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Questa frase non è stata pronunciata da Trump, Bolsonaro o Putin. È stata pronunciata da Mattarella durante il suo discorso di re-insediamento ed è probabilmente stato l'unico momento nel quale Mattarella ha detto qualcosa di vero. Il fatto che però Mattarella denunci solo ora l'influenza dei poteri economici sovranazionali è singolare perché Mattarella nel suo settennato precedente è stato l'assoluto garante di quei poteri. Fu Mattarella a ricevere con tutti gli onori gli esponenti della Commissione Trilaterale fondata dalla famiglia Rockefeller con lo scopo di indirizzare e controllare la vita politica degli Stati.
Fu Mattarella a porre il veto sul nome di Savona al ministero dell'Economia per salvaguardare l'esistenza dell'euro e tenere in vita quella morsa monetaria che ha dato vita ad una deindustrializzazione senza precedenti nella storia d'Italia. Se adesso Mattarella denuncia l'influenza di quei poteri che lui stesso ha garantito, questo lascia pensare che la situazione nei palazzi della politica italiana sia veramente grave. I vertici sembrano essere consapevoli che i piani dei vari circoli mondialisti non sono andati come previsto. Il Grande Reset pianificato da Davos non si è manifestato e gli Stati si stanno adoperando per smantellare il cantiere dell'operazione terroristica del coronavirus.
Il rapporto di fiducia tra i governanti e i governati è irrimediabilmente compromesso come ha fatto notare lo stesso Gates, costretto a prendere atto che l'esecuzione dell'agenda globale ormai non può procedere per queste ragioni. Mattarella sembra aver compreso perfettamente che ormai le condizioni indispensabile per dare vita ad un Nuovo Ordine Mondiale sono venute meno e prova all'ultimo a vestire i panni del "sovranista". La preoccupazione della politica appare essere soltanto questa. Provare a indossare una nuova maschera per tentare di mettersi al riparo. La sensazione è che la politica riceverà presto una amara delusione. Lo tsunami economico che loro stessi hanno causato deve purtroppo ancora arrivare. Il bersaglio delle rivolte popolari sarà proprio questa classe politica allo sbando.
sono due anni che alcuni lo stanno dicendo e sono in continuazione denigrati, diffamati, insultati, catalogati.....
ma non dimenticheremo di certo i nomi dei denigratori.....
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