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veilfast

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Il nuovo ordine finanziario globale?

di Ennio Caretto

Sarà guidato da Sarkozy e Brown

WASHINGTON – «L’Europa non è più un museo economico». Così scrive il New York Times in un articolo intitolato «D’improvviso l’Europa sembra molto intraprendente», in cui afferma che in dieci giorni essa è riuscita a fare ciò che l’America non riuscì a fare in un mese: a varare cioè «un piano innovatore» per superare la crisi finanziaria che l’America è stata costretta a imitare.
L’articolo è corredato da una fotografia del presidente francese Sarkozy e del premier inglese Brown e dalla didascalia: «Il futuro? Sarkozy e Brown hanno aperto la strada».
Il New York times ricorda che per alcuni anni Wall Street e l’amministrazione Bush hanno liquidato l’Europa come «una località per languide vacanze», deridendone il sistema economico.
Ma potrebbe essere l’Europa, ammonisce, a impostare un nuovo ordine finanziario globale, una seconda Bretton Woods, dal nome della località del New Hampshire dove nel 1944 fu istituito il primo.
L’incontro di sabato tra Sarkozy e il presidente Bush ha dimostrato che l’amministrazione americana in carica, a parole favorevole al progetto, in realtà vi è contraria: nella serie di summit che il G8 e i colossi economici emergenti terranno dopo quello di novembre, Bush intende salvaguardare innanzitutto il libero mercato, «le fondamenta essenziali del capitalismo democratico».
Ma se il democratico Barack Obama verrà eletto presidente, come sembra probabile dopo l’appoggio appena datogli dall’ex segretario di Stato Colin Powell, una icona repubblicana pentita, quella di W sarà una battaglia di retroguardia.
Obama è per l’ordine finanziario multilaterale proposto da Sarkozy e Brown, non per quello unilaterale di Bush.

Ha dichiarato al New York Times Andrew Moravcsik della Università di Princeton, l’università di Einstein: «I conservatori ritengono l’Europa troppo regolamentata, troppo anemica economicamente, parlano di euro sclerosi. Ma potrebbero essere obbligati ad ascoltarla di più e addirittura ad adottarne in parte la regolamentazione».
Secondo lo studioso, non è escluso che i politici americani prendano in esame «una terza via europea» centrista e pragmatica.
Ha osservato invece Fred Bergsten, il direttore dell’Istituto di economia internazionale che «pur riconoscendo all’Europa la leadership nella lotta alla crisi in corso, resta da vedere quale sarà la sua performance economica a lungo termine».
E’ lo stesso richiamo del nostro Mario Monti, che in una dichiarazione al New York Times aggiunge che gli Stati Uniti non possono abbandonare il mercato tradizionale.
Il quotidiano cita l’ex ministro inglese ed ex commissario dell’Ue Leon Brittan: «L’immagine che l’America ha dell’Europa di una malata economica incurabile è datata e sbagliata».
E conclude: «La sua mossa per frenare il panico fa guadagnare all’Europa un po’ di rispetto», sebbene molti suoi banchieri si siano comportati come molti nostri.
 

veilfast

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Petrolio: Opec; iran, possibile riduzione 1-3 milioni barili

I Paesi dell'Opec potrebbero decidere di ridurre "da uno a tre milioni di barili al giorno" la produzione di petrolio in una riunione d'emergenza convocata per il 24 ottobre nel tentativo di frenare la caduta dei prezzi. Lo ha detto oggi il rappresentante iraniano presso il cartello dei Paesi esportatori, Mohammad Ali Khatibi, citato dall'agenzia Mehr.
"In seguito alla caduta senza precedenti dei prezzi - ha affermato Khatibi - l'Opec non può perdere tempo e deve intervenire per mettere sotto controllo al più presto possibile questa volatilità sul mercato".
Secondo Khatibi, tutti i Paesi membri del cartello sono favorevoli ad un taglio alla produzione.
Ma "mentre il Qatar parla di una riduzione di un milione di barili al giorno - ha sottolineato - l'Algeria rileva che la domanda di greggio sul mercato si è ridotta di tre milioni di barili al giorno".
Il prezzo di un barile, che in luglio aveva toccato il record di 147,27 dollari, si è ora ridotto a poco più di 70 dollari a causa della crisi sui mercati finanziari che fa temere una recessione mondiale dell'economia, e quindi una forte contrazione della richiesta di greggio.
Ieri il governatore della Banca centrale iraniana, Mahmud Bahmani, ha detto che se la tendenza al ribasso dovesse continuare, l'Iran, quarto produttore mondiale di petrolio, incasserebbe 54 miliardi di dollari in meno rispetto al previsto entro la fine dell'anno .
 

veilfast

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Gli Istituti con indici Patrimoniali sotto la soglia di sicurezza

UniCredit non è la sola banca ad avere un Core Tier 1 ratio inferiore alla soglia di sicurezza imposta da Banca d’Italia.
Uno sguardo più allargato sul sistema bancario italiano mette in luce che diversi istituti hanno un rapporto fra patrimonio di base, al netto degli strumenti ibridi, e il totale delle attività a rischio, inferiore al 6%
Considerati i dati del primo semestre 2008, sia Intesa Sanpaolo, sia il Monte dei Paschi di Siena, sia il Banco Popolare sono sotto i dettami di Bankitalia.
Intesa SanPaolo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un Core Tier 1 ratio del 5,7% rispetto al 6,1% di marzo e al 7,2% del giugno 2007.
Un calo al quale ha in parte contribuito la distribuzione di un extra cedola da 4,8 miliardi.
L’amministratore delegato Corrado Passera ha però più volte rassicurato il mercato sul prossimo recupero della soglia di sicurezza ( il 6% entro il 2009, che corrisponde al 6,7% utilizzando i criteri Basilea 2 avanzati).
Un obiettivo che il manager ha ribadito verrà centrato senza intaccare la politica dei dividendi.
In quest’ottica, l’istituto ha messo in cantiere una serie di «azioni di capital management su asset non strategici con un valore di libro complessivo di 8 miliardi».
Operazioni che potrebbero comprendere cessioni mirate - a breve dovrebbe essere concretizzata la vendita degli immobili Immit a Fimit per 865 milioni - accordi commerciali e strategici oppure Ipo.
Altra banca che attualmente ha un Core Tier 1 ratio inferiore al 6% è Mps. L’indicatore è al 5,1%, se si considera il pieno effetto di Basilea 2.
Ma come Intesa, anche il Monte dei Paschi di ha in agenda alcune operazioni funzionali a recuperare entro l’anno un Tier 1 superiore al 6%. Nel dettaglio, l’istituto ha chiuso con Clessidra un accordo per la cessione di Mps Asset management sgr e AAA sgr.
Le due società sono state valutate complessivamente 570 milioni e verranno conferite in una newco di cui la banca deterrà il 33%.
Mps ha poi previsto la dismissione del 49% di una newco che contiene immobili per un valore di 2,1 miliardi e la vendita di 150 filiali, che il direttore generale Antonio Vigni conta di archiviare entro l’anno.
Infine, tra gli istituti sotto la soglia di sicurezza figura anche il Banco Popolare. Stando ai dati pro-forma relativi al primo semestre 2008, la banca ha un Core Tier 1 ratio del 5,9%.
Un dato, tuttavia, in crescita rispetto ai trimestri precedenti.
Al termine dei primi tre mesi dell’anno il Core Tier 1 del Banco Popolare si attestava al 5,6-5,7%, dal 4% di fine 2007.
Non a caso, recentemente, l’amministratore delegato Fabio Innocenzi ha dichiarato che la patrimonializzazione del gruppo ora è «adeguata».
Sopra il limite imposto da Banca D’Italia ci sono invece Bpm e Ubi Banca, che hanno rispettivamente un Core Tier 1 ratio del 6,3% e del 6,5% .
 

giamaica2005

Forumer attivo
Banca Olanda ricapitalizzera' Ing

(ANSA) - AMSTERDAM, 19 OTT - Il gruppo bancario Ing sara' ricapitalizzato dalla banca centrale olandese. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze olandese.
 

veilfast

Forumer storico
Sempre su Ing

(ANSA) - AMSTERDAM, 19 OTT - Il gruppo bancario Ing sara' ricapitalizzato dalla banca centrale olandese. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze olandese.


Così è più completa ci sono le opzioni..;)

gruppo finanziario olandese ING (presente in Italia con il Conto Arancio) sta prendendo in considerazione diverse azioni per puntellare il proprio capitale, compresa quella di prendere danaro dal governo, per tener testa ai concorrenti che hanno alzato il limite dei livelli di solvenza.
"Se si guarda alla posizione del nostro capitale, è del tutto in linea con gli obbiettivi ma se si guarda al settore, sta cambiando. Un sacco di società stanno alzando il livello", ha detto un portavoce di ING a Reuters.
ING, principale banca olandese quotata, ha annunciato ieri di prevedere la sua prima perdita trimestrale di sempre, segnata dal terremoto nei mercati finanziari e dal crollo dei prezzi dei beni.
Questo ha mandato il suo titolo al punto più basso in tredici anni.
Il portavoce ha detto oggi che la banca sta prendendo in considerazione diverse opzioni per aumentare il capitale, compreso l'utilizzo di un programma da 20 miliardi di euro del governo olandese in istituzioni finanziarie sane.
"Ci stiamo pensando ed abbiamo varie opzioni.
Una delle opzioni è il piano fornito dal governo ed un'altra opzione sarebbe una soluzione non-governativa", ha detto.
"Non siamo di corsa, non abbiamo fretta di farlo.
Sentiamo che siamo ancora in una buona posizione e lo faremo in un modo disciplinato", ha aggiunto, senza voler indicare scadenze per la decisione.
Il Wall Street Journal aveva scritto che ING avrebbe potuto far ricorso al governo olandese o ad altre fonti in settimana, citando fonte informate della vicenda.
Il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad ha scritto oggi che ING ha attivato consultazioni con la Banca centrale olandese, citando fonti di mercato.
La banca centrale non ha voluto commentare.
ING ha detto che prevede di registrare una perdita netta di circa 500 milioni di euro nel terzo trimestre, primo trimestre in perdita da quando il gruppo è stato formato, nel 1991.
Se ING facesse ricorso al programma del governo olandese, seguirebbe la strada intrapresa questa settimana da diverse banche inglesi e svizzere, che a loro volta hanno utilizzato fondi di salvataggio dai rispettivi governi.
 

giamaica2005

Forumer attivo
Così è più completa ci sono le opzioni..;)

gruppo finanziario olandese ING (presente in Italia con il Conto Arancio) sta prendendo in considerazione diverse azioni per puntellare il proprio capitale, compresa quella di prendere danaro dal governo, per tener testa ai concorrenti che hanno alzato il limite dei livelli di solvenza.
"Se si guarda alla posizione del nostro capitale, è del tutto in linea con gli obbiettivi ma se si guarda al settore, sta cambiando. Un sacco di società stanno alzando il livello", ha detto un portavoce di ING a Reuters.
ING, principale banca olandese quotata, ha annunciato ieri di prevedere la sua prima perdita trimestrale di sempre, segnata dal terremoto nei mercati finanziari e dal crollo dei prezzi dei beni.
Questo ha mandato il suo titolo al punto più basso in tredici anni.
Il portavoce ha detto oggi che la banca sta prendendo in considerazione diverse opzioni per aumentare il capitale, compreso l'utilizzo di un programma da 20 miliardi di euro del governo olandese in istituzioni finanziarie sane.
"Ci stiamo pensando ed abbiamo varie opzioni.
Una delle opzioni è il piano fornito dal governo ed un'altra opzione sarebbe una soluzione non-governativa", ha detto.
"Non siamo di corsa, non abbiamo fretta di farlo.
Sentiamo che siamo ancora in una buona posizione e lo faremo in un modo disciplinato", ha aggiunto, senza voler indicare scadenze per la decisione.
Il Wall Street Journal aveva scritto che ING avrebbe potuto far ricorso al governo olandese o ad altre fonti in settimana, citando fonte informate della vicenda.
Il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad ha scritto oggi che ING ha attivato consultazioni con la Banca centrale olandese, citando fonti di mercato.
La banca centrale non ha voluto commentare.
ING ha detto che prevede di registrare una perdita netta di circa 500 milioni di euro nel terzo trimestre, primo trimestre in perdita da quando il gruppo è stato formato, nel 1991.
Se ING facesse ricorso al programma del governo olandese, seguirebbe la strada intrapresa questa settimana da diverse banche inglesi e svizzere, che a loro volta hanno utilizzato fondi di salvataggio dai rispettivi governi.


manca un'opzione............................il fallimento!
 

veilfast

Forumer storico
manca un'opzione............................il fallimento!


giusto !!!!
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Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
manca un'opzione............................il fallimento!
:tie:



Anche il colosso finanziario Ing Groep accetta la cura statalista ormai tanto in voga in tutto il mondo per fare fronte alla crisi dei mercati e del credito. Il primo gruppo olandese di servizi finanziari riceverà una robusta iniezione di capitale da ben 10 miliardi, come annunciato congiuntamente in serata dal ministro delle Finanze, Wouter Bos, dal presidente della Banca centrale, Nour Wellink, e dal ceo di Ing, Michel Tillmant. In cambio l'Istituto centrale riceverà azioni privilegiate e pagherà interessi pari all'8,5 per cento. Il 9 ottobre il governo olandese aveva detto di essere pronto a iniettare 20 miliardi di euro nel sistema finanziario nazionale per favorirne la stabilizzazione dopo gli shock subiti nel corso della crisi globale ancora in atto.

Nel tardo pomeriggio la banca - nota ai risparmiatori italiani soprattutto attraverso il suo braccio Ing Direct, ovvero Conto e Mutuo Arancio - aveva già comunicato, dopo le indiscrezioni di stampa diffuse dal britannico Sunday Times, di avere raggiunto un'intesa con il Governo di Amsterdam allo scopo di rafforzare il Core Tier 1 capital ratio, ovvero il coefficiente di patrimonializzazione fondamentale dato dal rapporto tra il patrimonio di base della banca e le sue attività ponderate in base al rischio.

Venerdì Ing aveva fatto sapere di prevedere una perdita di circa 500 milioni di euro nel terzo trimestre, effetto delle turbolenze che affliggono da mesi i mercati finanziari e che hanno avuto conseguenze molto pesanti sul fair value.

Il gruppo ha accusato un pesante calo dei corsi alla Borsa di Amsterdam venerdì (-27,55% a 10,65 euro, maggiore flessione subita da quando la società è stata creata) dopo che si erano diffuse voci di deterioramento del portafoglio di obbligazioni Alt-A, segno di un'esposizione al settore dei mutui che ha messo in crisi le grandi banche d'affari americane per poi contagiare anche il sistema finanziario del Vecchio Continente.
 

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