2400 tonnellate di ORO italiano fanno gola al FMI

divergenze evidenti sull'ORO
 

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se vuoi comprare oro vero sul mercato lo devi pagare assai di più di quello che è il prezzo del fixing di borsa altrimenti non te ne compri manco un grammo.
E, secundis, oro fisico ce ne sta in giro sempre di meno perché sono le stesse banche centrali, i maghi della truffa, che se ne stanno accaparrando a più non posso. So' forti eh?


tratto da
I SIGNORI DELLA TRUFFA

http://www.economiaeliberta.com/2013/06/i-signori-della-truffa.html

 
WARNING
Rischio concreto di confisca dell'oro

Non e' da escludere. Possibile che Ue e governo Usa abbiano gia' deciso la confisca. Allo studio un piano da implementare in coincidenza con un prezzo specifico.

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Secondo gli analisti americani c'e' un rischio concreto di confisca dell'oro in Usa ed Europa.




NEW YORK (WSI) - E' a tutti gli effetti possibile che il governo Usa e ipoteticamente l'Unione Europea abbiano gia' deciso una confisca dell'oro. Stando alle previsioni di un gruppo di analisti Usa, il governo americano e le autorita' europee avrebbero gia' studiato un piano da implementare in coincidenza con un prezzo specifico.

La maggiore minaccia per gli investimenti in oro e argento non e' rappresentata dalle speculazioni aggressive dei maggiori fondi mondiali, come si sarebbe portati a pensare, bensi' dai governi di Usa ed Europa, che potrebbero ritirarlo dalle tasche dei cittadini piu' benestanti. Almeno questa e' l'opinione degli analisti finanziari del settore minerario ed energetico di Casey Research.

Finora i dibattiti su una simile eventualita' "estrema" non sono mancati, ma si sono fermati all'assunzione che il pericolo e' comunque lontano nel tempo, come qualcosa che va preso in considerazione, indubbiamente, ma in futuro.

I migliori consulenti finanziari al mondo adducono due motivazioni alla loro tesi, secondo cui l'oro non sara' confiscato presto.
In primis, perche' significherebbe che il governo riconosce il grande valore che ha il metallo prezioso, rivedendo la sua posizione ufficiale.
In secondo luogo, il fatto che le autorita' incontrerebbero una resistenza molto piu' feroce rispetto a quella che incontrarono nel 1933.

Il riferimento e' all'anno in cui Franklin Roosevelt, appena insediatosi alla Casa Bianca, creo' il famigerato Emergency Banking Act, misura d'emergenza per far uscire l'America dalla Grande Depressione, con la quale veniva imposto che tutto l'oro detenuto dai cittadini (esclusa la gioielleria personale) venisse consegnato alle banche.

Se un evento simile dovesse ripetersi, il cittadino medio sarebbe travolto da sentimenti contrastanti.

Felice di vedere che i pochi "ricchi cattivi" vengano finalmente puniti, da una parte, ma al contempo preoccupati dall'idea che il governo sia in grado di compiere una sorta di furto - e di tale portata - con la forza, nella paura che loro potrebbero essere i prossimi della lista, come ci insegnano i momenti di panico a Cipro, successivi alla minaccia dell'imposizione di un prelievo forzoso per tutti i correntisti.

In generale, e' sempre nell'interesse del governo implementare la confisca in un periodo di relativa calma (dopo il prossimo crollo dei mercati, ad esempio). Solo dopo che il cittadino si sara' reso conto che ci troviamo in una crisi seria caratterizzata da una fase di depressione economica.

A quel punto il 99% sara' ben contento di far pagare gli "avari ricchi" per la crisi causata da un sistema finanziario pieno di falle. E si disinteressera' dei dettagli e dei modi con cui questo avviene, perche' avranno poco da perdere e quasi tutto da guadagnare.
 
Oro: il ribasso passa dagli ETF

di Giancarlo Dall'Aglio | 12/06/13 06:15 | servizio Commodity trading
La scorsa settimana l’andamento dei mercati è stato caratterizzato, come previsto, da un aumento del nervosismo degli operatori, elemento che si traduce in volatilità dei prezzi. Alla correzione delle borse, innescata da Tokyo, sono seguiti repentini cambi di direzione dei principali cross valutari, con forti ricoperture sullo Yen e acquisti di Euro, soprattutto dopo la delusione dell’ultimo speech di Draghi a margine della riunione mensile della Bce. Venerdì poi, dopo i dati mensili sull’occupazione Usa che hanno evidenziato un lieve aumento del tasso di disoccupazione, è tornato il Risk On, sull’idea che la Fed proseguirà con il QE3, immettendo ancora per qualche mese liquidità nel sistema, al ritmo di 85 mld ogni trenta giorni.
In questo contesto il sentiment degli operatori nei confronti dell’Oro è decisamente cambiato rispetto al 2011, quando il metallo giallo raggiunse il record assoluto di prezzo poco sopra quota 1900 $ oz.
Sotto il profilo dei fondamentali, è interessante rilevare che sono in netto incremento gli acquisti di fisico, soprattutto da parte di alcuni paesi. Se ad esempio consideriamo l’India , notiamo che solo a maggio risulta importatore netto per 162 ton, in netta crescita se compariamo questo dato con l’ammontare totale di 215 ton relativo al primo trimestre dell’anno e alle 860 ton del 2012. Ma in India anche i privati detengono quantità rilevanti di Oro fisico (15/20.000 Ton) e questo non è un dato da trascurare.
A fonte degli acquisti di Oro fisico da parte delle banche centrali continua la liquidazione sugli ETF.
Negli ultimi sei mesi è stato liquidato il controvalore di 16 mln di once e restano altri 38 mln circa accumulati durante gli ultimi anni di acquisti su questi strumenti.
Se continuerà la perdita di fiducia degli investitori, rispetto alla tenuta del prezzo sui livelli attuali, potrebbero verificarsi altre liquidazioni, anche in considerazione del fatto che ormai, in questa fase, sembra scemata la correlazione tra la continua stampa di moneta da parte delle principali Banche Centrali e il ruolo di bene rifugio, anti inflazione, rivestito dall’Oro durante gli ultimi anni, anche per volontà delle stesse banche, che attualmente in certi momenti accompagnano il movimento ribassista.
Tecnicamente il trend è ancora saldamente al ribasso, anche se la volatilità si è decisamente ridotta rispetto all’esplosione avutasi a metà aprile, durante i due giorni di sell off che hanno portato i prezzi giù di 150 $ circa.

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Attualmente i livelli chiave sono costituiti dalla resistenza in area 1425 – 1430 e il supporto in area 1330 – 1320 , la cui rottura potrebbe innescare nuove vendite , soprattutto in presenza di un ulteriore rafforzamento del dollaro.

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Il commodity trading ha ampliato i sui servizi
ETF – ETC – CFD: non perdere le occasioni offerte dal mercato!

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Giancarlo Dall'Aglio

Oro: il ribasso passa dagli ETF
 
http://stockcharts.com/h-sc/ui?s=$gold




Fuga dai metalli preziosi sui mercati finanziari (domani avremo delle testimonianze dirette di venditori di metallo fisico) in concomitanza con l’aumento dei tassi.
In sintesi:
La Azioni sono vendute
I Bond sono venduti
Oro e Argento sono venduti
Le commodities sono vendute
Domanda: tutta questo denaro liquido dove andrà a finire.
p.s. io oggi anticipo gli acquisti di luglio.
p.s.s. non ho ancora il fisico che vorrei.
Ai nostri lettori è piaciuto anche Siamo vicini alle insolvenze di Stato… e l’Italia farà default
Cosa fare con i Soldi in Banca (in Italia)
Post Dedicato a Quelli…. che Basta Stampare che Tutto va bene
Oro a meno di 1000 euro (spot) l’oncia !
 
Ultima modifica:
Oro sotto i 1300 dollari l’oncia



… e sotto i 1000 euro l’oncia (!!)




e Argento a meno di 20 dollari l’oncia





… e a 15 euro l’oncia !!!!

La metà di pacca rispetto ai massimi raggiunti nel 2011. Per l’esattezza un calo del 56% ! dai 34,20 EUR spot l’oncia del picco ad aprile 2011
Per l’oro siamo, in euro, ad un calo del 29,30% (!!) 1386 EUR spot l’oncia di fine 2012


… in effetti era da sempre che mi ossessionava questo profilo da monument valley…


 
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Gold Club: Piccole Notizie Nascoste che Cambiano il Mondo

29 giugno 2013 Di FunnyKing




Il nostro mondo, qui e ora ha un unico comune denominatore: il dollaro. Le transazioni di tutte le materie prime salvo rare eccezioni si svolgono in dollari, ne consegue che Stati e Società Private DEVONO avere ingenti quantità di dollari come riserva di funzionamento.
Questo privilegio eccezionale rende gli USA quello che sono cioè l’unica entità al mondo con (quasi) soldi infiniti. Ne possono stampare in quantità sterminate e condividere l’indebolimento della loro moneta con tutto il resto del mondo. L’Egitto o l’Argentina non hanno questo privilegio, ad esempio.
Ma tutto ha una fine.
Come noto la più grande borsa merci per l’Oro non è più il Comex o Londra ma Shanghai se andiamo a vedere la quantità di oro fisico che circola da quelle parti.
E a Shanghai l’Oro viene scambiato in Youan.
E arriaviamo alla nostra piccola notizia nascosta:
da RT. Moscow exchange launches first precious metals trading
The stock exchange is going to start trading gold and silver by the end of this year, and platinum and palladium in 2014. Trading physical metals is expected to boost liquidity in the market and attract more participants.
Russia has so far only been trading futures on gold and silver, not dealing with real metals.
Gold has been occasionally sold on the over-the-counter market and the only benchmark for price was the Central bank’s quotations, Gazeta.ru reports. Now gold will get the market price in rubles.
“We are a gold-exporting country. We produce a large number of precious metals. However, the trade volume is still significantly lagging behind our peers. Our commodity market is not transparent,”Gazeta.ru quotes the director of the commodity market of the Moscow exchange, Mikhail Orlenko.
Spot metal trading will be based on the platform of the existing foreign exchange market. Credit institutions licensed to conduct operations with precious metals and non-banking professional brokers will be the main players on the market, Gazeta,ru quotes the presentation by the bourse.
The Moscow stock exchange plans to transport precious metals from production companies, keep them in its own stores and deliver to the buyer the next day.
The launch of trading in gold and silver on the Moscow exchange will boost liquidity on the market and attract more participants by these new financial instruments, RBC quotes Sberbank as commenting.
Poi arriva lo Zio Putin.
E crea una borsa a consegna immediata (t+1) che si approvigiona di Oro Fisico direttamente dalle compagnie minerarie, cioè permette alle compagnie minerarie russe (e non russe) di vendere metallo prezioso in maniera trasparente e fare la transazione interamente in Rubli, saltando il passaggio in dollari.
Queste sono le notizie nascoste che cambiano il mondo.
p.s. si, è una notizia bullish per l’oro.
p.s.s. cercherò di essere li il giorno di apertura delle contrattazioni, nella vita capita raramente di potere essere dove le cose accadono veramente.
Ai nostri lettori è piaciuto anche La svendita dell’oro: C’è solo una domanda che conta
Proposto un (primo) prelievo del’8% sui conti bancari europei.
Secondo Massacro su Oro e Argento
Egitto le Ragioni della Rivolta in un Freddo Grafico
 
Commodity: perfetto doppio minimo


Scritto il 3 luglio 2013 alle 12:15 da Dream Theater
commodities1.jpg

In un mercato in preda ad alti e bassi (volatilità) merita un po’ di considerazione l’indice delle commodity CCI (Continuous Commodity Index), l’indice che va a sintetizzare l’andamento delle materie prime.
Il grafico ci fa vedere un violentissimo movimento correttivo, partito del mese di settembre del 2013, continuato con un’accelerazione ribassista molto (forse troppo) violenta e poi chiusa con un perfetto doppio minimo che fa pari con i minimi registrati a giugno 2012.
Gli indicatori sono molto “scarichi” e quindi il rimbalzo tecnico è d’obbligo.
Resta invece molto più complessa la situazione in caso di rottura ribassista di area 500 punti. Cosa potrebbe significare per il mercato delle materie prime? Sicuramente sarebbe un segnale MOLTO negativo per l’oro e tutte le altre commodity. MA a quel punto credo che le ripercussioni su tutto il mercato potrebbero essere molto negative. Scenario che diventerebbe realistico solo in caso di panic selling. Ma facciamo attenzione. Stiamo ballando proprio su quest’area….
L’analista tecnico per forza di cose non può NON essere preoccupato. Gli altri invece vivono un po’ di più di speranze.
Grafico CCI (Continuous Commodity Index)

STAY TUNED!
 
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CINA: downgrade a raffica, default necessari


Scritto il 19 luglio 2013 alle 11:38 da gremlin

Anche la CIna ha le sue agenzie di rating e quando dicono che i tuoi bond sono AA- significa che sono assolute schifezze. A giugno 88 aziende sono state declassate ad AA- e ora i grandi speculatori e investitori sono in attesa del primo grande fallimento cinese dato per certo entro i prossimi 12 mesi. I mercati, essendo stupidi – cinici – manipolati non prezzano ancora questo rischio ma chi legge Intermarket&More deve iniziare a tenerne conto ad esempio convincendosi che gli investimenti (o asset allocation di portafogli) ormai hanno la stessa scadenza del latte fresco. Quindi anche coi fondi si deve fare – di fatto – trading di posizione ovvero non si può mai stare tranquilli e quindi si deve cambiare spesso per non restare col cerino in mano come ad esempio è avvenuto da due mesi a questa parte coi benchmark obbligazionari e in particolare col comparto dei mercati emerganti di cui Dream ha ben spiegato qui le dinamiche.
Il governo cinese non ha assolutamente intenzione di salvare i suoi bidoni nè tanto meno di varare nuove politiche monetarie espansive, cioè niente QE. La crescita del PIL cinese è vista in ulteriore contrazione anche per il 2014. Siderurgia, chimica ed energie rinnovabili sono i settori colpiti maggiormante dai downgrde, soprattutto per l’impossibilità di utilizzare al 100% gli impianti, crollo degli utili e conseguente inaffidabilità del debito.
Chissà perchè ma mi viene in mente Bruce Lee, dalla Cina col furore di Chen che urla e terrorizza l’occidente…
PS: sapendo che la Cina è un forte compratore di oro e che l’oro negli ultimi 22 mesi sta perdendo il 33% penso sia simpatico segnalare che ieri Bernanke ha confessato tutta la sua ignoranza sul crollo dei prezzi dell’oro. Da non credere, nel senso che si tratta di menzogna spudorata, peggio di Monti quando ha sostenuto pubblicamente dalla Gruber che lui non è massone e che non conosce nessun massone.

(fonte: Bloomberg)
 
“Le bullion bank, pertanto, sentono la pressione delle Banche Centrali le quali hanno la necessita’ di rientrare in possesso dell’oro prestato per renderlo ai rispettivi proprietari che ne fanno lecita richiesta. Ecco spiegato l’assalto agli ETF da parte delle Bullion banks”.
“Solo le bullion banks possono chiedere la consegna dell’oro fisico agli ETF, previo acquisti di lotti minini da 100.000 azioni (circa 13 milioni di dollari). Essi stanno svuotando gli ETF (quasi il 30% dell’oro degli ETF e’ stato prelevato da inizio anno).
Macroeconomia e oro: BernanQE raddrizza il tiro sul tapering | IntermarketAndMore
 

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