dona46
Forumer storico
La straordinarietà e l'imponenza delle principali misure adottate nel corso del G7 straordinario tenutosi nel fine settimana con l'intento di riportare la fiducia nei mercati finanziari se mai ve ne fosse stato bisogno, testimoniano in modo definitivo che questa è al Madre di tutte le crisi finanziarie della storia e che la dinamica delle proposte giunge a consacrare definitivamente la teoria keynesiana.
Senza l'intervento dello stato il libero mercato, non è in grado, sempre, di produrre gli anticorpi per risolvere le crisi.
Garantiremo i prestiti interbancari sino alla fine del 2009, ricapitalizzando le banche in difficoltà destinando fondi ad istituzioni finanziarie "sane" sottolinea l' Euro gruppo, flessibilità sugli aiuti di stato all'economia reale però, andrebbe bene se non fosse spesso denaro gettato al vento, perché come dice Francesco Bacone il denaro è come il letame, non serve a nulla se non viene sparso.
Poi su come quello sparso dalle banche centrali vi sia qualche dubbio, vi invito a leggervi una riflessione verso la fine del post!
Sospeso a tempo indeterminato il " MARK TO MARKET " e Trichet è rimasto impressionato dall'importanza e dall'ampiezza delle norme varate nel fine settimana.
Tempi difficili, tempi epocali!
Per onor di cronaca, siccome si tende spesso a dimenticare, ricordo a tutti che le iniezioni dirette di capitale nelle istituzioni finanziarie promesse dal sistema europeo ed americano, sono composte da capitali spesso non disponibili per supportare sanità, ricerca, istruzione e welfare dell'economia reale.
Nel frattempo urgono i preparativi per le dichiarazioni di protezione o nazionalizzazione dei sistemi finanziari globali.
La settimana che si apre vedrà all'orizzonte una nuova ondata di trimestrali finanziarie con fari puntati su quella relativa a Morgan Stanley (NYSE: MS - notizie) al centro di alcuni rumors del fine settimana in compagni di Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) .
La leggenda degli Hedge Funds definiti dalle banche centrali necessari in quanto stabilizzatori e fornitori di liquidità ai mercati, leggenda di spessore demenziale, sale agli onori della cronaca per la guerra finanziaria in atto nei confronti delle ultime investment banks superstiti affondate in settimana a colpi di vendite allo scoperto e trading sui credit default swaps!
Se dovessero fallire Morgan Stanley o Goldman Sachs, l'onda d'urto sarebbe epocale, con una reazione a catena incontrollabile per le dimensioni delle suddette istituzioni, ma in questo caso se l'esperienza Lehman insegna non vi è una probabilità su un milione!
Affascinante inoltre è la comparsa delle agenzie di rating che si affannano a ventilare possibili tagli del rating assolutamente anacronistici. Il dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) americano, vigila!
In fondo non vi era alcun dubbio che prima o poi il Tesoro americano avrebbe messo in pratica l'unico piano possibile per una strisciante nazionalizzazione del sistema bancario americano attraverso iniezioni di capitale con partecipazione diretta nella socializzazione del sistema, dimenticando però che sarebbe bastato intervenire direttamente sul mercato immobiliare stabilizzando i tassi e le possibili foreclosures in arrivo. Ma si sa l'integralismo ideologico gioca brutti scherzi come nella Grande Depressione.
Senza l'intervento dello stato il libero mercato, non è in grado, sempre, di produrre gli anticorpi per risolvere le crisi.
Garantiremo i prestiti interbancari sino alla fine del 2009, ricapitalizzando le banche in difficoltà destinando fondi ad istituzioni finanziarie "sane" sottolinea l' Euro gruppo, flessibilità sugli aiuti di stato all'economia reale però, andrebbe bene se non fosse spesso denaro gettato al vento, perché come dice Francesco Bacone il denaro è come il letame, non serve a nulla se non viene sparso.
Poi su come quello sparso dalle banche centrali vi sia qualche dubbio, vi invito a leggervi una riflessione verso la fine del post!
Sospeso a tempo indeterminato il " MARK TO MARKET " e Trichet è rimasto impressionato dall'importanza e dall'ampiezza delle norme varate nel fine settimana.
Tempi difficili, tempi epocali!
Per onor di cronaca, siccome si tende spesso a dimenticare, ricordo a tutti che le iniezioni dirette di capitale nelle istituzioni finanziarie promesse dal sistema europeo ed americano, sono composte da capitali spesso non disponibili per supportare sanità, ricerca, istruzione e welfare dell'economia reale.
Nel frattempo urgono i preparativi per le dichiarazioni di protezione o nazionalizzazione dei sistemi finanziari globali.
La settimana che si apre vedrà all'orizzonte una nuova ondata di trimestrali finanziarie con fari puntati su quella relativa a Morgan Stanley (NYSE: MS - notizie) al centro di alcuni rumors del fine settimana in compagni di Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) .
La leggenda degli Hedge Funds definiti dalle banche centrali necessari in quanto stabilizzatori e fornitori di liquidità ai mercati, leggenda di spessore demenziale, sale agli onori della cronaca per la guerra finanziaria in atto nei confronti delle ultime investment banks superstiti affondate in settimana a colpi di vendite allo scoperto e trading sui credit default swaps!
Se dovessero fallire Morgan Stanley o Goldman Sachs, l'onda d'urto sarebbe epocale, con una reazione a catena incontrollabile per le dimensioni delle suddette istituzioni, ma in questo caso se l'esperienza Lehman insegna non vi è una probabilità su un milione!
Affascinante inoltre è la comparsa delle agenzie di rating che si affannano a ventilare possibili tagli del rating assolutamente anacronistici. Il dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) americano, vigila!
In fondo non vi era alcun dubbio che prima o poi il Tesoro americano avrebbe messo in pratica l'unico piano possibile per una strisciante nazionalizzazione del sistema bancario americano attraverso iniezioni di capitale con partecipazione diretta nella socializzazione del sistema, dimenticando però che sarebbe bastato intervenire direttamente sul mercato immobiliare stabilizzando i tassi e le possibili foreclosures in arrivo. Ma si sa l'integralismo ideologico gioca brutti scherzi come nella Grande Depressione.