Premetto che non mi sono mai interessato a conoscere meglio questo tipo di, peraltro dignitose, incisioni su fiori, animali ecc. in quanto il mio interesse per la grafica è di tipo "artistico" e non storico, o contenutistico. Oggi queste grafiche vengono (poco) considerate come opere decorative, ma a suo tempo erano informative, scienza+arte.
L'incisione è tra fine 600 e primi 700, volendo non sarebbe difficile scoprire da quale erbario è tratta. Tecnicamente, pur sembrando un'acquaforte, è una xilografia (notare le ombreggiature del gambo, ottenute in negativo con sgorbia e non in positivo con punta). La coloritura a mano ad acquerello è moderna, direi, anche perché grossolana. A parte che ciò sia evidente, non si può comunque nemmeno immaginare litografica, essendo nata la litografia a fine 700, e con colori solo nell'800.
Anticamente vi sono esempi di coloriture, magari sporadiche, delle stampe. Anche molte stampe religiose venivano colorate in serie e vendute per le strade. Di certo molte carte geografiche sin dal primo 600 furono colorate a mano ma in serie, "industrialmente", e con effetti bellissimi. Talora usando l'oro. Nel settecento ci si provò a creare stampe colorate (mezzotinti, acquetinte) senza intervento singolo manuale, ma sono poche. L'ottocento rese il processo + comune, con litografia, cromolito, fotolito ecc.
Spero di esserti stato utile