Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Segnalo che in un compravendo ho trovato un paio di litografie di Salvador Aulestia a 29 € l'una incorniciate. Aulestia qui non lo conosce nessuno, la firma
upload_2017-10-19_23-57-24.jpeg
è praticamente indecifrabile, io lo conosco perché ce n'era uno in casa di famiglia da tempi lontani. Magari se calerà ancora notevolmente potrei prenderle, ma intanto colgo l'occasione per rimettere all'ordine del giorno questo pittore catalano (o spagnolo :bla: ), Pintor y escultor, pero también arquitecto, escritor, músico y mago, che a me tutto sommato non piace, ma che ebbe una sua importanza, e magari nella sua terra ce l'ha ancora (v. la sua grande scultura in ferro al porto di Barcellona)
Salvador Aulèstia - Wikipedia, la enciclopedia libre Salvador AULESTIA VÁZQUEZ (Barcelona, 1919 – Milán, 1994).

"Zorro sentado (demonio)". | Setdart Subastas

upload_2017-10-20_0-5-40.jpeg
upload_2017-10-20_0-7-19.jpeg
forse una delle due qui c'era pure dal compravendo
 
Però che donna che sei, sai anche di calcio, stupefacente....:confused:

Ho sempre tifato Viola quando seguivo attentamente ora molto meno, da quando papà con cui condividevo la passione per lo sport non c'è più. Considera che quando mi sono iscritta al Classico l'intenzione era di diventare giornalista sportiva, tenevo un diario su cui scrivevo i commenti a gare di sci, Olimpiadi etc. non pensavo certo di iscrivermi ad ingegneria!

Gino carissimo che strani gli ultimi lavori, prob. vedendoli non li avrei di sicuro considerati!

Che dite voi delle ultime news fiscali sull'arte tipo voluntary disclosure, anche se questa non è forse la sede più adatta... alla faccia di chi guarda all'arte come investimento!

Voluntary disclosure per l’arte - ItaliaOggiVoluntary disclosure per l’arte - ItaliaOggi
 
Ho sempre tifato Viola quando seguivo attentamente ora molto meno, da quando papà con cui condividevo la passione per lo sport non c'è più. Considera che quando mi sono iscritta al Classico l'intenzione era di diventare giornalista sportiva, tenevo un diario su cui scrivevo i commenti a gare di sci, Olimpiadi etc. non pensavo certo di iscrivermi ad ingegneria!

Gino carissimo che strani gli ultimi lavori, prob. vedendoli non li avrei di sicuro considerati!

Che dite voi delle ultime news fiscali sull'arte tipo voluntary disclosure, anche se questa non è forse la sede più adatta... alla faccia di chi guarda all'arte come investimento!

Voluntary disclosure per l’arte - ItaliaOggiVoluntary disclosure per l’arte - ItaliaOggi

Che rogna...meno male che non ho venduto nulla.
Ma potrebbe essere una bufala visto che l'articolo 67, comma 1, lettera i) del Tuir non parla di arte ma di
i) i redditi derivanti da attivita' commerciali non esercitate abitualmente;
Ci saranno dei limiti minimi.

Quanto al tifo per la viola, giornalista sportiva e poi ingegnere...
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
Ultima modifica:
Ieri sono andato nel compravendo verso la campagna, avevo visto in precedenza una ceramica di Fanciullacci, ma era rovinata, poi ho visto vecchi piatti Gien a 7 euro, una cofana di Cantagalli anni 30/50 a 8 euro, infine un servizio (incompleto) con zuppiera di Galvani a 20 euro periodo anni 30. Anche se erano tutte ceramiche firmate, in questo periodo ho deciso che voglio scoperte molto più appetibile, visto che i piatti antichi li posso trovare anche ad un euro e lo stesso vale per gli altri articoli, ormai voglio roba sopraffina a prezzi superstracciati, oppure devono essere cose che mi incuriosiscono e quindi con il gusto della ricerca e scoperta.

Oggi mercatino mensile vicino a casa, di interessante ho visto solo un miniritratto con cornice in avorio, richiesta 25 euro, se trattavo erano meno, era anni 50 anche se di firma conosciuta, 25 euro era un prezzo onesto, ma se chiedeva subito 10 o 15 euro potevo anche prenderla ma di trattare non ne avevo voglia.

Occasioni basta avere pazienza se ne trovano, ad esempio ho preso in questi gironi da un privato tre tappeti a 70 euro, un piccolo kilim, un piccolo beluci, ed un medio/grande kirman, molto sporchi, ma il prezzo di mercato si aggira minimo sui 1200 euro ed un po' di olio di gomito per pulirli vale la candela.
 
Portato a casa questa incisione della Scala a Milano.
La cosa particolare è che si tratta della stessa firma del San Gimignano che avevo postato qualche tempo fa:
https://www.investireoggi.it/forums...-mercatini-negozi-aste-eredita.83771/page-277
A questo punto mi tocca indagare a fondo ...
Fantastico. Stavo cercando, per le tue firme, Deste, e mi sono imbattuto in questo ritratto
s-l225.jpg
indicato come
MAX caro marito, anche ritratto di glorificare significativo, acquaforte, 1917

Quel caro marito era già comico di suo, e comunque ho pensato ad una traduzione googliante. Infatti si tratta di Max Liebermann (in tedesco "caro uomo") in un suo autoritratto :rotfl::rotfl::rotfl:

Subito sotto c'era:
MAX caro marito, Mercato bovino in sofferenza, acquaforte, 1900 :pollicione:

Google traduttore, il poeta degli anni 2000!
Lascio a Lory di spiegare meglio l'inghippo, perché da oltre quattro anni non tocco più tedesco e mi sono impregnato di spagnolo (con accento cubano :eek:, dice la nipote che vive a Madrid).
 
Portato a casa questa incisione della Scala a Milano.
La cosa particolare è che si tratta della stessa firma del San Gimignano che avevo postato qualche tempo fa:
https://www.investireoggi.it/forums...-mercatini-negozi-aste-eredita.83771/page-277
A questo punto mi tocca indagare a fondo ...
Tornando alle tue incisioni, devo ripetermi: la grafia della firma somiglia assai a quella, famigerata, del D'amico. Una mano da contabile, non da artista. Firma posticcia?

Poi, a sinistra in basso della Scala c'è una scritta in cui, dopo opportuni ingrandimenti, io leggo Nino Sala 49. Mi sa che sono tutti nomi farlocchi, questo, quello della firma e pure gli altri, D'Amico ecc., salvo uno, quello delle belle incisioni di VE e MI, Guglielmo Baldassini, che comunque pure lui si firmava spesso con nomi di fantasia, oltre che con il suo.

La cosa è spiegabile trattandosi di incisioni "turistiche", cioè rappresentanti luoghi importanti e significativi: magari ne stampavano un bel po', poi cambiavano qualcosa e la stessa lastra ricominciava a farsi torchiare ... insomma, nell'Italia del secondo dopoguerra bisognava ben arrangiarsi, no?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto