il canto del cigno insomma...
in questo caso un cignone
Canto del cigno è un modo per indicare l'ultima espressione degna di nota di una carriera o di una vita professionale o artistica in declino. Per estensione si usa anche per indicare in genere l'ultimo segno di vitalità.
Origini [modifica]
Si suppone che l'espressione derivi dall'antica credenza che il
Cygnus olor detto anche
cigno muto per l'incapacità di emettere suoni, appena prima di morire fosse in grado di cantare una struggente e bellissima canzone.
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o scrivere una bellissima poesia
Platone si rifà ad un’antica credenza, secondo la quale il cigno era ritenuto un animale canoro.
Gli uomini, riferisce il filosofo greco, mentono anche sui cigni e sostengono che essi, prima di morire, cantino per il dolore.
Ma nessun altro uccello se ha fame, freddo o altro inconveniente esprime col canto la sua sofferenza.
I cigni, sacri ad Apollo, al termine dei loro giorni, prevedendo il bene che troveranno nel ricongiungersi al loro dio, si rallegrano. Allo stesso modo
Socrate, compagno di servitù dei cigni e non meno di essi indovino, gioisce. Egli è certo che, nel momento in cui la sua anima si sarà liberata dalle catene del corpo, potrà finalmente ritornare alla vera luce.
(Libera interpretazione da:
Platone,
Fedone 85 a-b)