Indici Italia Analisi ciclica e altre tecniche.

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L’intero 1-2-3 high o low è annullato se una barra porta i prezzi allo stesso livello o oltre il punto numero 1.


Guardate con attenzione la figura successiva, viene evidenziato l' inconveniente che a volte succede , vale a dire la barra di annullamento del pattern.

Vedete che buca il minimo numero 1 ,e nel secondo caso il massimo numero 1.

Ecco questo non deve succedere , se succede tutto l'impianto è messo in discussione , se analizziamo la prima formazione allora il minimo denominato 1 rappresenta il bottom del precedente movimento ribassista, di seguito quella che dovrebbe essere una reazione che porta al punto 2 è invece un impulso e qua vi dico io che potete accorgervi di questo rispolverando Gann e anche applicando la teoria dei cicli di Migliorino che ripeto è un eccellente mezzo di controllo sul tempo .

Ritornando al nocciolo della questione , quando tutto è OK il movimento che porta a 2 e' un impulso , questo comporta che il movimento che porta a 3 sarà una reazione secondaria al nuovo trend che questa volta sarà rialzista.

E' qui ci ritroviamo alla cara e vecchia teoria di Charles Dow che ci dice che un trend rialzista e formato da minimi e massimi crescenti ,ecco perchè non possiamo tollerare la perforazione del punto denominato come 1, perché vuol dire che qualcosa non funziona o ci è sfuggita o ci siamo sbagliati , e allora il trader esperto sa che dato che trend is your friend , bisogna riconsiderare il tutto e adeguarsi alla nuova situazione , mentre il trader perdente esita e cerca di trovare spiegazioni che non ci sono .


Ribadisco ancora una volta che non bisogna mai andare contro il trend , pena :



una sonora legnata che vi ricorderete in futuro.



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William D. Gann fornisce un buon metodo per indicare i turning points

Reazione di ampiezza superiore alle precedenti.


Questo significa che quando i prezzi reagiscono in direzione contraria al trend principale, percorrendo una distanza significativamente superiore alle reazioni precedenti ,allora si sarà probabilmente di fronte ad un turning point.


E qui mi riaggancio alla formazione 1 - 2 - 3 Low di Joe Ross dove dicevo di stare attenti alla barra di annullamento . ( che comprometterebbe il tutto )

Se siamo passati in una nuova tendenza al rialzo, l'impulso che porta alla formazione del punto 2 percorre più strada e la seguente reazione secondaria “direzionata verso la vecchia tendenza“ che forma il punto 3 deve essere necessariamente in termini di strada percorsa più breve.

In altre parole ci sarà un cambiamento della cadenza impulsi/reazioni.

Qui il capolinea di onda 2 sarebbe il punto 3 di un ipotetico 1-2-3 Low di Ross

Quindi ricordate , non può arrivare a toccare o oltrepassare il punto denominato 1.


E' c'è di più : Questo vale anche in termini di tempo ,la reazione secondaria dura sempre meno di un impulso ,che invece è rivolto in direzione della nuova tendenza di mercato.



Di solito il ritracciamento e qua rispolvero Dow & anche Gann dovrebbe attestarsi intorno a 1/3 oppure fino al 50 % del tragitto percorso dall' impulso.


Gann prende in considerazione l’area di campionamento dividendola in ottavi.


Si utilizzano anche le soglie di ritracciamento di Fibonacci tenendo sotto controllo principalmente questi livelli 38,20 % , 50 % , 61,80 %.



alla prossima...........:)
:ciao:


 
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Se vuoi posta qualcosa Claude che sei uno tosto :up:


Ti ringrazio per le belle parole ... ma per l'operativita e l'analisi mi affido soprattutto ai cicli (... + qualche angolo di Gann e poke altre cose) e il mio metodo l'ho gia ampiamente spiegato e nn è il caso di tornarci sopra.
Tutto quello che hai scritto, penso possa fare comodo a tutti per avere + informazioni possibili, + tecniche per cercare di controllare l'andamento del mercato ( ... a me in primis:D) e quindi continua "a cusi", basta e avanza quello che stai facendo e nn hai bisogno di altri per completare questo prezioso lavoro.:up:


Byeee
 
Qui di seguito posto i principi fondamentali dell' analisi ciclica secondo J.M.HURST.

Da dove poi l'ing. Migliorino , porta bandiera italico dell' argomento , ha tratto largamente spunto per assemblare tutti i suoi testi.

Il testo originale di Hurst si può definire la Bibbia dell' analisi ciclica.

Tutti gli sviluppi e miglioramenti sono successivi a tale testo.




The Profit Magic

Of

STOCK TRANSACTION

TIMING




Come si manifesta la ciclicità nel mercato.

Chiariamo innanzitutto che cosa intendiamo per “oscillatorio” o “ciclico”.

Con un esempio neutro.

Quando un’ azione o indice , a partire da un minimo sale in modo lineare e senza interruzione fino ad un massimo, poi a questo punto discende nello stesso modo e nella stessa durata di tempo fino al minimo da cui era partito, noi diremo che essa/o ha concluso un “ciclo”.

Se essa ripete questo movimento, completando un altro ciclo della
stessa ampiezza , nello stesso periodo temporale , chiameremo questa quantità “ciclica” e “periodica”.

La caratteristica principale di cui dobbiamo occuparci è il TEMPO richiesto per completare un
ciclo, che noi chiameremo “durata del ciclo”.

L’intera attività ciclica sarà da noi denominata “componente”.




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Una rappresentazione di un movimento ciclico periodico ideale.


Il principio della somma

La ciclicità nel movimento dei prezzi consiste nella somma di un numero di componenti cicliche periodiche.

Questo è il primo elemento del nostro sub‐modello ciclico.

Ora,che cosa intendiamo dire con “somma” delle fluttuazioni ?

Ogni elemento di tali componenti cicliche , ognuno dei quali differisce dagli altri , può essere visualizzato.

Ma le differenze devono essere trovate in una o più delle seguenti 3 relazioni :

Ø ‐ La magnitudine o dimensione del movimento (dal minimo al massimo )

Ø ‐ La lunghezza del tempo necessario per completare un ciclo ossia la “ durata ”

Ø ‐ Le posizioni relative ( nel tempo) di un movimento rispetto ad un altro.

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Il principio della comunanza

La ciclicità è un fattore comune di tutte le azioni.

Questo è il secondo elemento del modello ciclico.

La comunanza del movimento ciclico dei prezzi si può manifestare in molti modi :

ü ‐ La ciclicità esiste nel movimento dei prezzi di ogni azione.

ü ‐ Le componenti cicliche in ogni azione hanno durate simili.

ü ‐ I massimi e i minimi delle fluttuazioni cicliche sono sincronizzati nel tempo.

ü ‐ Le magnitudini relative alle componenti cicliche sono simili in ogni azione

Questi 4 principi sono parte del principio della comunanza.


Il principio della variazione

Il movimento del prezzo è diverso da azione ad azione principalmente a causa delle differenze determinate dai fondamentali.

Tuttavia, una fonte secondaria di differenze nasce dalle variazioni sulla comunanza nell’azione ciclica.

Ogni componente ciclica differisce dall’ideale quando la magnitudine varia lentamente , al
passare del tempo.


Quando la magnitudine aumenta , anche la durata aumenta ! Quando la

magnitudine diminuisce, anche la durata diminuisce !.



In aggiunta alla causa primaria di variazione, le deviazioni dalla comunanza contribuiscono
alle differenze tra azione e azione.

Le deviazioni più importanti sono:


Ø ‐ Le magnitudini e le durate relative delle componenti cicliche differiscono leggermente da azione ad azione.

Ø ‐ La sincronizzazione temporale non è perfetta. Un ciclo minimo ‐ massimo - minimo di un’azione non accade necessariamente nello stesso tempo in un’altra.

Ø ‐ Molte componenti potrebbero essere dominanti in un’azione in un determinato
momento, mentre altre potrebbero dominare in altre azioni allo stesso momento.
 
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Il principio della nominalità

L’effetto del principio della variazione è di forzare l’uso di una durata ciclica nominale nella
quantificazione del modello ciclico.


Queste durate nominali sono un elemento della comunanza e le deviazioni da queste in un dato range, sono l’espressione del principio della
variazione.



Le durate nominali delle principali componenti cicliche di Hurst sono :

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Il principio della proporzionalità

Maggiore è la durata di una componente ciclica, maggiore è la sua magnitudine.

Le relazioni nominali tra queste quantità sono espresse nella figura seguente :

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E ora avete un modello del movimento dei prezzi!


Per semplicità, riassumiamo tutti gli elementi del modello :

1) Eventi casuali influiscono per solo il 2% sul movimento dei prezzi del mercato nel suo
complesso o sulle singole azioni.

2) Eventi storici o nazionali influenzano il mercato in maniera che può essere trascurabile , ma alcune volte in maniera imprevedibile con forti oscillazioni , questo è dovuto all’ impatto psicologico che la notizia avrà sul mercato .

3) Eventi fondamentali prevedibili contano per il 75% del movimento dei prezzi.
L’effetto è lineare e lento nel tempo.

4) Eventi fondamentali imprevedibili influenzano il movimento dei prezzi.

Questi accadono relativamente poco spesso, ma il loro effetto può essere ampio e da essi
bisogna guardarsi.

5) Approssimativamente il 23% ( stima di Hurst ) di ogni movimento di prezzo è ciclico e semi‐prevedibile “ base per il modello ciclico ! “.

6) La ciclicità nel movimento dei prezzi consiste nella somma di un numero di periodi
cicli (non ideali) , onde o fluttuazioni ( principio della somma )

7) La ciclicità sommata è un elemento comune a tutte le azioni ( principio della comunanza ).

La comunanza ciclica si esprime così :

ü ‐ Esistenza in ogni azione.

ü ‐ Durate simili.

ü ‐ Magnitudo relative simili.

ü ‐ Sincronia temporale.

8) La magnitudine e la durata di una componente ciclica fluttuano lentamente con il
passare del tempo.

Nel corso di tali fluttuazioni, più ampia è la magnitudine, più lunga è la
Durata , e viceversa ( principio della variazione ).

Inoltre, la variazione tra azione ed azione si esprime in deviazioni dal principio della comunanza in questo modo :

ü ‐ Deviazioni nelle magnitudine e durate relative.

ü ‐ Sincronia temporale imperfetta.

ü ‐ Differenze nella dominanza delle componenti.

9) Principio della nominalità : un elemento della comunanza da cui la variazione è attesa.

Le durate delle componenti cicliche nominali di base sono espresse dalla Tabella mostrata.

10) Maggiore la durata nominale di una componente ciclica , maggiore sarà la magnitudine
(principio di proporzionalità).

La relazione tra le due è espressa dalla Tabella II‐1

Le 10 frasi precedenti costituiscono il modello prezzo‐movimento formale e quantitativo.

Le decisioni di buy e sell risultanti sfociano in acquisti e vendite, il che infine si concretizza in prezzi che cambiano.



Ed ecco qui : Una semplice spiegazione del modello del movimento dei prezzi con implicazioni predittive !

:ciao:
alla prossima......

Un ringraziamento a DRV.

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Hurst
 
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Ritornando a quanto ci dice Ross


Nell' immagine sopra ho rappresentato la quadripartizione di una componente ciclica ideale.......


Dopo il punto N che sarebbe il minimo di chiusura della componente ciclica sopra esposta , ( in una oscillazione ideale i minimi dei vari gradi della componente ciclica sono sincronizzati " vedi Hurst ",per esempio il minimo del 4° 2h collima con il minimo del 2° 4h e quest' ultimo combacia con il minimo di chiusura 8 h ) e la successiva rottura della Trend-Line discendente che lavora da resistenza schiacciando i prezzi verso il basso, dovrebbe formarsi il punto denominato 2 della formazione 1-2-3 Low che è un impulso, automaticamente il minimo N diventa il punto denominato come 1 del pattern 1-2-3 Low.

ATTENZIONE qui è posto in evidenza una tipica formazione 1-2-3 Low in un ciclo giornaliero .


Dopo la comparsa del punto denominato 2 se tutto va bene segue una reazione secondaria che formerà il punto 3 della formazione 1-2-3 Low .


I lpunto 3 può fermarsi in prossimità della Trend-line discendente tracciata tramite i due massimi registrati dai due sottocicli a 2h finali ( il 3° e il 4° ) che formavano il daily precedente ossia i due cicli biorari inclusi nel secondo ciclo a 4 h .

Ovviamente per la legge del cambiamento di stato, tale Trend-line ora diventa un buon supporto di contenimento per la discesa , ......e fa il suo lavoro , diversamente se siamo di fronte a un falso movimento può capitare che la barra di annullamento se molto lunga si presenti subito , se così fosse penetrerà la trend e andrà a bucare il punto denominato 1 mettendo in discussione l' intero impianto.

Questa è un' evenienza che può succedere , tenete presente che un ciclo giornaliero può allungarsi e prevedere un certo scostamento dalla durata periodica ideale , questo principio è già stato esposto in precedenza quando ho parlato di Hurst e il principio della variazione che è sempre all' opera , sia in quanto alla periodicità temporale , sia in quanto a magnitudo ( ampiezza minimo massimo ).

Un' altra teoria prevede anche la possibile comparsa di quella che si chiama comunemente una lingua di bayer , che citerò più avanti.




Ovviamente la trendline può venire bucata prima da una barra , e poi con calma può comparire di seguito la barra di annullamento che ci porta sotto il punto 1 " non cambia niente "



Dipende solo dalla velocità del mercato e dal sentiment del momento.



Se così dovesse succedere allora riconsidereremo il tutto e ci allineeremo al nuovo trend.

E' di importanza notare che la rottura della trend line discendente che si appoggia sui massimi registrati dai due cicli biorari in figura , che completano il giornaliero è il 1° segnale di Sperandeo , dunque l' inversione NON è affatto ancora scontata.
 
ciao TENENTE, ti è mai capitato di usare le altre tecniche meno note di Ross (camelback e sul keltner channel?).
se sì che giudizio ne hai ricavato?
grazie :)
 
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UNCINI DI ROSS




Un uncino di Ross ( Ross Hook ) viene definito come :

· La prima correzione dopo la rottura di un 1-2-3 High o Low
· La prima correzione dopo la rottura di un Ledge
· La prima correzione dopo la rottura di un Trading Range



In un mercato in trend positivo dopo il breakout di un 1-2-3 Low ,il primo tentativo mancato da parte di una barra di far registrare un nuovo massimo, determina un Uncino di Ross.


Anche un doppio massimo determina un Uncino di Ross


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Se il mercato registra un breakout verso l'alto di un Ledge o di un Trading Range, il primo tentativo mancato da parte di una barra di far registrare un nuovo massimo determina un Uncino di Ross.



Se il mercato registra un breakdown di un Ledge o di un Trading Range, il primo tentativo mancato da parte di una barra di far registrare un nuovo minimo ,determina un Uncino di Ross


Anche un doppio massimo o un doppio minimo generano un Uncino di Ross

:cool:

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Se i prezzi rompono verso l’alto una formazione Ledge o Trading Range, la prima barra che non ha un nuovo massimo più alto determina un Ross Hook.

Se i prezzi rompono verso il basso una formazione Ledge o Trading Range, il primo tentativo mancato da parte di una barra di far registrare un nuovo minimo più basso genera un Ross Hook.

( Anche un doppio massimo o minimo crea un Ross Hook ).
 
ciao TENENTE, ti è mai capitato di usare le altre tecniche meno note di Ross (camelback e sul keltner channel?).
se sì che giudizio ne hai ricavato?
grazie :)

ciao ale73

personalmente definisco joe ross , un grande , e penso che i suoi principi debbano essere parte integrante del bagaglio tecnico di qualsiasi trader .

riguardo alle sue tecniche prediligo le fondamenta , poi lui integra il piatto con un vario contorno , ( se mi ricordo bene è anche estremamente contrario ad altre tecniche che definisce poco chiare e campate in aria tipo gann , cicli e altro , ammette che a volte funzionano ma preferisce un' approccio visuale fondato su quella che lui chiama la legge dei grafici TLOC , io non sono del tutto d'accordo poichè ho indagato sulle tecniche di gann e ho sviluppato un mio modo di tracciare gli angoli )

In sostanza preferisco documentarmi su diverse tecniche e autori ( è qui lo suggerisco caldamente a tutti quelli che vogliono capire il mercato indagare-indagare-indagare ) , e poi miscelare il tutto per arrivare a un determinato stile di trading adatto alla mia personalità.


Riguardo alle tecniche minori o se vogliamo chiamarle complementari di Ross ............

Preferisco usare in merito le bande di bollinger , per il KELTNER CHANNEL sono fondate sulla volatilità , e poi Ross utilizza un coefficiente e una ema particolari ,che cambia in determinate circostanze , in sostanza prediligo come detto sopra le bande di bollinger abbinate agli oscillatori come RSI stocastico e roc , appositamente tarati secondo la componente ciclica da analizzare.

Scarto anche le envelope.

il miglior lavoro di ross a mio avviso resta quello sulla legge dei grafici , il resto è secondario.

LA CAMELBACK TECHNIQUE , è già meglio è più comprenibile , ma ripeto quando si parla di medie mobili tracciate sui dati di chiusura o massimi o minimo , prendo sempre in considerazione durate calibrate sui principi dell' analisi ciclica , quindi la camelback perde il confronto , vedo queste tecniche come una risposta alternativa ai cicli , ma non sono il fulcro della sua teoria , quindi sono compensazioni in chiave minore .

come tecnica non la vedo molto chiara , poi la media a 40 barre sui minimi e massimi , dovrebbe rappresentare un ciclo di 80 giorni , che sarebbe un intermedio lungo , oppure un intermedio pressochè ideale + un tracy+1 .

in questo modo genera un canale da dove regolarsi con l'andamento delle barre ed un' ennesima ema a 15 periodi ( circa tracy+1

poi prevede una serie di regole sull' appiattimento della media e sulle formazioni appuntite al di fuori del canale...................

a mio avviso una tecnica un pò fumosa.

Invece se conosci lo spread trading di Ross , ti invito a postare qualcosa.. ...se lo desideri :up:.

idem se vuoi postare qualcosa di didattico sulla TLOC

ciao :)


 

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