baleng
Bannato di là per aver svelato la verità
L'olietto effettivamente è migliore nella nuova foto. Praticamente l'hai pagato 30, perché le incisioni di Ferrari sono numerose e ricercate poco, solo dagli interessati alle zone riportate (d'altronde nacquero per questo). Ora, essendo un interno, e per di più genovesePuò darsi sia la seconda tecnica perché l'effetto pare più a macchie. Che te ne pare? A me sembra un lavoro abbastanza curato nei dettagli di buona fattura soprattutto rimosso il vetro rotto. Ho avuto la sensazione che visto il lavoro il venditore fosse un po' dubbioso sul prezzo che aveva anticipato, più basso di quanto il lavoro effettivamente valesse.
Ferrari non lo conoscevo e non ho nemmeno capito se si tratta di pezzo unico e se il possibile 50 sia un anno o una tiratura.
, non credo che troverebbe facilmente acquirenti a più di 5 € (10 gli "appassionati").Quanto alla tecnica ho guardato meglio (ultimamente ho troppa superficialità nel valutare, qualche svarione mi è capitato anche per questo motivo
). L'acquaforte è stampata a ben 4 colori, nettamente distribuiti per zona e relativi ai soli segni. Pertanto è senza dubbio colorata à la poupée. Il numero, qualunque sia, si riferisce all'anno. Sennò sarebbe un denominatore senza numeratore, che nella grafica non si usa (addirittura ai primi del 900 indicavano il solo numeratore, cioè che si trattava dell'esemplare numero tot, senza indicare su quanti - tanto lo si poteva spesso comunque sapere, e non costituiva in ogni modo un grosso problema per i collezionisti)Dunque non è un pezzo unico, anzi, in questi casi il probabile uso "turistico" mirava ad ampie tirature. Quello che si può dire è che, essendo più colori dati insieme a mano sulla lastra volta per volta, centrando a occhio le zone da coprire, nessuna stampa sarà mai veramente identica ad un'altra. In certo senso vi è in ciò una analogia con le stampe acquarellate, anch'esse un po' diverse l'una dall'altra.
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