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Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito del 7,40% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6393 dollari. Sul fronte dei dati macro, in Australia l'indice Nab Business Confidence è sceso in marzo a -66 punti da -4 punti di febbraio (-1 punto in gennaio), attestandosi sul livello più basso da quando si elabora la statistica. L'indice relativo alle condizioni di business è invece crollato a -21 punti dai 3 punti in positivo di febbraio (2 punti in gennaio).
In Cina, il partner commerciale dell'Australia, le esportazioni hanno registrato una flessione del 6,6% annuo, in miglioramento comunque rispetto al crollo del 17,2% dei primi due mesi del 2020 (il periodo gennaio-febbraio viene abitualmente accorpato visto che comprende le lunghe festività del Capodanno lunare) e contro il declino del 14,0% del consensus di Reuters. Le importazioni sono invece scese dello 0,9% annuo, dopo il calo del 4,0% di gennaio-febbraio (16,3% il balzo di dicembre) e contro il crollo del 9,5% atteso dagli economisti.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6425$, in aumento dello 0,50% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6360$ seguito da 0.6295$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6461$ seguito da 0,6497$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,22% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,70 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato venerdì dalla Bank of Japan (BoJ), in marzo i prezzi alla produzione sono calati in Giappone dello 0,4% annuo, contro il progresso dello 0,8% di febbraio (1,5% in gennaio) e il declino dello 0,1% del consensus. Su base sequenziale l'indice è invece calato dello 0,9% contro il precedente ribasso dello 0,4% (0,1% l'incremento di dicembre e gennaio) e la flessione dello 0,7% attesa dagli economisti.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107,67$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.39$ seguito da 107.10$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 108,07$ seguito da 108,46$.
In Cina, il partner commerciale dell'Australia, le esportazioni hanno registrato una flessione del 6,6% annuo, in miglioramento comunque rispetto al crollo del 17,2% dei primi due mesi del 2020 (il periodo gennaio-febbraio viene abitualmente accorpato visto che comprende le lunghe festività del Capodanno lunare) e contro il declino del 14,0% del consensus di Reuters. Le importazioni sono invece scese dello 0,9% annuo, dopo il calo del 4,0% di gennaio-febbraio (16,3% il balzo di dicembre) e contro il crollo del 9,5% atteso dagli economisti.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6425$, in aumento dello 0,50% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6360$ seguito da 0.6295$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6461$ seguito da 0,6497$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,22% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,70 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato venerdì dalla Bank of Japan (BoJ), in marzo i prezzi alla produzione sono calati in Giappone dello 0,4% annuo, contro il progresso dello 0,8% di febbraio (1,5% in gennaio) e il declino dello 0,1% del consensus. Su base sequenziale l'indice è invece calato dello 0,9% contro il precedente ribasso dello 0,4% (0,1% l'incremento di dicembre e gennaio) e la flessione dello 0,7% attesa dagli economisti.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107,67$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.39$ seguito da 107.10$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 108,07$ seguito da 108,46$.