"Afonia" Dal Nuovo Mondo

Vi sono momenti davvero impagabili, che risultano infine anche rivelatori.
La vicedirettrice della centralissima Casa della Cultura di Santiago è una [relativamente :-o] elegante cinquantenne. Organizza mostre, gestisce eventi ecc.

- Quali pittori moderni preferisce?
- Picasso
- Nessun altro?
- Mmmmm ... Leonardo

Non conosce alcun altro pittore europeo, di nessuna epoca.


Se vuoi dire che a Cuba il livello culturale è più basso, penso che su questo non ci siano dubbi.

Però dovresti provare a rifare la stessa domanda a Giancarlo Galan, tra le altre cose nostro ex ministro della Cultura e vediamo cosa risponde.:(
 
Intermezzo todo loco

L’Enramadas è la lunga passeggiata pedonale dei Santiagueri, il “liston” di Santiago, tutto in pendenza per circa due chilometri, circondato di negozi, di locali pubblici e qualche ufficio. Appena rinnovato con il concorso degli artisti locali ha reso parte della città davvero irriconoscibile, interessante e piacevole. Lì si fanno continuamente incontri di ogni sorta.


Galina seminova, ovverosia Apparizione (spagnolo non garantito :melo:)

O galina desplumada
tu vas desnuda por la calle Enramadas
como si alguno te habea toda chupada :pig:
y la tua vieja cara
con ojo abierto para mirar lo eterno :cry:
calientas todo el mio Infierno
entre l’aire que pasa
me pareces una vieja baldraca :fiu:
pero el tiempo es venido
de hacer fiesta con tigo,:banana:
los hombres cercanos
te tocan con las manos
y se chupan los dedos
sin saber si comerte o darte un beso :rosa:
o galina desplumada
que vas en l’enramadas.

Pecado està mortal
la tua grasa animal :oops:
y parecen desesperadas
esas piernas cansadas
porque a cabeza baja caminando
no es honesto es que tu està picando! :benedizione:
Muerte tuya vida mea
asì quiero invitarte al restaurante
yo despues, tu adelante
y robarte la vida con passion :hua:
sobre la mesa, haciendo indigestion.
Cabeza baja, mas cercana a l’Infierno
ahora es tiempo de salir a l’esterno:
casate entonces, vieja galinona
con el cuego que mas sabor te dona :pizza:
l’amor no tiene reglas, y las reglas no tienen amor :maestro:
en esta calle cocida bajo el sol
o galina desplumada
que vas desnuda sobre l’Enramadas. :ciapet:
 
Torno su un argomento che mi sta a cuore. Come al solito, visitando il terzo mondo mi ritrovo a considerare quanto siano assurdi i prezzi delle opere d'arte in Occidente. A Cuba gli stipendi sono a livello di sopravvivenza stentata. I prezzi restano comunque assai modesti sia per i prodotti locali che per i servizi (tagliati i capelli a 60 centesimi di €, per esempio, mentre un'aranciata al bar costa u po' di più, e una birra straniera il doppio; prodotti essenziali, se locali, hanno prezzi ridicoli, o spesso controllati, e un grosso pane si può comprare anche per un paio di centesimi, 4 centesimi per pane e frittata nei locali in moneta nazionale). Anche qui si rivede il discorso che è la produttività a governare la gestione dei prezzi nei rapporti internazionali: le importazioni sono per i locali care per definizione.
Ma tornando alle opere d'arte, che dire di un "tavolino quadrato" di Alviani a, poniamo, 20,000 €, cioè mille mesi di lavoro stipendiato: una vita intera per pagarsi un tavolo di alluminio messo in cornice! Non parliamo poi dell'arte povera, che in mezzo a gente povera davvero è come un pretenzioso sputo in un occhio. A Cuba i più smonterebbero gli igloo di Merz per recuperare qualche materiale utile, metterebbero in bagno finalmente uno specchio, e pazienza se Paolini l'ha un po' rovinato. Essendo poi la carne di bovino vietata al popolo, una milionaria mucca di Hirst ben conservata in formalina farebbe una fine miserrima, se la potrebbero pappare di nascosto in pochi minuti. Per paradosso quella che chiamano Pop Art è in effetti tra le meno popolari presso la gente, che passerebbe volentieri una mano uniforme di vernice sopra i Rauschenberg più incasinati, che tanto già il senso del disordine ce l'hanno per forza in casa.
Breve, da decenni stiamo facendo un'arte con il birignao, che una grassa risata certamente seppellirà, incerti solo il giorno e l'ora.
Peraltro, è evidente come il gusto di queste genti non sia particolarmente coltivato: nelle case vengono esposti ninnoli orribili, stile Capodimente de noiantri oppure ovetto Kinder, e gli stessi venditori di statuine religiose della Santeria propongono anche di questi pupazzi stile ricordo di Montmartre. Però non dimentico che, sebbene in misura minore, altrettante porcatine si vedevano 50/60 anni fa nelle nostre case, e dunque non è che si possa poi tanto gloriarci. Senza contare che il possessore di un O'Bey considera un grezzo il possessore di un Fiume. E viceversa.
 
Intermezzo todo loco

L’Enramadas è la lunga passeggiata pedonale dei Santiagueri, il “liston” di Santiago, tutto in pendenza per circa due chilometri, circondato di negozi, di locali pubblici e qualche ufficio. Appena rinnovato con il concorso degli artisti locali ha reso parte della città davvero irriconoscibile, interessante e piacevole. Lì si fanno continuamente incontri di ogni sorta.


Galina seminova, ovverosia Apparizione (spagnolo non garantito :melo:)

O galina desplumada
tu vas desnuda por la calle Enramadas
como si alguno te habea toda chupada :pig:
y la tua vieja cara
con ojo abierto para mirar lo eterno :cry:
calientas todo el mio Infierno
entre l’aire que pasa
me pareces una vieja baldraca :fiu:
pero el tiempo es venido
de hacer fiesta con tigo,:banana:
los hombres cercanos
te tocan con las manos
y se chupan los dedos
sin saber si comerte o darte un beso :rosa:
o galina desplumada
que vas en l’enramadas.

Pecado està mortal
la tua grasa animal :oops:
y parecen desesperadas
esas piernas cansadas
porque a cabeza baja caminando
no es honesto es que tu està picando! :benedizione:
Muerte tuya vida mea
asì quiero invitarte al restaurante
yo despues, tu adelante
y robarte la vida con passion :hua:
sobre la mesa, haciendo indigestion.
Cabeza baja, mas cercana a l’Infierno
ahora es tiempo de salir a l’esterno:
casate entonces, vieja galinona
con el cuego que mas sabor te dona :pizza:
l’amor no tiene reglas, y las reglas no tienen amor :maestro:
en esta calle cocida bajo el sol
o galina desplumada
que vas desnuda sobre l’Enramadas. :ciapet:


:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

Come ti vengono queste cose lo sai solo tu.
 
Torno su un argomento che mi sta a cuore. Come al solito, visitando il terzo mondo mi ritrovo a considerare quanto siano assurdi i prezzi delle opere d'arte in Occidente. A Cuba gli stipendi sono a livello di sopravvivenza stentata. I prezzi restano comunque assai modesti sia per i prodotti locali che per i servizi (tagliati i capelli a 60 centesimi di €, per esempio, mentre un'aranciata al bar costa u po' di più, e una birra straniera il doppio; prodotti essenziali, se locali, hanno prezzi ridicoli, o spesso controllati, e un grosso pane si può comprare anche per un paio di centesimi, 4 centesimi per pane e frittata nei locali in moneta nazionale). Anche qui si rivede il discorso che è la produttività a governare la gestione dei prezzi nei rapporti internazionali: le importazioni sono per i locali care per definizione.
Ma tornando alle opere d'arte, che dire di un "tavolino quadrato" di Alviani a, poniamo, 20,000 €, cioè mille mesi di lavoro stipendiato: una vita intera per pagarsi un tavolo di alluminio messo in cornice! Non parliamo poi dell'arte povera, che in mezzo a gente povera davvero è come un pretenzioso sputo in un occhio. A Cuba i più smonterebbero gli igloo di Merz per recuperare qualche materiale utile, metterebbero in bagno finalmente uno specchio, e pazienza se Paolini l'ha un po' rovinato. Essendo poi la carne di bovino vietata al popolo, una milionaria mucca di Hirst ben conservata in formalina farebbe una fine miserrima, se la potrebbero pappare di nascosto in pochi minuti. Per paradosso quella che chiamano Pop Art è in effetti tra le meno popolari presso la gente, che passerebbe volentieri una mano uniforme di vernice sopra i Rauschenberg più incasinati, che tanto già il senso del disordine ce l'hanno per forza in casa.
Breve, da decenni stiamo facendo un'arte con il birignao, che una grassa risata certamente seppellirà, incerti solo il giorno e l'ora.
Peraltro, è evidente come il gusto di queste genti non sia particolarmente coltivato: nelle case vengono esposti ninnoli orribili, stile Capodimente de noiantri oppure ovetto Kinder, e gli stessi venditori di statuine religiose della Santeria propongono anche di questi pupazzi stile ricordo di Montmartre. Però non dimentico che, sebbene in misura minore, altrettante porcatine si vedevano 50/60 anni fa nelle nostre case, e dunque non è che si possa poi tanto gloriarci. Senza contare che il possessore di un O'Bey considera un grezzo il possessore di un Fiume. E viceversa.

Ed è proprio per questo che il nostro folle modello un giorno finirà. :-x
 
Altro intermezzo.
Com'è noto le ceneri di Fidel Castro sono state trasportate dall'Avana a Santiago, che era la sua città, con un corteo che in qualche modo ripercorreva in senso inverso il percorso del famoso corteo del 1959 con cui Castro andò all'Avana a raccogliere il potere.
Come dicono i giornalisti, il vostro cronista era là, ed è in grado di postare una specie di straordinario :eeh: reportage fotografico sul momento storico dell'ultimo viaggio di Fidel per la sua Santiago.
© Preciso che le foto non sono disponibili per uso che non sia strettamente privato.

Le prime 2 foto illustrano le strutture poste nel centro della città, davanti alla cattetrale, per commemorare el comandante en hefe.
La terza mostra una classica immagine celebrativa alla televisione in quei giorni di lutto (9).
La quarta mostra studenti e studentesse nella loro elegante divisa disposti in attesa che passi il corteo.


DSC_0603 - Copia.JPG
DSC_0604 - Copia.JPG
DSC_0629 - Copia.JPG
DSC_0630 - Copia.JPG
 
Sono riuscito a far foto da due postazioni, in corrispondenza di due passaggi.
Queste si riferiscono alla prima postazione, in una parallela alla Calle Corona di cui non ricordo il nome.
Mostrano il succedersi dei mezzi che precedevano l'auto con l'urna.

DSC_0631 - Copia.JPG
DSC_0632 - Copia.JPG
DSC_0633 - Copia.JPG
DSC_0634 - Copia.JPG
 
Altre immagini. Nell'ultima si vede chiaramente l'auto che trascina il carrello con l'urna, nonché quest'ultima.
DSC_0635 - Copia.JPG
DSC_0636 - Copia.JPG
DSC_0637 - Copia.JPG
DSC_0638 - Copia.JPG
DSC_0639 - Copia.JPG
 
Il secondo passaggio consistette in un giro completo della importante Plaza de Marte. Beccato per un pelo con una camminata veloce in mezzo alla folla. Foto scattate alla sperindio senza poter controllare l'inquadratura. Tutto sommato, neanche male.

DSC_0640 - Copia.JPG
DSC_0641 - Copia.JPG
DSC_0642 - Copia.JPG
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto