curfr@
Forumer storico
curfr@ ha scritto:Adesso sono piu tranquillo...!
Vedo candele...d'altri tempi! Tuttavia mi rallegro...chi è short fra voi...?
curfr@ ha scritto:Adesso sono piu tranquillo...!
curfr@ ha scritto:Ciao Curfr@,
questa è a mio avviso una delle poche vie realmente praticabili per un trading system che possa produrre forme di trading “robuste” e potenzialmente replicabili nel tempo.
Sono d’accordo con te su tutto: ma soprattutto su quel “probabilmente”.
Ovvero, probabilmente si ripeterà il memory effect su un determinato intervallo della serie storica; che si sia utilizzato Hurst, o meglio ancora – credo – il classico coefficiente di correlazione (di Pearson) tra rendimenti vicini (e magari lag diversi) di una medesima serie storica.
A mio modesto modo di vedere la cosa però, qualsiasi problematica di studio di un qualsiasi modello finanziario è sempre d’associare al solito dilemma che tormenta gli analisti ed i trader da sempre, e potenzialmente da sempre insolubile: ovvero, la storia si ripete ?
Il coefficiente di Pearson presuppone un approccio statistica parametrico e pertanto i dati devono essere standardizzati e ricondotti ad una distribuzione normale per essere confrontati. questa è una ipotesi limitativa!
La distribuzione normale è valida per campioni numerosi, teoricamente infiniti! Nel settore dell'analisi finanziaria i campioni sono solitamente di dimensioni inferiori, e la numerosità gioca un ruolo importante nel determinare la forma della distribuzione! Essa...seppur standardizzata, non puo essere considerata normale o approssivamente tale...e se ne discosta tanto piu il campione è piccole! Inoltreil coefficiente di Pearson, per lo stesso modo con cui è definito analiticamente, si presta solo ad una esplicazione del fenomeno piu che avere funzioni predittive!
La R/S analisys...inoltre è solo un "metodo del pollice" per avere un rapido approccio al concetto di persistenza evitando di ricorre re a modelli di analisi multivariata i cui risultati divergono ( loro vantaggio...comunque), in efficacia, non molto dall'analisi condotta con l'H coefficient!
Se da un certo punto di vista, un’eventuale ricerca empirica su determinati mercati poco efficienti, potrebbe rispondere al quesito “in positivo”, confermando dunque l’ipotesi di persistenza (se pur per brevi intervalli di tempo… ma brevi quanto?); d’altro canto abbiamo pur sempre di fronte, e stavolta “in negativo”, l’ipotesi del random walk e dell’efficienza dei mercati (EMH), a cui inevitabilmente tendono potenzialmente tutti i titoli più liquidi e maturi.
La random walk Theory...anche qui...è vera per campioni lunghissimi di dati: il 20/30% del totale delle serie manifestano invece fenomeni non casuali che possono essere sfruttati! I fenomeni non casuali si manifestano su periodi di tempo molto brevi e pertanto ecco il motivo per cui l'analisi con l'indice Pearson non tiene!
Qui non si tratta di predire il futuro...ma di cercare convergenze statistiche che producano un movimento "lineare" e prevedibile della serie che, se conosciute, possano essere sfruttate con anticipo!
vi sono sì presenti pattern di memoria (cosa usi per ricercarli ?) anche su titoli apparentemente navigati come l’STM in questione; ma questi pattern appaiono e scompaiono ciclicamente. Dipende ovviamente dalla matrice di stato in questione; ma, in ultima analisi, si potrebbe giungere ad un'ipotesi che ha del paradosso: ovvero, la memoria potenzialmente rilevata non sembra “mantenere memoria di se stessa” !
Non ho fatto ricerche in merito: non credo che l'approccio sia quello del pattern search: piuttosto ritengo che l'analisi debba essere svolta sulla sequenza dei minimi e dei massimi a tot periodi! La generalità degli operatori monitora questi parametri perchè generalmete opera in break out: secondo te perchè avrebbero tanta l avlenza i gap...nell'analisi grafica! Perchè si monitorano sempre i max ed i min per per stabilire i trend!
Il close....? non serve a nulla! Per l'analisi non serve l'ultimo punto di equilibrio fra domanda ed offerta serve chiaramnete di sapere dove gli operatori hanno tentato di determinare un accordo che li ha tenuti in equilibrio.
Tutto ciò è allora concretamente sfruttabile ? Come ? Sino a quando ? Basta davvero un semplice modello di regressione linerare ? O addirittura è più che sufficiente un semplice e banale indicatore di momentum ? Della serie: superato un dato yeld entro lungo su ACF positivo e viceversa ?
Io ritengo di si... apatto che si individuino le modalità con cui gli operatori si accordano! Vedi..l'analisi grafica semplice non dice moltissimo secondo me: prezzo e tempo non possono essere prevedibili se non si riesce a misurare la ciclicità con cui si producono!
Se esiste, tale ciclicità, deve essere evidente...o quantomeno il piu possibile per essere sfruttata...quando sembra manifestarsi!
Per esempio la foto di un orologio:come potresti leggere il tempo se non sapessi in che senso girano le lancette!?!? E senza conoscere l'ordine con cui si segue la numerazione dei numeri come faresti ad indicarlo con precisione ?
Ecco cosa sto cercando di fare: sto cercando di trovare il modo di sapere come il tempo si scandisce e quando quell'orologio...si mette in moto!
Einstein scriveva che Dio non gioca a dadi: ma è anche vero che ci lascia all'oscuro dell'evidenza delle cose per spingerci ad approfondire il significato della vita cogliendola non come un quadro...ma come un processo!
Perdonatemi qualche divagazione eccessiva...
A presto.
curfr@ ha scritto:curfr@ ha scritto:Adesso sono piu tranquillo...!
Vedo candele...d'altri tempi! Tuttavia mi rallegro...chi è short fra voi...?
Ciao, io flat.....che obbiettivi a breve per lo short?curfr@ ha scritto:curfr@ ha scritto:Adesso sono piu tranquillo...!
Vedo candele...d'altri tempi! Tuttavia mi rallegro...chi è short fra voi...?
magneto ha scritto:ciao a tutti curfra purtroppo flat causa lavoro ho visto che a 14.40 ce un bel muretto mi toglieresti un dubbio? allora facciamo un esempio se a 14.40 ci sono 85 compratori per un certo numero di pezzi x la x è la somma totale di 85 compratori ? oppure no? ciao a tutti e grazie ritorno al lavoro.
curfr@ ha scritto:Alla luce di quanto ho finora scritto concludo e completo l'analisi dicendo che se il trend dovesse continuare a manifestare tale persistenza misurata, H coefficient 2-H >1 (è ovvio che puo cambiare nel tempo)...
...plausibilmente si potrebbe ritenere attendibile una proiezione su ST...di questo tipo!
Vedremo...per il momento..buonanotte!
Forse vi ho già tediato a sufficienza...
piruzut ha scritto:Ciao a tutti quelli che il sabato sera sono al PC.
Curfra, devo ammettere che hai prodotto un bel frullato nel mio cervello...
Trovo i concetti che esponi molto affascinanti ma, un pò perchè non ho letto tutto e un pò perchè quello che ho letto non l'ho capito, sono rimasto a piedi.
In breve (per verificare mi sono completamente perso ).... stai cercando di dimostrare un effetto memoria (e quindi che può dare effetto a repliche) nella storia di STM? e su questo presupposto stai costruendo un TS che si basa sulla somma di onde?
...e con che programma si produce quel bel grafico che hai riportato sopra?
A risentirci..
Notte.
Devo dire che le onde mi stanno affascinando e ho cominciato anch'io a giocarci con excel...senza pretese ovviamente.