Alitalia, oltre alla demagogia, la destra ha idee?

e non pensiate sia meglio farla fallire
e sulle ceneri ricapitalizzarla ( con soldi statali) ovviamente e ripartire.

significherebbe spendere miliardi di euro dei cittadini, partire da zero, ridurre al 10% quello che e' alitalia adesso, e non si avrebbe nulla in cambio di un vettore competitivo a livello mondiale.

non servirebbe a alitalia, ai dipendenti, a malpensa.

sarebbero solo altri miliardi dei cittadini buttati in un pozzo. vedi swissair che e' fallita , e' rinata con soldi statali e sono ormai 5 anni e non e' ancora tornata ad essere la meta' di quello che era prima.
 
Intanto Fiumicino non riesce a sostenere l'aumento del traffico dovuto al trasferimento di Alitalia da Malpensa. Ma sta a vedere che qualcuno sta già pensando a nuovi mega investimenti per ampliare Fiumicino... e chi sarà mai costui?!?
 
IL JUNK BOND DEL GIORNO

IL JUNK BOND DEL GIORNO

I fatti e le curiosità del giorno liberamente commentati per il quotidiano MF
Se il crollo dell'azione Alitalia a Piazza Affari non stupisce più di tanto considerata l'offerta ‘prendere o lasciare’ lanciata da Air France con una valutazione implicita del titolo della compagnia di bandiera di 0,10 centesimi colpisce di più quello che è accaduto all'obbligazione convertibile Alitalia. Nella proposta di doppia offerta pubblica di scambio viene, infatti, non solo proposta la permuta fra 160 azioni Alitalia ogni azione Air France KLM ma anche un'opa sulle obbligazioni convertibili con scadenza nel 2010 e cedola del 7,5% al prezzo di euro 0,3145 ovvero l'85% del valore del nominale. La reazione del bond? Un crollo dato che ieri sera valeva 65 (rendimento teorico di circa il 30% annuo)! Se la proposta Air France-Klm andasse a buon fine si tratterebbe in pochi mesi (comprare a 65 per vendere a 85) di un'opportunità di guadagno a 2 cifre ma evidentemente il mercato sta già scommettendo sul fallimento della trattativa. E preferisce volare basso, molto basso.

http://www.borsaexpert.it/googlenew...ione=cb95cdbd44a113146d05f57b0caf7cd6&flagv=1
 
nic.73 ha scritto:
Intanto Fiumicino non riesce a sostenere l'aumento del traffico dovuto al trasferimento di Alitalia da Malpensa. Ma sta a vedere che qualcuno sta già pensando a nuovi mega investimenti per ampliare Fiumicino... e chi sarà mai costui?!?

eggià
anvedi....


troviamo sempre GEMITI
ops Gemina

pensate che ha raccolta un sacco di eco-BALLE a napoli e quando non c'era più posto le ha lasciate tutte per strada
 
Giornata nera per la compagnia di bandiera

Giornata nera per la compagnia di bandiera
Alitalia: Prato si dimette
Il presidente: "Ho fallito e devo dare un segnale personale"

Roma, 2 Apr. – Il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, si è dimesso.
Giornata nera per la compagnia di bandiera che dopo l'abbandono di Air France si trova davanti alle dimissioni del suo direttore.

Prato, dopo le dimissioni di Berardino Libonati, era stato nominato dal ministero del Tesoro, l’estate scorsa. E’ stato incaricato di "cedere il controllo della società" e di individuare soggetti industriali e finanziari interessati.

Prima di annunciare le sue dimissioni il presidente: «Questa azienda ha una maledizione, soltanto un esorcista può salvarla. Ho fallito e devo dare un segnale personale». «Non si può trascinare la situazione stancamente per qualche giorno – ha poi aggiunto Prato - nè il governo nè il Paese si renderebbero conto di quanto le interferenze continue del sistema hanno avvelenato la situazione di un'azienda quotata in Borsa».

Prima di arrivare ai vertici di Alitalia era presidente e amministratore delegato di Fintecna e presidente di Grandi Stazioni.
Ricopre incarichi direttivi in società pubbliche, dal 1978.
Dal 1989 al 1998 è stato condirettore generale Italstat, vicepresidente Autostrade e amministratore delegato di Autostrade international e di Bonifica. Dopo essere stato direttore generale di Iritecna, nel momento di fusione tra Italstat e Italimpianti, è stato responsabile della direzione pianificazione e controllo Iri in qualità di consigliere di amministrazione e di componente di comitato esecutivo delle principali controllate: Alitalia, Finmeccanica, Fincantieri, Cofiri, Stet, Telecom, Iri management.
Fino al 2003, ha rivestito incarichi in Iri dove era direttore centrale e in Fintecna dove riscopriva la carica di presidente operativo, oltre ad essere stato consigliere di Amministrazione in Rai holding, Finmeccanica e Alitalia.

In seguito agli eventi delle ultime ore, probabilmente, per domani mattina la Consob sospenderà il titolo sul listino di Piazza Affari, prima dell'apertura della Borsa.Valentina Pellegrino

http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=8879&titolo=Alitalia Prato si dimette
 
ed ecco l'epilogo gia' scritto in un paese di IDIOTI mangiaspaghetti, qualunquisti. Prima il nanismo a cantare le sirene di ulisse, poi con grande maestria degna di quello che gli compete i sindacati che fanno saltare tutto..


BENE ADESSO SONO CA.ZZI VOSTRI. ALITALIA FALLISCE, E STANNO A CASA NON IN 2000 MA ALMENO IN 10.000 .

cosi potete tutti dire.. non e' colpa mia, i francesi volevano comprarla gratis.





ALITALIA, AIR FRANCE LASCIA TRATTATIVE. PRATO SI DIMETTE

Borsa italiana ha deciso di sospendere il titolo Alitalia. Lo rende noto un portavoce della stessa Borsa italiana, dopo la decisione del presidente di Air France-Klm Spinetta di rompere la trattativa sulla compagnia di bandiera. Spinetta rinuncia. L'affare Alitalia salta. Prato si dimette. E incombe il rischio commissariamento. "E' una sconfitta per il Paese" commenta a caldo il leader della Cgil Gugliemo Epifani. Il patron di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta aveva subordinato l'offerta per comprare Alitalia al preventivo raggiungimento di un accordo con le organizzazioni rappresentative della maggioranza del personale di terra e personale di volo. E il termine scadeva mercoledi'. Dopo gli sforzi fatti per rendere più digeribile un'offerta che i sindacati avevano respinto nella prima e seconda stesura, i rappresentanti dei lavoratori hanno presentato una controfferta. Che per Spinetta è stata "non accettabile". Non solo perché "sono contrario a livello personale - ha spiegato - ma non rientra nel mio mandato".

Una rottura dei negoziati "che non dipende da noi" ha commentato con rammarico Spinetta ribadendo che l'acquisizione di Alitalia "é un progetto nel quale credevo profondamente e nel quale continuo a credere perché avrebbe permesso all'Alitalia di ritrovare rapidamente la strada per una crescita redditizia". Nonostante il forte interesse del colosso d'oltralpe al ghiotto mercato italiano la controproposta dei sindacati "volta a mantenere nel perimetro di Alitalia attività pesantemente deficitarie" e cioé quelle di terra, "é incompatibile con l'obiettivo di un rapido ritorno alla redditività" ha spiegato il gruppo franco-olandese. Uno schema "completamente nuovo" per il quale Air France-Klm "non ha ricevuto alcun mandato dal suo consiglio di amministrazione" spiega un comunicato. Le otto sigle sindacali chiedevano, oltre a che non venissero chiuse le attività cargo e che fossero messi a terra un numero inferiore di aerei, che la finanziaria del Tesoro Fintecna partecipasse all'aumento di capitale previsto con una quota di minoranza e conferisse l'intera quota (49,4%) che possiede in Alitalia servizi alla "Nuova Alitalia". Sarebbe stato proprio questo punto, con la prospettiva di una percentuale troppo alta della presenza dello Stato italiano tramite Fintecna nella holding, a far dire di no a Spinetta. Che, alzandosi dal tavolo, ha detto: "Finisce qui"sfilando via assieme al suo staff.

Ora il rischio commissariamento si fa più reale. Maurizio Prato ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente e amministratore della società e per giovedi' è convocato il consiglio di amministrazione che potrà assumere "le necessarie ed opportune determinazioni". Sulla base delle decisioni del cda spetterà poi all'azionista di maggioranza, cioé il ministero dell'Economia, prendere eventuali misure. In queste ore, dal fronte sindacale, è rimbalzata l'ipotesi della convocazione di un consiglio dei ministri straordinario. Il portavoce di palazzo Chigi, Silvio Sircana ha però escluso che avvenga già questa sera. In mattinata il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, parlando alle commissioni Bilancio, Attività produttive e Trasporti della Camera aveva detto che "quella di Air France è l'unica carta, l'unica offerta concreta" e se non andasse in porto "é ipotizzabile il ricorso alla legge Marzano, l'unica in grado di affrontare la crisi di una grande azienda". L'amministrazione straordinaria come soluzione perché, aveva avvertito il ministro, senza un accordo con Air France, "un prestito ponte - anche a prescindere dai chiari profili di illegittimità comunitaria - non sarebbe praticabile".


--------------------------------------------------------------------------------

CDA COMPAGNIA CONVOCATO PER DOMANI ALLE 13
Il cda di Alitalia è stato convocato per domani alle 13. Lo si apprende da fonti aziendali.


--------------------------------------------------------------------------------

LE DIMISSIONI DI PRATO
ROMA - Il Presidente di Alitalia Maurizio Prato si è dimesso. (ANSA). (ANSA) - ROMA, 2 APR - Maurizio Prato è salito ai vertici della compagnia di bandiera la scorsa estate. Nominato dal ministero del Tesoro, dopo le dimissioni di Berardino Libonati, gli è stato affidato il mandato di "cedere il controllo della società" e di individuare soggetti industriali e finanziari interessati. Classe 1941, sposato e con due figli, Prato nasce a Foligno, si laurea in Giurisprudenza e Economia e Commercio e dal 1978 in poi ricopre numerosi incarichi direttivi in società pubbliche. La sua carriera è tutta all'insegna del mondo Iri: inizia nell'Italstat, dove ricopre l'incarico di vice direttore generale. Poi passa alla Sifa, società del Gruppo Iri operante nel settore immobiliare, finanziario, del capital market e del merchant banking.Fra queste due società trascorre gli anni che vanno dal 1978 al 1989. Dal 1989 al 1998 è stato condirettore generale Italstat, vicepresidente Autostrade e amministratore delegato di Autostrade international e di Bonifica. Dopo essere stato direttore generale di Iritecna, nel momento di fusione tra Italstat e Italimpianti è stato responsabile della direzione pianificazione e controllo Iri ricoprendo cariche di consigliere di amministrazione e di componente di comitato esecutivo delle principali aziende controllate: Alitalia, Finmeccanica, Fincantieri, Cofiri, Stet, Telecom, Iri management. Negli anni successivi, fino al 2003, ha rivestito incarichi al vertice di Iri (direttore centrale) e di Fintecna, presidente operativo, oltre ad essere stato consigliere di Amministrazione in Rai holding, Finmeccanica e Alitalia. Prima di arrivare ai vertici di Alitalia era presidente e amministratore delegato di Fintecna e presidente di Grandi Stazioni.
 
Albatros ha scritto:
ed ecco l'epilogo gia' scritto in un paese di IDIOTI mangiaspaghetti, qualunquisti. Prima il nanismo a cantare le sirene di ulisse, poi con grande maestria degna di quello che gli compete i sindacati che fanno saltare tutto..


BENE ADESSO SONO CA.ZZI VOSTRI. ALITALIA FALLISCE, E STANNO A CASA NON IN 2000 MA ALMENO IN 10.000 .

cosi potete tutti dire.. non e' colpa mia, i francesi volevano comprarla gratis.

nun te arrabbiàààààà ahahahahhaha
e buongiorno a te albatros, forse è meglio così quanto meno è un banco di prova per tutti
 
eccolo qua il Biscazziere di Arcore....


da www.repubblica.it
13:07 Nuovo appello di Berlusconi "all'orgoglio degli imprenditori"
"Rivolgo un appello agli imprenditori italiani: non si deve partecipare con milioni di milioni, basta anche una fiche". Lo dice il leader del Pdl Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento alla Coldiretti.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto