STMicroelectronics (STM) Allora ... StMicroelectronics: Medium Term Analysis (4 lettori)

pio99

Forumer attivo
curfr@ ha scritto:
pio99 ha scritto:
Ciao Curfr@,

mi sono appena iscritto e sono interessato al modo in cui approcci analiticamente il trading.
Il mio percorso e' cominciato con l' analisi tecnica classica.
Non soddisfatto dai risultati ( o dalle mie dubbie capacita' :lol: ) ho cercato nuovi approcci ( che sono ancora in fase di studio ) : analisi cilcica secondo J.M. Hurst ( poi ripresa da Migliorino ), approccio frattale secondo Mandelbrot et similia, wavelet analysis.
Se per te va bene potremmo cominciare uno scambio di informazioni con lo scopo di migliorare.
Chiaramente all'inizio sarei io ad imparare molto da te.
Con il tempo il mio apporto sarebbe maggiore.
Cosa ne pensi?

Ciao e grazie
Pio

Io non posso insegnare nulla a nessuno: non ho questa presunzione! Al massimo posso condividere le mie esperienze con gli altri : il fatto che siano diverse non significa che siano migliori, ne il fatto che siano maggiori implica che in qualità siano piu approfondite!
Quindi...scambiamoci tutte le idee che vogliamo...purche siano costruttive e non OSTRUTTIVE alla altrui iniziativa! :)
Detto questo...a me sta bene MIGLIORARE!
Sei il benvenuto in questo mio 3d....

Grazie per il benvenuto.
Comincio subito con un paio di domande.
L' R/S analysis che hai postato qualche pagina fa mostra un esponente di Hurst > 1.
Per serie numeriche persistenti H non dovrebbe > 0.5 e < 1 ?
La wavelet analysis non mostra problemi con le discontinuita' agli estremi delle finestre temporali considerate?
Queste domande non vogliono essere assolutamente ostruttive.
Ti ripeto, sono solo all'inizio e con una serie di dubbi in testa.
Se tu mi dessi una mano a diradarli te ne sarei grato.

Ciao
 

curfr@

Forumer storico
pio99 ha scritto:
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pio99 ha scritto:
Ciao Curfr@,

mi sono appena iscritto e sono interessato al modo in cui approcci analiticamente il trading.
Il mio percorso e' cominciato con l' analisi tecnica classica.
Non soddisfatto dai risultati ( o dalle mie dubbie capacita' :lol: ) ho cercato nuovi approcci ( che sono ancora in fase di studio ) : analisi cilcica secondo J.M. Hurst ( poi ripresa da Migliorino ), approccio frattale secondo Mandelbrot et similia, wavelet analysis.
Se per te va bene potremmo cominciare uno scambio di informazioni con lo scopo di migliorare.
Chiaramente all'inizio sarei io ad imparare molto da te.
Con il tempo il mio apporto sarebbe maggiore.
Cosa ne pensi?

Ciao e grazie
Pio

Io non posso insegnare nulla a nessuno: non ho questa presunzione! Al massimo posso condividere le mie esperienze con gli altri : il fatto che siano diverse non significa che siano migliori, ne il fatto che siano maggiori implica che in qualità siano piu approfondite!
Quindi...scambiamoci tutte le idee che vogliamo...purche siano costruttive e non OSTRUTTIVE alla altrui iniziativa! :)
Detto questo...a me sta bene MIGLIORARE!
Sei il benvenuto in questo mio 3d....

Grazie per il benvenuto.
Comincio subito con un paio di domande.
L' R/S analysis che hai postato qualche pagina fa mostra un esponente di Hurst > 1.
Per serie numeriche persistenti H non dovrebbe > 0.5 e < 1 ?
La wavelet analysis non mostra problemi con le discontinuita' agli estremi delle finestre temporali considerate?
Queste domande non vogliono essere assolutamente ostruttive.
Ti ripeto, sono solo all'inizio e con una serie di dubbi in testa.
Se tu mi dessi una mano a diradarli te ne sarei grato.

Ciao


Il coefficiente di Hurst altro non è che l'inclinazione della retta che interpola la "cumulata" di dati finanziari di cui si è effettuato il detrend! Ci muoviamo in uno spazio geometrico e pertanto la correlazione del dato con la serie è ben interpretata dalla inclinazione della retta (interpolazione lineare) che piu avvicina la serie di dati: ovvio che per un H sempre piu vicino ad uno l'interpolazione mostra un grado maggiore di correlazione del dato con i precedenti a favore di una evidente auto correlazione fra tutti i dati dela serie storica!
Se non c'è auto correlazione significa che i dati sono slegati nella loro sequenza l'uno dall'altro e pertanto l'H, ossia l'inclinazione della retta interpolatrice dovrebbe, è inferiore!
Molto piu utile è, però, per l'analisi del segnale la definizione di frattale che usa lo spazio di probabilità piuttosto che lo spazio geometrico.
Sulla base di questo approccio una "cumulata" di dati avrà una frattalità che si misura diversamente: una serie di dati con "effetto memoria" avrà persistenza (frattalità) se la dimensione di H sarà compresa fra 1.0 e 2.0.
Quanto alla wavelet: presenta discontinuità in che senso? Se intendi la nuvola di dati gialla....ho già spiegato che si tratta di una misurazione dell'energia del segnale!
Diciamo che l'energia del segnale è suddivisa su piu periodi e che pertanto non sembra mostrare, soprattutto agli estremi una evidenza visiva di ciclo dominante, ossia di energia concentarat, su un ciclo con periodo stabile..
 

curfr@

Forumer storico
Gli indici americani potrebbero iniziare la giornata con un rush up iniziale: ritengo che ci siano buone possibilità di incrementare gli short sulla forza!
 

pio99

Forumer attivo
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Ciao Curfr@,

mi sono appena iscritto e sono interessato al modo in cui approcci analiticamente il trading.
Il mio percorso e' cominciato con l' analisi tecnica classica.
Non soddisfatto dai risultati ( o dalle mie dubbie capacita' :lol: ) ho cercato nuovi approcci ( che sono ancora in fase di studio ) : analisi cilcica secondo J.M. Hurst ( poi ripresa da Migliorino ), approccio frattale secondo Mandelbrot et similia, wavelet analysis.
Se per te va bene potremmo cominciare uno scambio di informazioni con lo scopo di migliorare.
Chiaramente all'inizio sarei io ad imparare molto da te.
Con il tempo il mio apporto sarebbe maggiore.
Cosa ne pensi?

Ciao e grazie
Pio

Io non posso insegnare nulla a nessuno: non ho questa presunzione! Al massimo posso condividere le mie esperienze con gli altri : il fatto che siano diverse non significa che siano migliori, ne il fatto che siano maggiori implica che in qualità siano piu approfondite!
Quindi...scambiamoci tutte le idee che vogliamo...purche siano costruttive e non OSTRUTTIVE alla altrui iniziativa! :)
Detto questo...a me sta bene MIGLIORARE!
Sei il benvenuto in questo mio 3d....

Grazie per il benvenuto.
Comincio subito con un paio di domande.
L' R/S analysis che hai postato qualche pagina fa mostra un esponente di Hurst > 1.
Per serie numeriche persistenti H non dovrebbe > 0.5 e < 1 ?
La wavelet analysis non mostra problemi con le discontinuita' agli estremi delle finestre temporali considerate?
Queste domande non vogliono essere assolutamente ostruttive.
Ti ripeto, sono solo all'inizio e con una serie di dubbi in testa.
Se tu mi dessi una mano a diradarli te ne sarei grato.

Ciao


Il coefficiente di Hurst altro non è che l'inclinazione della retta che interpola la "cumulata" di dati finanziari di cui si è effettuato il detrend! Ci muoviamo in uno spazio geometrico e pertanto la correlazione del dato con la serie è ben interpretata dalla inclinazione della retta (interpolazione lineare) che piu avvicina la serie di dati: ovvio che per un H sempre piu vicino ad uno l'interpolazione mostra un grado maggiore di correlazione del dato con i precedenti a favore di una evidente auto correlazione fra tutti i dati dela serie storica!
Se non c'è auto correlazione significa che i dati sono slegati nella loro sequenza l'uno dall'altro e pertanto l'H, ossia l'inclinazione della retta interpolatrice dovrebbe, è inferiore!
Molto piu utile è, però, per l'analisi del segnale la definizione di frattale che usa lo spazio di probabilità piuttosto che lo spazio geometrico.
Sulla base di questo approccio una "cumulata" di dati avrà una frattalità che si misura diversamente: una serie di dati con "effetto memoria" avrà persistenza (frattalità) se la dimensione di H sarà compresa fra 1.0 e 2.0.
Quanto alla wavelet: presenta discontinuità in che senso? Se intendi la nuvola di dati gialla....ho già spiegato che si tratta di una misurazione dell'energia del segnale!
Diciamo che l'energia del segnale è suddivisa su piu periodi e che pertanto non sembra mostrare, soprattutto agli estremi una evidenza visiva di ciclo dominante, ossia di energia concentarat, su un ciclo con periodo stabile..

Ok per la seconda risposta. Scusa mi era sfuggita la tua spiegazione precedente.
Per quanto riguarda H presumo che tu intenda come spazio geometrico quello spazio legato al logaritmo dei rendimenti giornalieri normalizzati e successivamente analizzati con regressione lineare.
Mi sfugge invece il concetto di spazio di probabilita' ( probabilmente mi e' sfuggito dagli articoli che ho letto ).
Mi aspetto che invece del logartimo dei prezzi si faccia riferimento al logaritmo delle probabilita' ricavabili dalla distribuzione di probabilita' leptocurtotica.
Sbaglio?
Grazie
 

curfr@

Forumer storico
pio99 ha scritto:
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Ciao Curfr@,

mi sono appena iscritto e sono interessato al modo in cui approcci analiticamente il trading.
Il mio percorso e' cominciato con l' analisi tecnica classica.
Non soddisfatto dai risultati ( o dalle mie dubbie capacita' :lol: ) ho cercato nuovi approcci ( che sono ancora in fase di studio ) : analisi cilcica secondo J.M. Hurst ( poi ripresa da Migliorino ), approccio frattale secondo Mandelbrot et similia, wavelet analysis.
Se per te va bene potremmo cominciare uno scambio di informazioni con lo scopo di migliorare.
Chiaramente all'inizio sarei io ad imparare molto da te.
Con il tempo il mio apporto sarebbe maggiore.
Cosa ne pensi?

Ciao e grazie
Pio

Io non posso insegnare nulla a nessuno: non ho questa presunzione! Al massimo posso condividere le mie esperienze con gli altri : il fatto che siano diverse non significa che siano migliori, ne il fatto che siano maggiori implica che in qualità siano piu approfondite!
Quindi...scambiamoci tutte le idee che vogliamo...purche siano costruttive e non OSTRUTTIVE alla altrui iniziativa! :)
Detto questo...a me sta bene MIGLIORARE!
Sei il benvenuto in questo mio 3d....

Grazie per il benvenuto.
Comincio subito con un paio di domande.
L' R/S analysis che hai postato qualche pagina fa mostra un esponente di Hurst > 1.
Per serie numeriche persistenti H non dovrebbe > 0.5 e < 1 ?
La wavelet analysis non mostra problemi con le discontinuita' agli estremi delle finestre temporali considerate?
Queste domande non vogliono essere assolutamente ostruttive.
Ti ripeto, sono solo all'inizio e con una serie di dubbi in testa.
Se tu mi dessi una mano a diradarli te ne sarei grato.

Ciao


Il coefficiente di Hurst altro non è che l'inclinazione della retta che interpola la "cumulata" di dati finanziari di cui si è effettuato il detrend! Ci muoviamo in uno spazio geometrico e pertanto la correlazione del dato con la serie è ben interpretata dalla inclinazione della retta (interpolazione lineare) che piu avvicina la serie di dati: ovvio che per un H sempre piu vicino ad uno l'interpolazione mostra un grado maggiore di correlazione del dato con i precedenti a favore di una evidente auto correlazione fra tutti i dati dela serie storica!
Se non c'è auto correlazione significa che i dati sono slegati nella loro sequenza l'uno dall'altro e pertanto l'H, ossia l'inclinazione della retta interpolatrice dovrebbe, è inferiore!
Molto piu utile è, però, per l'analisi del segnale la definizione di frattale che usa lo spazio di probabilità piuttosto che lo spazio geometrico.
Sulla base di questo approccio una "cumulata" di dati avrà una frattalità che si misura diversamente: una serie di dati con "effetto memoria" avrà persistenza (frattalità) se la dimensione di H sarà compresa fra 1.0 e 2.0.
Quanto alla wavelet: presenta discontinuità in che senso? Se intendi la nuvola di dati gialla....ho già spiegato che si tratta di una misurazione dell'energia del segnale!
Diciamo che l'energia del segnale è suddivisa su piu periodi e che pertanto non sembra mostrare, soprattutto agli estremi una evidenza visiva di ciclo dominante, ossia di energia concentarat, su un ciclo con periodo stabile..

Ok per la seconda risposta. Scusa mi era sfuggita la tua spiegazione precedente.
Per quanto riguarda H presumo che tu intenda come spazio geometrico quello spazio legato al logaritmo dei rendimenti giornalieri normalizzati e successivamente analizzati con regressione lineare.
Mi sfugge invece il concetto di spazio di probabilita' ( probabilmente mi e' sfuggito dagli articoli che ho letto ).
Mi aspetto che invece del logartimo dei prezzi si faccia riferimento al logaritmo delle probabilita' ricavabili dalla distribuzione di probabilita' leptocurtotica.
Sbaglio?
Grazie

E chi te lo dice che si tratta di una funzione di probabilità leptocurtica! Diresti meglio se parlassi di una distribuzione di probabilità non normalizzata....!
Una funzione di probabilita ha un grado di curtosi variabile a seconda della serie di dati che analizzi!
Puo essere leptocurtica ma anche mesocurtica, platicurtica..plurimodale! Inoltre dipende anche dal tipo di distribuzione con cui la confronti. diciamo che solitamente si confronta con una "normale" della serie in oggetto per valutare la curtosi!
I termini statistici....sono precisi amico mio!
Inoltre Hurst stimò H regredendo non i log rendimenti ma li log della cumulata della deviazione dei rendimenti normalizzati dalla loro media...contro un altro valore specifico...altrimenti che regressione fai! O meglio...stimi ma sulla base di quale valore?

Quanto all'altro concetto...ossia perche geometrico o meno...penso che tu abbia capito il senso: spiegare nel dettaglio la cosa mi costringerebbe ad usare termini di statistica inferenziale che presuppongono un minimo approccio alla descrittiva...e qui non si puo fare un corso di statistica avanzata!
 

curfr@

Forumer storico
curfr@ ha scritto:
Gli indici americani potrebbero iniziare la giornata con un rush up iniziale: ritengo che ci siano buone possibilità di incrementare gli short sulla forza!

STm: aggiunta in short l'altra meta posizione su 14,61!
 

curfr@

Forumer storico
curfr@ ha scritto:
curfr@ ha scritto:
Gli indici americani potrebbero iniziare la giornata con un rush up iniziale: ritengo che ci siano buone possibilità di incrementare gli short sulla forza!

STm: aggiunta in short l'altra meta posizione su 14,61!


A 3.79...completato lo short anche su Fideuram!
 

magneto

Forumer attivo
ciao a tutti ciao curfra con stm cosa hai in mente un trading veloce per lo short che hai acceso? per veloce intendo liquidare anche stasera perche vorrei entrare short ma sai durante il giorno non posso seguire tanto la linea telefonica della mia azienda(non mia mia :) ) isdn fa un po ca..re :D e quindi per adesso devo accontentarmi di un trading di piu ampio respiro ciao ciao :)
 

pio99

Forumer attivo
curfr@ ha scritto:
pio99 ha scritto:
curfr@ ha scritto:
pio99 ha scritto:
curfr@ ha scritto:
pio99 ha scritto:
Ciao Curfr@,

mi sono appena iscritto e sono interessato al modo in cui approcci analiticamente il trading.
Il mio percorso e' cominciato con l' analisi tecnica classica.
Non soddisfatto dai risultati ( o dalle mie dubbie capacita' :lol: ) ho cercato nuovi approcci ( che sono ancora in fase di studio ) : analisi cilcica secondo J.M. Hurst ( poi ripresa da Migliorino ), approccio frattale secondo Mandelbrot et similia, wavelet analysis.
Se per te va bene potremmo cominciare uno scambio di informazioni con lo scopo di migliorare.
Chiaramente all'inizio sarei io ad imparare molto da te.
Con il tempo il mio apporto sarebbe maggiore.
Cosa ne pensi?

Ciao e grazie
Pio

Io non posso insegnare nulla a nessuno: non ho questa presunzione! Al massimo posso condividere le mie esperienze con gli altri : il fatto che siano diverse non significa che siano migliori, ne il fatto che siano maggiori implica che in qualità siano piu approfondite!
Quindi...scambiamoci tutte le idee che vogliamo...purche siano costruttive e non OSTRUTTIVE alla altrui iniziativa! :)
Detto questo...a me sta bene MIGLIORARE!
Sei il benvenuto in questo mio 3d....

Grazie per il benvenuto.
Comincio subito con un paio di domande.
L' R/S analysis che hai postato qualche pagina fa mostra un esponente di Hurst > 1.
Per serie numeriche persistenti H non dovrebbe > 0.5 e < 1 ?
La wavelet analysis non mostra problemi con le discontinuita' agli estremi delle finestre temporali considerate?
Queste domande non vogliono essere assolutamente ostruttive.
Ti ripeto, sono solo all'inizio e con una serie di dubbi in testa.
Se tu mi dessi una mano a diradarli te ne sarei grato.

Ciao


Il coefficiente di Hurst altro non è che l'inclinazione della retta che interpola la "cumulata" di dati finanziari di cui si è effettuato il detrend! Ci muoviamo in uno spazio geometrico e pertanto la correlazione del dato con la serie è ben interpretata dalla inclinazione della retta (interpolazione lineare) che piu avvicina la serie di dati: ovvio che per un H sempre piu vicino ad uno l'interpolazione mostra un grado maggiore di correlazione del dato con i precedenti a favore di una evidente auto correlazione fra tutti i dati dela serie storica!
Se non c'è auto correlazione significa che i dati sono slegati nella loro sequenza l'uno dall'altro e pertanto l'H, ossia l'inclinazione della retta interpolatrice dovrebbe, è inferiore!
Molto piu utile è, però, per l'analisi del segnale la definizione di frattale che usa lo spazio di probabilità piuttosto che lo spazio geometrico.
Sulla base di questo approccio una "cumulata" di dati avrà una frattalità che si misura diversamente: una serie di dati con "effetto memoria" avrà persistenza (frattalità) se la dimensione di H sarà compresa fra 1.0 e 2.0.
Quanto alla wavelet: presenta discontinuità in che senso? Se intendi la nuvola di dati gialla....ho già spiegato che si tratta di una misurazione dell'energia del segnale!
Diciamo che l'energia del segnale è suddivisa su piu periodi e che pertanto non sembra mostrare, soprattutto agli estremi una evidenza visiva di ciclo dominante, ossia di energia concentarat, su un ciclo con periodo stabile..

Ok per la seconda risposta. Scusa mi era sfuggita la tua spiegazione precedente.
Per quanto riguarda H presumo che tu intenda come spazio geometrico quello spazio legato al logaritmo dei rendimenti giornalieri normalizzati e successivamente analizzati con regressione lineare.
Mi sfugge invece il concetto di spazio di probabilita' ( probabilmente mi e' sfuggito dagli articoli che ho letto ).
Mi aspetto che invece del logartimo dei prezzi si faccia riferimento al logaritmo delle probabilita' ricavabili dalla distribuzione di probabilita' leptocurtotica.
Sbaglio?
Grazie

E chi te lo dice che si tratta di una funzione di probabilità leptocurtica! Diresti meglio se parlassi di una distribuzione di probabilità non normalizzata....!
Una funzione di probabilita ha un grado di curtosi variabile a seconda della serie di dati che analizzi!
Puo essere leptocurtica ma anche mesocurtica, platicurtica..plurimodale! Inoltre dipende anche dal tipo di distribuzione con cui la confronti. diciamo che solitamente si confronta con una "normale" della serie in oggetto per valutare la curtosi!
I termini statistici....sono precisi amico mio!
Inoltre Hurst stimò H regredendo non i log rendimenti ma li log della cumulata della deviazione dei rendimenti normalizzati dalla loro media...contro un altro valore specifico...altrimenti che regressione fai! O meglio...stimi ma sulla base di quale valore?

Quanto all'altro concetto...ossia perche geometrico o meno...penso che tu abbia capito il senso: spiegare nel dettaglio la cosa mi costringerebbe ad usare termini di statistica inferenziale che presuppongono un minimo approccio alla descrittiva...e qui non si puo fare un corso di statistica avanzata!

Per quanto riguarda la curtosi mi riferivo a calcoli e grafici trovati su alcuni articoli. Tutti gli esempi che riportavano serie storiche finanziarie ( forse prese ad arte ) avevano una curtosi maggiore della gaussiana ( code grasse ).
Non avendo ancora realizzato un foglio excel per fare questi calcoli ho presupposto ( forse sbagliando ) che anche la beneamata avesse un comportamento simile.
Mio errore sulla definizione di H oltre ad aver sottinteso che la regressione va fatta sul logaritmo dei giorni di ciascun sottoperiodo preso in esame.
Mi dispiace dire baggianate ma sono legate alla poca conoscenza della materia.
Al di la di tutto hai qualche testo/articolo da consigliarmi?
Tieni conto che conoscenze di statistica di base le ho nel cassetto della memoria per cui non parto proprio da zero.
Se poi sono troppo pedante e tutte queste domande esulano dallo scopo di questo 3d non hai che da dirlo.
Grazie.
 

curfr@

Forumer storico
Per quanto riguarda la curtosi mi riferivo a calcoli e grafici trovati su alcuni articoli. Tutti gli esempi che riportavano serie storiche finanziarie ( forse prese ad arte ) avevano una curtosi maggiore della gaussiana ( code grasse ).
Non avendo ancora realizzato un foglio excel per fare questi calcoli ho presupposto ( forse sbagliando ) che anche la beneamata avesse un comportamento simile.
Mio errore sulla definizione di H oltre ad aver sottinteso che la regressione va fatta sul logaritmo dei giorni di ciascun sottoperiodo preso in esame.
Mi dispiace dire baggianate ma sono legate alla poca conoscenza della materia.
Al di la di tutto hai qualche testo/articolo da consigliarmi?
Tieni conto che conoscenze di statistica di base le ho nel cassetto della memoria per cui non parto proprio da zero.
Se poi sono troppo pedante e tutte queste domande esulano dallo scopo di questo 3d non hai che da dirlo.
Grazie.[/quote]

Non ho detto che esulano dallo scopo del 3d: ho lasciato intendere che non si possono spiegare alcune cose banalmente e che se si volesse farlo approfonditamente bisognerebbe quantomeno precisare alcuni concetti di statistica avanzata! Ti rendi conto che non puo essere possibile fare una cosa del genere....no? In fondo il 3d lo leggono anche altri e non sarebbe giusto dare informazioni che non tutti possono capire: almeno bisognerebbe spiegarle...quantomeno semplificarle al punto da renderle comprensibili in modo tale che tutti avvicinino la questione e possano poi, magari da soli, sviscerarla attraverso l'autoapprendimento di concetti facilmente reperibili nei libri o in rete!
Quando si parla di curtosi o di spazi topografici non si puo pensare di rispondere per "sentito dire"...! Ne me la sento di sparare tavanate tanto per rispondere ad ogni costo...!
Tu sei stato impreciso....e visto che mi hai fatto una domanda, e di spiegarti perchè volevi comprendere, io ti ho detto che le tue erano imprecisioni fuorvianti per una corretta analisi del problema: naturalmente non volevo assolutamente offenderti...non è nel mio modo di fare...ma ti ho risposto facendoti notare che il quesito era mal posto!
E' ovvio che spiegarti il modello di Hurst in breve non mi è possibile...primo perchè non ne ho il tempo secondo perchè presuppone una conoscenza di certa statistica che tanto semplice proprio non è!
Se ti fossi fermato a chiedermi cosa rappresenta l'H ti avrei semplicemente risposto dicendoti che è il coefficiente della retta di regressione: al massimo mi sarei potuto spingere nello spiegarti cos'è un modello di regressione...ma oltre devo portare dati, modelli.....e spiegarli nel dettaglio con tanto di formule!
Scusami...non voglio salire in cattedra...e sono disponibile sempre a dare spiegazioni...però non arrivo sempre a tutto!
Comunque un libro sull'argomento è "The Profict Magic of stocks transaction" di J.M. Hurst...è un ottimo libro!
Non ti preoccupare di essere pedante...cerchiamo solo di non affondare troppo nel tecnicismo...o perlomeno in quello non semplicemente spiegabile: se poi hai bisogno di materiali o spiegazioni piu tecniche contattami in mp...!
 

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