale dell 12.22 del 15 Ottobre


L’ultimo minimo relativo del prezzo dell’oro fu toccato esattamente il giorno in cui il tasso GOFO a 1 mese è diventato negativo…… per ora si è azzerato. Domani si vedrà.
 
La Chiesa Cattolica ha la riserva aurifera più grande del mondo

17 ottobre 2013 Curiosità No comments
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La Chiesa cattolica è uno degli enti più antichi del mondo, ma forse sono in pochi a sapere che ha una riserva aurifera tra la più grandi del pianeta. Essa controlla circa 60.350 tonnellate d’oro e ha a disposizione il 30% di tutto l’oro mai prodotto/estratto; a prezzi attuali è possibile stimare il valore di tutti questi beni, che costituiscono il più grande tesoro di tutta l’umanità, in oltre 1240 miliardi di dollari.
Ai nostri giorni, la Chiesa Cattolica Romana è tornata a numeri che l’hanno condotta nuovamente ad una posizione dominante nel settore dell’oro di cui non si era testimoni dalla caduta del Sacro Romano Impero (intorno al 1100), fase in cui controllava poco meno del 30% dell’oro complessivamente presente nel mondo. Tale tesoro nella sua totalità è stato suddiviso tra numerose riserve dichiarate ed altrettanto numerose riserve non dichiarate.
 
Ma Obama dove ha trovato l'oro che ha venduto?
l'ha preseo in prestito o è stato confiscato dagli ETF?


NOTIZIA PICCANTE
Stando al rapporto del FSB, Strauss-Kahn era diventato un personaggio pericoloso. All’inizio del maggio 2011, gli Stati Uniti avevano iniziato ad accumulare ritardi nella consegna di decine di tonnellate d’oro al Fondo monetario internazionale. Recatosi a New York, Strauss-Kahn aveva sollevato la questione con i funzionari del governo americano e poi aveva chiesto un’indagine alla CIA.
Prima del suo arresto, Strauss-Kahn doveva incontrare un amico, il banchiere egiziano Mahmoud Abdel Salam Omar, per discutere su documenti confidenziali sulla scomparsa delle riserve d’oro americane.
Come era accaduto a lui, il 30 maggio anche il 74enne Omar era stato arrestato con l’accusa di delitti sessuali verso una cameriera al The Pierre, hotel di lusso di New York.

Dopo la lettura del rapporto, il presidente russo Vladimir Putin ha pubblicamente preso le difese di Strauss Kahn. E’ il primo leader politico che afferma che l’ex direttore del FMI è stato vittima di un complotto organizzato dagli Stati Uniti.


E’ interessante ricordare che da tempo che il politico americano Ron Paul, candidato alle presidenziali del 2012, si dice convinto che il governo americano abbia mentito sulle riserve di oro a Fort Knox e accusa la Federal Reserve di nascondere la verità.
Quando un giornalista gli aveva chiesto se pensava che a Fort Knox non vi fosse più oro, Paul aveva risposto “Credo sia una possibilità.”
Nel 2010 aveva presentato un progetto di legge per far eseguire delle verifiche ma il progetto era stato invalidato dal presidente Obama.

da Strauss-Kahn arrestato a New York dopo aver scoperto che l?oro della Federal Reserve era scomparso | STAMPA LIBERA
 
Riserve di oro nelle banche centrali, un pericoloso schema Ponzi










Scritto il 24 ottobre 2013 alle 10:50 da carloscalzotto@finanza


Lo scorso febbraio la Germania aveva chiesto il rimpatrio del suo oro depositato nelle banche americane. Gli Stati Uniti avevano ammesso di non poterlo consegnare prima di diversi anni, in quanto i forzieri erano vuoti.
Negli scorsi anni Venezuela, Libia e Iran hanno rimpatriato le proprie riserve di oro all’estero.

La Polonia ha fatto domanda e sta ancora aspettando.

Svizzera, Paesi Bassi e Messico vogliono sia fatta chiarezza sullo stato effettivo delle loro riserve di oro depositate nei forzieri all’estero.
Anche lo Stato del Texas vuole riprendersi l’oro che aveva depositato nei forzieri della Federal Reserve : “Non vogliamo dei semplici certificati – ha detto il senatore texano Capriglione – Vogliamo il nostro oro.”



In realtà (come già parzialmente ammesso a denti stretti dai diretti interessati) i forzieri della Fed e delle banche centrali sono vuoti. L’oro che queste istituzioni pretendono di avere, fisicamente non lo hanno.



Una banca ha il diritto di dare l’oro in locazione o di scambiarlo a termine, con la garanzia teorica di poterlo recuperare.
Ufficialmente, questa operazione permette di affidare l’oro alle “Bullion banks”, ossia banche specializzate che assicurano i costi di deposito del metallo prezioso.
Malgrado non dovrebbero, in quanto fungono da “deposito”, queste banche specializzate si permettono di vendere o dare in locazione questo oro, tramite certificati o in forma fisica. Operazioni che possono susseguirsi a catena, come in un classico schema Ponzi.

Secondo il giornalista economico Yannick Colleu “Il medesimo stock di oro, inizialmente venduto da una banca centrale o da un detentore di metalli preziosi può essere dato in locazione, venduto, poi rivenduto e venduto di nuovo, ecc. source
Diversi esperti si accordano nello stimare che vi sarebbe un rapporto di 1 a 100 fra l’oro cartaceo e l’oro fisico realmente disponibile.”



Il giornalista Cyrille Jubert aggiunge : “Sino a poco tempo fa pochi acquirenti chiedevano una consegna reale di oro fisico. Questo ha permesso ai banchieri che controllano il mercato di spingere il principio delle riserve sino al limite del sistema.”
Lo schema Ponzi funziona finchè tutti fanno la loro parte. Al minimo intoppo il castello crolla e solo chi possiede realmente oro fisico riuscirà a cavarsela. (Fonte : secure.publications-agora.fr/Wikipedia)
 
Il Venezuela ipoteca l’oro, accordo tra Maduro e Goldman Sachs

Ultimo aggiornamento 22 novembre 2013 , ore 16:39
Il paese sudamericano, al collasso economico e finanziario, ha appena raggiunto un accordo con la banca d'affari americana per "affittare" oro in cambio di dollari

Il Venezuela ipoteca l?oro, accordo tra Maduro e Goldman Sachs - Economia - Investireoggi.it

E’ stato aperto anche un account, ossia un margine, per cui la Banca Centrale dovrà versare a GS più oro, nel caso in cui il prezzo dei lingotti sui mercati scendesse, mentre la banca americana dovrà versare più dollari per il caso opposto di aumento delle quotazioni. Nel 2020, tali margini torneranno ai legittimi proprietari, ossia l’oro in più depositato al Venezuela e i dollari in più a GS.
 

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