ACCADA QUEL CHE ACCADA,ANCHE iL SOLE DEL GIORNO PEGGIORE TRAMONTA....
- Creatore Discussione olly®
- Data di Inizio
saila
Moderatore Piazza Affari
ERRY
ASTA LA FAIGA SEMPRE
e' arrivata la vela da competizioneErry neve stupenda e sole a manetta
guarda in alto non e' impossibile che te passo sopra
saila
Moderatore Piazza Affari
silpla2000
che bello il yo yo
ci sei rimasto maleintanto roberto benigni ha devoluto tutti i 250000 euri ad un ospedale meyer di firenze alla faccia vostra.......cosi' tarpa tutte le polemiche
rekkie rinfrocite non vedo una faiga.... da quando silpla scopava le foglie secche...
state perdendo audience
dopo le foto di vendola nudo , solo quelle di silpla possono tirare su il thread
non tutti gli uomini sono come i politici italiani
silpla2000
che bello il yo yo
Benigni avrebbe devoluto il cachet a un ospedale pediatrico
che stupido li dava alle ragazze dell'ORGIAtina che sono a spasso adesso
Roma, 18-02-2011
Oggi l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze compie 120 anni e potrebbe festeggiare con una donazione d'eccezione, il cachet di Roberto Benigni, pari a 250mila euro. La notizia circola con insistenza sui social network Facebook e Twitter e viene data per certa, ma l'ufficio stampa dell'ospedale non smentisce, nè conferma.
Benigni non pubblicizza mai la beneficenza che fa, sottolinea il suo agente Lucio Presta. Del resto, tutte le volte che Benigni si è esibito al Meyer ha sempre detto: "Sono qui per farmi visitare".
E Napolitano telefona per complimentarsi
A quanto si e' appreso, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha telefonato ieri sera a Roberto Benigni, complimentandosi per la passione e la competenza con cui ha spiegato, dal palco dell'Ariston di Sanremo, le parole ed il senso profondo dell'Inno Nazionale. Analogamente - riferito in una conferenza stampa dai vertici Rai - altre personalita' istituzionali hanno voluto complimentarsi con l'artista toscano, che ha tenuto banco per oltre mezz'ora concludendo la sua performance cantando, da solo
e senza accompagnamento musicale, una versione dell'Inno degli Italiani giudicata commovente.
Buffon chiama Benigni
«Spiega l'inno anche a noi»
l portiere azzurro, capitano della Nazionale, applaude l'artista per la lezione sull'inno di Mameli, dal palco di Sanremo: «Spero l'abbiano visto in tanti, potrebbe essere servito a destarsi e a darci quella piccola scossa necessaria a tirar fuori l'orgoglio necessario quando si mette in dubbio la nostra unità e la nostra identità di italiani»
che stupido li dava alle ragazze dell'ORGIAtina che sono a spasso adesso
Roma, 18-02-2011
Oggi l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze compie 120 anni e potrebbe festeggiare con una donazione d'eccezione, il cachet di Roberto Benigni, pari a 250mila euro. La notizia circola con insistenza sui social network Facebook e Twitter e viene data per certa, ma l'ufficio stampa dell'ospedale non smentisce, nè conferma.
Benigni non pubblicizza mai la beneficenza che fa, sottolinea il suo agente Lucio Presta. Del resto, tutte le volte che Benigni si è esibito al Meyer ha sempre detto: "Sono qui per farmi visitare".
E Napolitano telefona per complimentarsi
A quanto si e' appreso, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha telefonato ieri sera a Roberto Benigni, complimentandosi per la passione e la competenza con cui ha spiegato, dal palco dell'Ariston di Sanremo, le parole ed il senso profondo dell'Inno Nazionale. Analogamente - riferito in una conferenza stampa dai vertici Rai - altre personalita' istituzionali hanno voluto complimentarsi con l'artista toscano, che ha tenuto banco per oltre mezz'ora concludendo la sua performance cantando, da solo
e senza accompagnamento musicale, una versione dell'Inno degli Italiani giudicata commovente.
Buffon chiama Benigni
«Spiega l'inno anche a noi»
l portiere azzurro, capitano della Nazionale, applaude l'artista per la lezione sull'inno di Mameli, dal palco di Sanremo: «Spero l'abbiano visto in tanti, potrebbe essere servito a destarsi e a darci quella piccola scossa necessaria a tirar fuori l'orgoglio necessario quando si mette in dubbio la nostra unità e la nostra identità di italiani»
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