Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Ad occhio sembrerebbe di si..io proverei a rinvigorirlo un po'.. la carta e la scritta sono belle, basterebbe poco..buona serata :)
 
E vabbè lo so l'antico e' noioso.
Allora per rimediare posto questo grazioso fiore, pagina di un libro in latino e chiaramente fatto a mano, pagato 2 euro.
Ma da quale epoca le illustrazioni dei libri sono state fatte con criteri 'industriali'?
Vedi l'allegato 440696
Cioè...l'inchiostro colorato è sporgente ma magari non e' fatto a mano ma ad esempio e' litografia.
Premetto che non mi sono mai interessato a conoscere meglio questo tipo di, peraltro dignitose, incisioni su fiori, animali ecc. in quanto il mio interesse per la grafica è di tipo "artistico" e non storico, o contenutistico. Oggi queste grafiche vengono (poco) considerate come opere decorative, ma a suo tempo erano informative, scienza+arte.
L'incisione è tra fine 600 e primi 700, volendo non sarebbe difficile scoprire da quale erbario è tratta. Tecnicamente, pur sembrando un'acquaforte, è una xilografia (notare le ombreggiature del gambo, ottenute in negativo con sgorbia e non in positivo con punta). La coloritura a mano ad acquerello è moderna, direi, anche perché grossolana. A parte che ciò sia evidente, non si può comunque nemmeno immaginare litografica, essendo nata la litografia a fine 700, e con colori solo nell'800.
Anticamente vi sono esempi di coloriture, magari sporadiche, delle stampe. Anche molte stampe religiose venivano colorate in serie e vendute per le strade. Di certo molte carte geografiche sin dal primo 600 furono colorate a mano ma in serie, "industrialmente", e con effetti bellissimi. Talora usando l'oro. Nel settecento ci si provò a creare stampe colorate (mezzotinti, acquetinte) senza intervento singolo manuale, ma sono poche. L'ottocento rese il processo + comune, con litografia, cromolito, fotolito ecc.
Spero di esserti stato utile :)
 
Premetto che non mi sono mai interessato a conoscere meglio questo tipo di, peraltro dignitose, incisioni su fiori, animali ecc. in quanto il mio interesse per la grafica è di tipo "artistico" e non storico, o contenutistico. Oggi queste grafiche vengono (poco) considerate come opere decorative, ma a suo tempo erano informative, scienza+arte.
L'incisione è tra fine 600 e primi 700, volendo non sarebbe difficile scoprire da quale erbario è tratta. Tecnicamente, pur sembrando un'acquaforte, è una xilografia (notare le ombreggiature del gambo, ottenute in negativo con sgorbia e non in positivo con punta). La coloritura a mano ad acquerello è moderna, direi, anche perché grossolana. A parte che ciò sia evidente, non si può comunque nemmeno immaginare litografica, essendo nata la litografia a fine 700, e con colori solo nell'800.
Anticamente vi sono esempi di coloriture, magari sporadiche, delle stampe. Anche molte stampe religiose venivano colorate in serie e vendute per le strade. Di certo molte carte geografiche sin dal primo 600 furono colorate a mano ma in serie, "industrialmente", e con effetti bellissimi. Talora usando l'oro. Nel settecento ci si provò a creare stampe colorate (mezzotinti, acquetinte) senza intervento singolo manuale, ma sono poche. L'ottocento rese il processo + comune, con litografia, cromolito, fotolito ecc.
Spero di esserti stato utile :)
Si impara sempre tanto, inutile dire.
La cosa particolare è quante analisi si possono fare su una stampina di pochi centimetri per lato (la foto la fa sembrare grande ma in realtà è molto piccola).
A ripensarci la stranezza è che per essere una stampa antica il colore era troppo vivo (tralasciando la qualità della coloritura).
Stranezza del colore notata peraltro anche da @kiappo.
L'aggiunta tarda del colore però me la fa piacere meno, in queste cose si dovrebbe sempre lasciare le cose come sono per capire, qualche centinaia di anni dopo, come erano le cose all'epoca (restauri conservativi a parte, che dovrebbero essere fatti comunque con attenzione).
Ce ne erano altre 2 o 3, tutte a due euro ma io, prudentemente, ne ho presa una sola per guardarla meglio dopo averla scorniciata.
 
Infatti...avrebbero fatto molto meglio a non toccarla..quindi, secondo Gino è acquarellata..beh, l'acquerello malfatto sembra una tempera..è un errore tipico di chi non sa usare gli acquerelli, la cui caratteristica principale è la delicatezza e trasparenza dei colori...dai prova a migliorarla, sono certo che ce la fai!!!
 
Infatti...avrebbero fatto molto meglio a non toccarla..quindi, secondo Gino è acquarellata..beh, l'acquerello malfatto sembra una tempera..è un errore tipico di chi non sa usare gli acquerelli, la cui caratteristica principale è la delicatezza e trasparenza dei colori...dai prova a migliorarla, sono certo che ce la fai!!!
Lascia, per carità :shy:. Non è che un torcicollo si possa risolvere con uno sganassone :brr:

Quanto al colore vivo, se il libro è rimasto chiuso e il colore protetto possono rimanere colori vivissimi, che si mantengono anche perché di buona qualità. Qui il colore è sporco, come ben spiega Kiappo. In pratica, hanno usato colori di bassa qualità, e senza la vernicetta che li separasse un po' dalla bellissima seicentesca carta di stracci. :muted:
 

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